WEC | Le Mans: pioggia ancora protagonista, Porsche in pole

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di Federico Benedusi @federicob95
17 Giugno 2016 - 01:01
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Il meteo non ha tradito le aspettative. Anche l’ultima, in teoria decisiva, sessione di qualifica dell’84esima 24h di Le Mans è stata funestata da un violento acquazzone che ha obbligato la Direzione Gara ad esporre la bandiera rossa per quasi un’ora, con la pista che nel frattempo era divenuta impraticabile.

Per il secondo anno consecutivo, dunque, è Neel Jani l’uomo della pole. Lo svizzero, che l’anno scorso aveva segnato il nuovo record assoluto del Circuit de la Sarthe, è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro del 3:20 ieri sera, fermando il cronometro sul 3:19.733 risultato poi sufficiente anche durante la giornata odierna. 

Le prime tre file saranno dunque occupate, una ad una, dai tre marchi impegnati nella LMP1: prima fila tutta Porsche, poi le due Toyota e infine le due Audi. Decisamente lontane dal vertice, le vetture di Ingolstadt, ma va detto che queste hanno girato sugli stessi tempi segnati nelle prove libere, dando quasi l’impressione di non essersi minimamente spinte al massimo del potenziale.

Per quanto riguarda l’ultima sessione, disputatasi come detto in condizioni davvero al limite, il più veloce è stato Kamui Kobayashi sulla Toyota #6 in 3:50.934 davanti a Lotterer e Buemi.

Sei secondi e otto decimi. Questo è il distacco accusato dalla Rebellion R-One #13, la più veloce tra le LMP1 non dotate di sistema ibrido: Dominik Kraihamer ha permesso al suo equipaggio di prevalere sul ben più quotato #12 con Heidfeld/Piquet jr/Prost.

Più veloce di mezzo secondo rispetto a tutto il resto del gruppo, René Rast si è confermato il miglior pilota in assoluto tra quelli attualmente alla guida delle LMP2. Il tedesco, pilota ufficiale Audi e “scartato” dal taglio della terza vettura, ha portato in pole di categoria l’Oreca 05-Nissan del team G-Drive Racing. Le Alpine A460 sono state le vetture maggiormente in grado di avvicinarsi al team russo: secondo tempo per il team DC Racing, terzo per Signatech. Menzione anche per Roberto Merhi, autore del miglior tempo in questa sessione serale in 4:11.686.

Debutto con pole in classe GTE-Pro per la Ford GT, che ha firmato addirittura una doppietta davanti alla dominante (almeno in questo inizio di 2016) Ferrari. L’ex-BMW Dirk Müller è stato il più veloce in pista, per appena tre decimi su Ryan Briscoe. Come detto anche ieri, la 488 GTE #51 è stata l’unica vettura a contrastare davvero lo strapotere made in USA, grazie al solito Gianmaria Bruni che ha chiuso terzo. In grande difficoltà Porsche, all’ottavo posto con la 911 #92 di Bamber/Bergmeister/Makowiecki, Aston Martin, nona, e soprattutto Corvette: probabilmente queste tre Case, l’ultima in particolar modo, sono state estremamente svantaggiate dal Balance of Performance rivisto dopo i test della settimana scorsa, ma la gara è molto lunga è anche all’interno del “team giallo” si sono detti tutti tranquilli e fiduciosi riguardo le potenzialità della C7R vincitrice dodici mesi fa. Miglior crono sotto la pioggia per Toni Vilander, più veloce anche di molte LMP2 in occasione dell’ultima prova cronometrata.

Robert Bell ha dettato il passo nella GTE-Am, confermando il miglior tempo segnato anche nelle prove libere. Il britannico ha firmato la pole di classe al volante della Ferrari 458 Italia del team Clearwater Racing. Le speranze di giocarsi la gara “di passo” sono tuttavia scarse, poiché i suoi compagni di squadra (Weng Sun Mok e Keita Sawa) si sono mostrati decisamente meno veloci del 37enne di Newcastle. Qualche speranza in più ce l’ha l’Aston Martin di Dalla Lana/Lamy/Lauda, peraltro giunta l’anno scorso ad un passo dal successo di categoria prima dell’incidente occorso al pilota canadese nel corso dell’ultima ora: la Vantage #98 si è qualificata seconda, davanti alla Porsche #88 (una delle poche auto in grado di migliorare il proprio tempo nella QP2) e alle Ferrari del team AF Corse. Pochi piloti di questa classe si sono “lanciati” nel nubifragio per azzardare un giro veloce, il migliore stasera è stato l’esperto pilota Porsche Ben Barker del team Gulf.

Trentaduesimo crono assoluto per la vettura dedicata alle nuove tecnologie. Procede bene, quindi, l’avventura del quadriamputato Frédéric Sausset e dei suoi compagni di viaggio Bouvet e Tinseau, alla guida della Morgan LMP2 preparata dalla Oak Racing che ha registrato tempi alla pari con le altre vetture della stessa categoria.

Dopo la pausa di domani, sabato mattina si tornerà in pista alle 9:00 per il warm-up, mentre alle 15:00 si accenderà il semaforo verde per la corsa più attesa dell’anno.

Classifica finale qualifiche (equipaggi)
Giri veloci piloti

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