Pensieri sparsi sulla prima di Jerez

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
28 Gennaio 2014 - 21:45
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La prima di Jerez pare un thriller e basta il numero dei chilometri totali percorsi dalle squadre oggi (371) comparati a quelli di un anno fa dopo una giornata, sulla stessa pista (2895) per rendersi conto del trauma impartito dal nuovo regolamento.

E’ sembrato un gioco a chi ha girato di meno, con Raikkonen che si è distinto come quello che ha provato di più con ben 31 giri completati (e una fermata al primo giro). Che sarebbero pochi, ma rispetto a chi non ha oltrepassato la serranda del box sono un’eternità..Tralasciamo i tempi poi, oggi proprio non contavano nulla.

Il trauma maggiore è stato quello della scoperta dei musi delle squadre che hanno presentato oggi le loro vetture. Ringrazio pubblicamente Mercedes e Red Bull per aver mantenuto un contegno nel disegnare la RB10 e la W05, con quest’ultima che si distingue per aver interpretato il regolamento come, forse, alla FIA credevano che TUTTI avrebbero fatto. Peccato che ci abbia pensato la rottura dell’ala di Lewis a rovinare la bellezza della Mercedes, per fortuna senza conseguenze per l’inglese.

Newey, che ha fatto intendere chiaro e tondo che questi musi sono un insulto all’intelligenza, ha lasciato il becco della Red Bull in carbonio a vista, quanto meno per tentare di donare un tocco di eleganza ad una forma non proprio aggraziata. Ma la sua nuova monoposto potrebbe già nascondere dei dettagli importanti, proprio nella zona del muso.

Ma c’è chi ha veramente osato l’inosabile. Al limite del pornografico. Punte a forma di ‘banana’ (e non utilizzo altri termini poco eleganti) girate verso il basso, come quelle di Toro Rosso, Force India (verniciato di nero, almeno quello), Williams, Sauber, Mclaren (che oggi non si è nemmeno vista). Per non parlare di quello della Caterham, che si è fatta vedere per ultima durante la giornata ma ha impressionato per la bruttezza della soluzione adottata con due musi sovrapposti.

Come sempre i tecnici devono fare il loro gioco, a scapito in questo caso della bellezza delle vetture. Ma come dice Newey (e in questo caso lo appoggio) le F1 oltre che la massima espressione dell’automobilismo dovrebbero anche essere esteticamente gradevoli da vedere. E queste F1, decisamente NON lo sono. La F14T, permettetemelo, ma pare essersi infilata sotto un tir senza che nessuno abbia poi riparato il muso.

Piuttosto, tutte queste nuove misure mi lasciano perplesso. Si volevano evitare degli scontri a T abbassando la punta del muso, ma queste punte possono benissimo infilarsi sotto il diffusore di un’auto che precede. Se il nuovo scarico centrale fosse posizionato in basso, verrebbe da pensare ad un bel trenino.

Ciò che di buono ho notato dalle foto di oggi, invece, è la pulizia dei retrotreni senza gli scarichi a vista. Sembra di essere tornati ad una ventina di anni fa almeno. Il suono dei turbo non mi convince, al momento, ma forse è solo questione di abitudine.

Di certo, queste 12 giornate di test (per chi le sfrutterà) saranno comunque poche. Veniamo da anni in cui tutto lo standardizzabile era standardizzato. E ciò permetteva, al primo giorno di test, di coprire anche distanze di 5/600 km come successo alla Mercedes un anno fa.

Ora tutto è diverso. Le macchine, sotto il cofano, sono completamente nuove. Prepariamoci a vedere squadre in difficoltà e tante, tante rotture durante l’anno. Dovremo riabituarci, perchè quando si cambia completamente, soprattutto a livello motoristico e meccanico, è naturale incontrare inconvenienti come quelli di oggi, con squadre che non hanno neanche girato.

Con sole 12 giornate di test temo anche anche le prime 3/4 gare serviranno come laboratorio per capire queste nuove vetture. Il che ci sta. E anche l’affidabilità carente ci riporta indietro di diversi anni, quando ogni tanto erano più i ritirati che quelli che tagliavano il traguardo. Speriamo solo che le gomme siano meno problematiche degli anni passati, perchè altrimenti potrebbe diventare tutto un terno al lotto.

Insomma, cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno, per una volta. Altrimenti, sai che noia.

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2 Commenti su “Pensieri sparsi sulla prima di Jerez”
-Dave dice:

Per fortuna la Caterham è sempre indietro, altrimenti non so come farei a seguire tutti i gran premi!!!

-Dave dice:

Per fortuna la Caterham è sempre indietro, altrimenti non so come farei a seguire i gran premi!!!

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