WEC | 24h di Le Mans: diramata la entry list definitiva

WEC
Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
16 Maggio 2017 - 16:28
Home  »  WEC

In mattinata, l’Automobile Club de l’Ouest ha ufficializzato la entry list definitiva per l’85esima edizione della 24h di Le Mans, terza prova del WEC 2017, che prenderà via nel primo pomeriggio del 14 giugno con una sessione di prove libere da quattro ore. 60 vetture, divise in quattro categorie, si sfideranno lungo i 13629 metri del Circuit de la Sarthe tra le ore 15:00 del 17 giugno e la stessa ora del giorno successivo. Andiamo ad analizzare, dunque, chi saranno i protagonisti dell’edizione 2017 della corsa di durata più famosa al mondo.

LMP1

La classe regina dei prototipi non vedrà aggiunte rispetto al resto della stagione o, più precisamente, rispetto alla 6h di Spa-Francorchamps. A sfidarsi saranno le due Porsche 919 Hybrid e le tre Toyota TS050 Hybrid, con la CLM motorizzata Nissan del team ByKolles unica vettura del lotto ad essere priva di propulsore ibrido. Ci sarà però un’importante variazione riguardante i piloti: Toyota ha preferito infatti spostare José María López dalla vettura #7 alla #9, puntando sulla maggiore esperienza di Stéphane Sarrazin per guidare una delle due vetture partecipanti all’intero campionato. L’argentino si è pienamente ristabilito dall’incidente di Silverstone, come testimonia la sua partecipazione all’ePrix di Monaco di sabato scorso, ma la sua esperienza al volante della Toyota è ancora molto limitata e la Casa giapponese ha optato per una scelta “sicura” che non va minimamente a sminuire la fiducia riposta nel tre volte iridato turismo.

LMP2

Ben 25 vetture rientreranno nella categoria riservata alle ex “barchette”, che da quest’anno segue un nuovo regolamento tecnico. Gli effetti di queste novità sono stati visibili da subito, specialmente per quanto concerne le prestazioni sul giro garantite dal motore Gibson 4.2 V8 montato su tutti i prototipi della “categoria cadetta”: su una pista come Spa-Francorchamps, le LMP2 hanno migliorato di quasi sei secondi il precedente record in qualifica e di quasi tre e mezzo il primato in gara. Si può pertanto prevedere un facile abbattimento dei già eccelsi riferimenti del 2016 stabiliti da René Rast (in prova) e Roberto Merhi (in gara).

Ad accrescere l’attesa per una categoria spesso messa in ombra dalla super competitiva e iper tecnologica LMP1, oltre alle prestazioni migliorate, è anche l’altissimo livello dei piloti qui impegnati. Gli ex-Formula 1 in griglia saranno ben sette, in ordine alfabetico: Rubens Barrichello, Karun Chandhok, Jan Lammers, Vitaly Petrov, Nelsinho Piquet, Bruno Senna e Jean-Éric Vergne. A loro si affiancheranno un altissimo numero di giovani talentuosi e una folta pattuglia di esperti assi dell’endurance: Filipe Albuquerque, Mikhail Aleshin, Andrea Belicchi, Jeroen Bleekemolen, Emmanuel Collard, Romain Dumas, Oliver Jarvis, Alexander Lynn, Gustavo Menezes, Nicolas Prost, Felix Rosenqvist, Roman Rusinov, Sergey Sirotkin, Ricky Taylor e Matthieu Vaxivière. Questi sono solo una piccola parte dei 75 piloti che gareggeranno nella classe LMP2.

Ultimo motivo fondamentale (ma non in ordine di interesse) per seguire la LMP2 è il primo, grande confronto a livello mondiale tra i quattro telaisti designati dalla FIA per la costruzione delle vetture in specifica 2017: Dallara, Ligier, Oreca e Riley. Il WEC, per questa stagione, è ridotto in pratica ad un monomarca Oreca, incluse le Alpine A470 che sono semplicemente delle 07 rimarchiate. La Ligier JSP217 ha conquistato al debutto la 4h di Silverstone valida per la European Le Mans Series e sarà in gara, tra gli altri, anche con lo stesso team che ha conquistato questa importante vittoria, l’americana United Autosports gestita da Zak Brown (attuale Direttore Esecutivo di McLaren Technology Group) e guidata in pista da Albuquerque/de Sadeleer/Owen. Il pubblico italiano attende con ansia la Dallara P217, già base vincente della Cadillac DPi che sta dominando il campionato statunitense endurance e in gara in tre esemplari, tra cui quello dell’altrettanto italiana Villorba Corse di Belicchi/Lacorte/Sernagiotto. Un oggetto ancora piuttosto misterioso è la Riley Mk.30 che, pur avendo ottenuto un podio a Daytona al debutto assoluto, si è vista all’opera solo nell’IMSA e a Le Mans sarà in corsa esclusivamente con il team di Ben Keating, il quale si è affidato a due compagni di squadra d’eccezione come Bleekemolen e Ricky Taylor.

