Il weekend delle ultime

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
22 Novembre 2016 - 18:30
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Non è un semplice finale di stagione. Quello che andrà in scena ad Abu Dhabi sarà il massimo possibile per chi come Ecclestone vuole vedere i mondiali in bilico fino all’ultimo appuntamento. Ma non c’è solo questo.

La F1 si appresta a salutare due veterani, Massa e Button, che sicuramente mancheranno all’ambiente. In pista dal 2002 (Felipe) e dal 2000 (Jenson), hanno attraversato almeno un paio di generazioni e diversi cambiamenti regolamentari. Hanno fanno in tempo a qualificarsi con i 12 giri, hanno visto rifornimenti e non, hanno utilizzato i muletti, le gomme scanalate, motori strillanti da 3.0, poi 2.4, infine i silenziosi turboibridi 1.6. Sono passati tanti anni e ricordo ancora il Jenson sbarbato che iniziava a farsi vedere e bene in Williams nella sua prima stagione, così come l’acerbo Felipe della Sauber che poi, in Ferrari, si è dovuto confrontare con Schumi, Raikkonen e poi Alonso. Mica tre a caso.

Sarà, di fatto, l’ultima di Ron Dennis a capo della Mclaren, ormai sostituito da Zak Brown. Altra era che finisce alla quale il caro Ettori ha già dedicato il suo tributo.

Sarà l’ultima delle F1 larghe 180cm. Dal 2017 si torna ai 2 metri che avevamo lasciato proprio 20 anni prima, nel 1997, con lo scontro di Jerez che diede il titolo a Villeneuve figlio. 

Sarà l’ultima di diversi piloti nei loro team: confermate le formazioni di Mercedes, Ferrari, Red Bull, Toro Rosso, a parte i già citati Massa e Button, Hulkenberg finalmente potrà correre con un team ufficiale (la Renault), Ocon abbandonerà la Manor per salire in Force India al posto del tedesco. Gutierrez lascerà la Haas, rimpiazzato da Magnussen

Su Hamilton e Rosberg ho già avuto modo di parlare. Nico ha a favore tantissime combinazioni per diventare Campione ed è proprio per questo che rischia molto. Lui e Lewis, però, non saranno i soli a giocarsi il titolo. In GP2 il nostro Giovinazzi è allo scontro finale nella lotta interna al team Prema con il compagno Gasly. Antonio comanda la classifica con 7 punti di vantaggio su Pierre. Sarà una lotta durissima. In GP3, Leclerc ha 29 punti di vantaggio da gestire sul compagno in ART Albon. In entrambi i campionati, due nostri alfieri hanno ancora chance matematiche di diventare Campioni: Marciello, in GP2, ha 39 punti di ritardo da Giovinazzi. Fuoco, in GP3, ne ha da recuperare 45 su Leclerc. Per entrambi deve accadere un miracolo, ma mai dare tutto per scontato.

Domenica sera l’ultima pagina del libro “2016” si chiuderà, e nonostante le critiche, le polemiche e quant’altro, tutto questo per qualche mese mancherà. Ma sarà utile un po’ di tempo per tirare il fiato, le somme, e ricomporsi in vista della nuova stagione. Nella speranza di avere tante novità.

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