WEC | Messico: Audi firma un’altra pole, Aston domina tra le GT

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di Federico Benedusi @federicob95
2 Settembre 2016 - 23:27
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Terza pole position stagionale per il team Audi a Città del Messico. A partire dalla prima posizione nella sei ore del WEC di domani sarà la R18 #8 con di Grassi/Duval/Jarvis grazie al tempo di 1:24.838 segnato dal pilota brasiliano poco prima di una bandiera rossa servita a rimuovere la Alpine di Lapierre, rimasta incidentata.

Staccata di appena 42 millesimi, la Porsche #2 ha solamente sfiorato un ulteriore punto iridato. Il lavoro di Weissach, nelle libere, si è concentrato prevalentemente sul passo di gara, ma anche sul giro secco la vettura campionessa in carica si è dimostrata velocissima. In seconda fila, la situazione è analoga alla prima, con l’Audi #7 a precedere la Porsche #1. André Lotterer ha segnato il miglior tempo assoluto delle prove in 1:24.763, ma Marcel Fässler ha girato ad oltre un secondo dal compagno di equipaggio innalzando notevolmente la media. Stranamente poco efficace sul giro, invece, Brendon Hartley, probabilmente disturbato dalla bandiera rossa ma anche il più lento dei sei piloti alla guida dei prototipi tedeschi.

Decisamente più staccate le Toyota. La #5, orfana di Anthony Davidson per un dolore alle costole accusato dal britannico in seguito ad un incidente a Magny-Cours, ha chiuso quinta a poco meno di nove decimi dalla pole position, con Sébastien Buemi unico pilota della TS050 a scendere sotto il muro dell’1:26. Non se la passa meglio la #6, rimasta fortemente incidentata nella sessione di test aggiuntiva di ieri mattina e impossibilitata quindi a prendere parte alle due sessioni di libere del pomeriggio: sesta posizione ad oltre due secondi. In definitiva, il nuovo assetto high downforce della vettura giapponese non sembra averle ridato la competitività vista a Spa-Francorchamps e, soprattutto, a Le Mans con l’assetto scarico.

Tra le LMP1 non ibride, la prima posizione è largamente appannaggio della Rebellion #13, che nell’aggregata ha rifilato un secondo e otto decimi alla CLM del team ByKolles.

Pole position casalinga per il team RGR Morand nella classe LMP2. I vincitori di Silverstone sono finalmente tornati protagonisti con l’ottima prova di Bruno Senna, unico pilota di categoria a scendere sotto l’1:35. Seconda posizione per i leader del campionato, ossia Lapierre/Menezes/Richelmi, nonostante l’incidente di cui sopra. A sorpresa, terza piazza per la Gibson del team Strakka Racing, che ha preceduto l’Oreca del team G-Drive, questa volta “vittima” di un René Rast decisamente incolore. Decisamente attardate anche le vetture del team Extreme Speed, alla seconda gara con gomme Michelin, che occupano le ultime due posizioni della classifica prototipi.

Tra le vetture Gran Turismo si è registrato un dominio assoluto delle Aston Martin. Nella GTE-Pro, la Vantage #95 ha concluso davanti alla gemella #97 per 142 millesimi. Nonostante l’altura del tracciato messicano, i V8 aspirati britannici hanno letteralmente sbaragliato la concorrenza dei V6 turbo di Ferrari e Ford. Solo James Calado, alla guida della 488 #51, è riuscito a mantenere il passo delle Vantage scendendo sotto l’1:41 e risultando addirittura più rapido di Gianmaria Bruni. Il tempo di Calado è comunque risultato essere ben otto decimi più lento rispetto a quello registrato da Richie Stanaway.

Ottimo anche il quarto posto della Porsche #77 del team Proton, davanti alla seconda Ferrari. All’interno del team teutonico-statunitense sperano nella pioggia per potersi giocare il primo successo del 2016, anche perché il passo della 911 semiufficiale non è eccelso.

In crisi nera, invece, le Ford. La #67 ha perso diversi minuti per un problema con la portiera sinistra che ha costretto Andy Priaulx a rientrare nuovamente ai box ad inizio sessione. Non pago, il tre volte iridato turismo ha sbattuto danneggiano lievemente la vettura. Anche la #66, con Stefan Mücke e Olivier Pla alla guida, non ha ottenuto tempi cronometrati competitivi, chiudendo al sesto posto proprio davanti alla vettura gemella.

Aston Martin in pole anche tra le GTE-Am, dopo avere inseguito le Porsche nel corso delle tre sessioni di libere. Pedro Lamy ha staccato un tempo di 1:42.009 e Paul Dalla Lana si è difeso a sua volta molto bene. Proprio in occasione di questo weekend, la vettura #98 è tornata alle coperture Michelin dopo avere riscontrato difficoltà di adattamento con il modello 2016 delle Dunlop che equipaggia anche le GTE-Pro. La Porsche #88 del team Proton ha chiuso seconda davanti alla #86 del team Gulf: le 911 si sono mostrate finalmente competitive nella classe riservata agli amatori, in cui sino a questo punto avevano ricoperto praticamente un ruolo di semplice comparsa. La Ferrar #83, leader della classifica generale di categoria, partirà domani dall’ultima casella dello schieramento dopo avere incontrato parecchie difficoltà nelle due giornate di prova.

Domani sera, alle 20:30 italiane, verrà calata la bandiera verde sulla 6h del Messico.

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