Tutti questi elementi, uniti alle avvincenti gare che hanno regalato le LMP2 nelle categorie in cui sono protagoniste, rendono chiara l’idea che azzardare un pronostico qui è totalmente impossibile.

GTE-Pro

La categoria regina delle competizioni Gran Turismo a Le Mans conterà 13 vetture, schierate in forma ufficiale da cinque Case differenti. Al gran completo lo squadrone Ford di Chip Ganassi, nel quale i due equipaggi “americani” si affiancheranno ai due del WEC: il trio detentore del trofeo GTE verrà riproposto in toto con Sébastien Bourdais, Joey Hand, e Dirk Müller al volante della vettura #68.

Ferrari, senz’altro più consapevole del livello delle Ford rispetto a 12 mesi fa al netto delle correzioni del Balance of Performance, proporrà un mix di esperienza e gioventù per quanto riguarda i terzi piloti delle 488 gestite da AF Corse: sulla #51 Lucas di Grassi affiancherà Calado e Pierguidi, mentre sulla #71 con Bird e Rigon ecco il neo acquisto della sezione GT del Cavallino, Miguel Molina; in gara anche il team Risi con Pierre Kaffer, Giancarlo Fisichella e Toni Vilander.

Porsche e Aston Martin, stando alle prime due uscite stagionali del WEC, non sembrano essere in grado di impensierire le due avversarie a meno di pesanti revisioni del Balance. I motivi sono diametralmente opposti: la nuova 911 RSR, pur potendo contare su sei ottimi piloti, sembra non avere ancora raggiunto il giusto stadio di sviluppo, mentre la Vantage è ormai giunta al capolinea di un lunghissimo sodalizio culminato, l’anno scorso, nel titolo mondiale con Thiim e Sørensen.

Dopo un’edizione 2016 nella quale è passata praticamente inosservata, Corvette tornerà in gara con ambizioni bellicose per riconquistare quella corona vinta per l’ultima volta appena due anni fa. Due C7R affidate a piloti veloci ed esperti: sulla #63 Antonio García, Jan Magnussen e Jordan Taylor; sulla #64 Marcel Fässler, Oliver Gavin e Tommy Milner.

GTE-Am

Una classe ridotta piuttosto all’osso per quanto riguarda la stagione 2017 del WEC troverà invece nuova linfa in riva alla Sarthe. A fronte delle cinque vetture impegnate “full season”, a Le Mans le GTE in specifica 2016 (o precedente) saranno 13, con professionisti di alto livello ad accompagnare i gentlemen. Ferrari, presente con ben otto 488 divise tra cinque scuderie, porterà in gara gli ufficiali Balzan, Beretta, Bertolini e Cioci oltre a Townsend Bell, Matthew Griffin, Will Stevens e Dries Vanthoor

L’equipaggio da battere sarà l’ormai collaudatissimo trio Aston Martin composto da Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda. Buon impegno ufficiale anche da parte di Porsche che, oltre ai piloti già impegnati nel mondiale (tra cui Matteo Cairoli), porterà Nick Yelloly e Patrick Long per un totale di quattro 911. In Porsche rientra anche quello che è l’ultimo posto libero da assegnare, all’interno del team Proton Competition. In corsa, infine, ci sarà pure la Corvette C7R del team Larbre, impegnata nel WEC fino all’anno scorso, con Brandela/Philippon/Rees.

L’appuntamento con il test collettivo è per il 4 giugno, con otto ore a disposizione di tutti i partecipanti. Al termine di questa giornata verrà stilato il Balance of Performance ufficiale delle due categorie GTE, nella speranza che non si ripeta il “pasticciaccio” di un anno fa.

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO