WEC | Le Mans: Toyota #7 imbattuta, Aston Martin in pole tra le GT

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di Federico Benedusi @federicob95
16 Giugno 2017 - 00:51
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La Toyota #7 di Conway/Kobayashi/Sarrazin ha conquistato la pole position per l’85esima edizione della 24h di Le Mans. Il tempo di 3:14.791 è destinato a rimanere negli annali come incredibile dimostrazione di forza del team giapponese, che cercherà di prendersi una grande rivincita dopo il terribile finale dell’anno passato. TS050 Hybrid nettamente dominante sul giro secco, con Sébastien Buemi che proprio nei primi minuti dell’ultima sessione ha completato la prima fila tutta nipponica, dopo un cambio di motore resosi necessario a causa di una perdita d’olio durante il pomeriggio. Il distacco della #8 rispetto alla gemella è stato pesante, 2″3, ma la sensazione è che Kobayashi sia stato effettivamente l’unico a dare sfogo all’intero potenziale del prototipo del Sol Levante.

Le due Porsche si sono divise la seconda fila, con la #1 davanti alla #2. Neel Jani è risultato essere il più veloce tra i piloti di Weissach in 3:17.259, precedendo nettamente Timo Bernhard nonché la Toyota #9, che è rimasta “alla finestra” ma potrebbe rappresentare un importante fattore in ottica gara, anche per sottrarre eventualmente punti iridati alle vetture teutoniche. Durante la sessione, la 919 #2 è stata costretta a fermarsi lungo la pista a causa di un surriscaldamento del motore. Sesto crono per la CLM ByKolles, lontana nove secondi dalle LMP1 ibride.

Alexander Lynn ha portato il team G-Drive Racing in pole nella classe LMP2, fissando il primato definitivo in 3:25.352, undici secondi e tre decimi più veloce rispetto al precedente record di René Rast. Il pilota britannico ha confermato di essere un prospetto molto valido, oltre che paladino di una polivalenza molto “old style” tra prototipi, GT3 e Formula E. Protagonista anche Vitaly Petrov, che ha concluso in seconda posizione con la Manor #25 a poco meno di due decimi dal poleman. Seguono la DC Racing #38 e le Rebellion #31 e #13. Degna di nota la prestazione della Dallara del team SMP, risalita in decima piazza nonostante qualche problema tecnico, prima vettura non marchiata Oreca a schierarsi tra le cadette. Il distacco finale del team russo da quello connazionale al comando è di due secondi e quattro decimi.

Ripetuti passaggi di consegna al comando della GTE-Pro hanno portato ad abbattere il record di categoria, seppur di tre soli decimi. Il nuovo primato è marchiato Aston Martin, con Darren Turner capace di scendere fino a 3:50.837 sulla Vantage #97 e di ritoccare la prestazione stabilita pochi minuti prima da Richie Stanaway sulla #95. Tra le due GT inglesi si è piazzato un ottimo James Calado, con la Ferrari #51, mentre in quarta posizione si è posizionata la 488 #71 sempre di casa AF Corse. Ha rialzato la testa il team Ford, con Ryan Briscoe che ha portato la #69 in quinta piazza a quattro decimi dalla pole, segno che nonostante i correttivi del Balance of Performance, definiti “eccessivamente svantaggiosi” dal team di Chip Ganassi, il valore della vettura statunitense è ancora altissimo e potenzialmente da vittoria. Alle spalle della Ford #69 hanno concluso la Corvette #63 e la Porsche #92.

In GTE-Am, prima posizione per la Corvette del team Larbre grazie a Fernando Rees, che ha firmato in 3:52.843 il nuovo primato della categoria precedendo l’Aston Martin #98 e la Ferrari #62 della Scuderia Corsa. Buon quarto posto per la Porsche del team ProtonDempsey guidata da Matteo Cairoli, attardata di mezzo secondo, mentre la Ferrari del team JMW è scivolata in sesta posizione alle spalle anche della #55 della Spirit of Race.

Dopo la consueta pausa del venerdì, i motori si riaccenderanno sabato mattina con il Warm-up e successivamente, dalle ore 15:00, per il grande e tanto atteso evento: l’85esima edizione della gara endurance più famosa del mondo.

Classifica per equipaggi
Classifica piloti

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