One to one con…Paul Hembery. Gomme 2013 e futuro Pirelli

F1Interviste
Tempo di lettura: 8 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
21 Febbraio 2013 - 13:32
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A margine dei test di Barcellona abbiamo ricevuto da Paul Hembery, Direttore Motorsport di Pirelli, le risposte ad alcune domande sulle nuove gomme 2013 per il Mondiale di F1, sulla F1 in generale in rapporto alle gomme e sul futuro di Pirelli.

Ve le proponiamo di seguito. Buona lettura.

– Le nuove gomme saranno più morbide rispetto alle specifiche del 2012. Tra i piloti in griglia potrebbero essere avvantaggiati quelli più aggressivi (alla Hamilton) a quelli più dolci nella guida (alla Perez) nell’utilizzo degli pneumatici? O sarà compito comunque di piloti e ingegneri trovare il giusto compromesso?

“E’ probabile che questi cambiamenti nelle gomme per il 2013 aiutino qualsiasi pilota, dai quelli dei top team a quelli più in basso nella classifica. Questo perché l’estensione del range di temperatura ottimale combinato ad una maggiore reattività e ad un warm-up più rapido (ed un degrado più alto) significa che le monoposto con più carico aerodinamico non saranno automaticamente in grado di raggiungere la testa della griglia e rimanervi. Ma sarà difficile dire quanto esattamente questi cambiamenti influenzeranno le nuove monoposto, senza prima aver concluso i test invernali”.

– Sono state riviste anche la costruzione e la rigidezza delle nuove coperture.Meccanicamente e aerodinamicamente, rispetto al 2012, sarà necessario adottare soluzioni diverse per adattarsi alle nuove mescole?

“Speriamo sia così. Ecco perché continuiamo a sviluppare le nostre gomme, per dare ai team ed ai piloti una nuova sfida da affrontare all’inizio della stagione. Dopo circa metà campionato team e piloti di solito capiscono come funzionano le nostre gomme: questo succede quando diventano più ricorrenti gare con una o due soste, come è successo alla fine del 2011 e del 2012. Pertanto, quest’anno ci aspettiamo più o meno lo stesso andamento anche se i cambiamenti non saranno sconvolgenti come l’anno scorso, visto che il regolamento è rimasto praticamente invariato. Nel complesso, i team sanno che cosa aspettarsi”.

– Le prime gare del 2012 hanno diviso il pubblico. Una parte ha gradito l’alternanza delle squadre al vertice, l’altra crede che gli pneumatici abbiano creato un effetto ‘lotteria’ che non ha premiato tanto la squadra migliore quanto chi riusciva a far lavorare le gomme. Vedremo ancora questa alternanza all’inizio del 2013?

“Ci saranno sempre i puristi che reputano che le nostre gomme influenzino troppo le corse, e quelli che pensano che abbiano reso le corse più eccitanti, per i maggiori sorpassi ed i pit-stop. Non abbiamo problemi con questo tipo di discussioni: questo però significa che la gente parla delle nostre gomme, dettaglio che non è semplice come può sembrare. In passato, la gente era solita parlare delle gomme quando costituivano un vero problema, come ad Indianapolis nel 2005, e questo non è l’obiettivo che cerchi come produttore di gomme. A parte questo, ci aspettiamo che il 2013 sia simile al 2012, forse un po’ meno conservativo, ma che permetta ai piloti di mostrare il loro talento nel migliore dei modi ancora una volta. Da parte nostra, ci aspettiamo di aver dato loro qualcosa a cui pensare dall’inizio alla fine della stagione”.

– Nella scelta della linea da seguire per lo sviluppo degli pneumatici 2013, quanto hanno inciso le informazioni derivanti dalle squadre e i dati dei GP e quanto il parere della Federazione? E’ stato richiesto più ‘spettacolo’ per la nuova stagione?

“Riceviamo un feedback costante dai team durante tutto l’anno, il che è stato un’inestimabile fonte di informazioni per noi circa le modifiche da apportare per le gomme della stagione 2013. Ciascun team ha a disposizione un proprio ingegnere e un meccanico Pirelli dedicato, i quali lavorano con il team sulle gomme per tutto l’anno e sono il primo punto di contatto e feedback tra il team in questione e la Pirelli. In più, i nostri senior engineer, sia in pista che presso il quartier generale a Milano, sono sempre disponibili a parlare con i team e con la FIA per qualsiasi questione possa essere sollevata”.

