WEC | Nürburgring: Toyota #7 in pole davanti alle Porsche

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di Federico Benedusi @federicob95
15 Luglio 2017 - 18:02
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La pole position per la 6h del Nürburgring, ultimo round europeo del WEC 2017, è andata alla Toyota #7 che ha abbattuto il precedente record della storica pista tedesca. José María López ha definitivamente lasciato alle spalle infortuni e periodo di apprendistato, risultando il pilota più veloce tra quelli alla guida del prototipo giapponese (ma non in assoluto) in 1:38.083. Pole definitivamente assicurata da Kamui Kobayashi, che ha concluso esattamente a sette centesimi dal compagno di equipaggio fermando il cronometro “combinato” a 1:38.118.

Promosse le Porsche 919 Hybrid in versione high downforce: entrambi i prototipi tedeschi hanno preso poco più di un decimo e mezzo dalla vettura al comando, separate a loro volta da appena sei millesimi, ma è proprio uno dei piloti di Weissach ad avere stabilito il nuovo record assoluto sul giro per la LMP1. André Lotterer ha infatti stabilito uno straordinario 1:37.886, togliendo nove decimi al tempo segnato dal suo ex-compagno di squadra Lucas di Grassi l’anno scorso. La Porsche #1 sarà tuttavia costretta a schierarsi solo in terza posizione complice il tempo piuttosto alto di Neel Jani, fermatosi ad otto decimi dal compagno di squadra. Più costanti Timo Bernhard e Brendon Hartley, che hanno chiuso così la prima fila.

Più staccata la Toyota #8, quarta a poco meno di sei decimi dalla gemella. Non impeccabile la prova di Kazuki Nakajima, mentre Anthony Davidson ha chiuso a quattro decimi da López. Nulla è perduto, tuttavia, per quanto riguarda il passo gara, fermo restando che in caso di necessità la #7 potrà essere d’aiuto in ottica campionato.

Pole position di rabbia per G-Drive Racing in classe LMP2. L’Oreca #26 dovrà scontare domani ben tre minuti di stop&go per l’incidente di Le Mans con la Porsche GTE-Am #88, ma questo non ha impedito a Ben Hanley e Pierre Thiriet di girare molto forte: il britannico ha stabilito il nuovo record di classe, togliendo quattro secondi al tempo di René Rast (stesso team, peraltro) di dodici mesi fa, ma anche il pilota-team manager francese è risultato parecchio veloce, fermandosi ad un secondo e tre decimi dal compagno di squadra professionista. Seconda piazza per i leader del campionato, DC Racing #38, con il sorprendente Thomas Laurent capace di girare più forte di Oliver Jarvis, pur rimanendo a sei decimi da Hanley. Seguono le Rebellion, con la #31 davanti alla #13, mentre l’Alpine #35 è quinta. Si segnala uno stop&go inflitto anche alla Manor #24, che dovrà rimanere ferma ai box per ben sette minuti dopo l’incidente causato da Hirschi nelle libere (in regime di bandiera rossa) con la Ford di Mücke.

Prima pole in GTE-Pro per la Porsche, più precisamente con la #92 di Christensen/Estre. Il danese è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1:54, stabilendo il limite in 1:53.779. La nuovissima 911 ha staccato, nella combinata dei migliori tempi dei due piloti, l’Aston Martin #95 di 345 millesimi e la Porsche #91 di mezzo secondo. Il nuovo Balance of Performance “matematico” sembra avere dato linfa al nuovo gioiello di Weissach, apparso in leggero ritardo nelle prime tre gare stagionali e ora rivelatosi come la vettura da battere sulla pista di casa. Più indietro Ford e Ferrari, con la GT americana al quarto posto con la #66 davanti alla #71 di Maranello; l’alternanza si ripete subito dietro, con la #67 davanti alla #51 prima dell’Aston Martin #97. Il plotoncino delle otto GTE-Pro è chiuso in poco più di un secondo.

Aston Martin ancora padrona della GTE-Am dopo una qualifica combattuta: quasi un pari e patta tra i professionisti, con Pedro Lamy risultato più veloce della Porsche #77 di Matteo Cairoli per poco meno di un decimo, la differenza l’hanno fatta gli amatori con Paul Dalla Lana che ha piazzato sette decimi a Christian Ried per la terza pole in quattro gare firmata dalla Vantage #98. Terza la Ferrari #54 della AF Corse, sotto le insegne della Spirit of Race, distante però oltre un secondo dai polemen.

Alle 13:00 di domani verrà calata la bandiera verde.

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