– Sempre in rapporto alla prima parte del 2012. Se potesse dare una percentuale di importanza della gomma in F1 sul totale del pacchetto allo stato attuale, quale sarebbe? Ritiene che sia maggiore o uguale rispetto al passato e/o che le gomme siano diventate troppo importanti rispetto agli aspetti meccanici e aerodinamici?

“In Formula Uno, gli elementi più importanti sono i piloti e le monoposto, non le gomme, e così dovrebbe essere. Siamo dei partner, non dei competitor principali. Anche se la gestione delle gomme ha sempre giocato una parte importante in Formula Uno; può essere che le nostre gomme a degrado rapido presentino più spunti di discussione rispetto al passato, e la gente ha l’impressione che le gomme siano molto più importanti oggigiorno, il che non è necessariamente vero”.

– Anche quest’anno ci saranno quattro mescole da asciutto e solo due verranno portate ad ogni evento. Visto questo limite non sarebbe più ‘semplice’ (e conveniente in ottica di riduzione dei costi) avere solo due mescole, una a metà tra Supersoft e Soft e una a metà tra Medie e Dure con un range di utilizzo in termini di temperatura più ampio?

“Per cominciare, questo vorrebbe dire un maggiore lavoro di sviluppo per il produttore di gomme, con costi maggiori. Certo, tutto è possibile ed è sempre una questione di cosa richiedono sia il regolamento sia i team ed il promoter. A dire il vero, piuttosto che ridurre il numero di mescole, idealmente ne avresti bisogno di un numero maggiore tra cui scegliere,  dato che ogni circuito è differente e quattro mescole per venti circuiti è una scelta piuttosto limitata. Per ora, non ci sono indicazioni circa eventuali aumenti o riduzioni di mescole”.

– Dal video che Pirelli ha preparato per spiegare il funzionamento delle nuove coperture, sono indicati chiaramente i range di temperatura che garantiscono il funzionamento ottimale delle diverse mescole. Questi range sono stati rivisti rispetto al 2012? Sono più ‘precisi’ o possono comunque essere influenzati da tipo di asfalto, temperatura esterna o altro?

“Come risultato delle modifiche apportate, le gomme per il 2013 sono generalmente più facili da portare in temperatura e hanno un range di temperatura su cui operare più vario, che le rendeno più adattabili ad una più grande varietà di set-up. In generale, sulle gomme hard e quelle soft si può lavorare di più, mentre quelle medie e le supersoft hanno una finestra più limitata. Questo dovrebbe aiutare i team a capire le gomme, e a capire più rapidamente come queste interagiscano con le loro monoposto. Certo, aspetti esterni diversi, come la superficie o la temperatura dell’ambiente, continueranno ad avere un’influenza sulle gomme”.

– Anche nel 2012 si sono visti molti piloti rinunciare al giro veloce in Q3 per risparmiare treni nuovi per la domenica. Si è sentito parlare in passato di una mescola specifica da qualifica per aggirare il problema. E’ mai stata presa inconsiderazione seriamente questa soluzione?

“Siamo aperti a discussioni su come migliorare ulteriormente lo spettacolo in Formula Uno. Per la Pirelli, una gomma da qualifica aiuterebbe ad ottenere tutto questo. Tuttavia, non spetta a noi cambiare le regole, ma se i team e la FIA sentissero che una gomma da qualifica sia quello che ci vuole, saremmo più che felici di eseguire il compito. Sinora, però, i team hanno sempre detto di essere soddisfatti dell’attuale situazione in Q3, perché dà loro elementi in più da considerare per la strategia”.

– Pirelli è all’ultimo dei tre anni di contratto con la Fia per la fornitura di pneumatici in F1. Da parte dell’azienda c’è volontà nel proseguire il rapporto? Ne avete già parlato con la Federazione?

“Abbiamo sempre detto di vedere la Formula Uno come un progetto a medio termine. Quindi, se gli aspetti economici ce lo consentissero, ci piacerebbe molto poter continuare. Le trattative sono in corso. Per il bene di tutti, l’eventuale rinnovo deve essere deciso il più presto possibile, idealmente nei primi tre mesi di quest’anno. Anche se, in teoria, c’è tempo fino a Giugno, per annunciare un nuovo contratto”.

– Sareste disponibili a proseguire il rapporto di fornitura anche se un’altra casa dovesse entrare in F1 e farvi concorrenza, come ai tempi di Bridgestone e Michelin?

“E’ sempre una questione aperta a discussioni, e non abbiamo mai detto che la competizione tra fornitori di gomme sia necessariamente un male per la Formula Uno. Infatti, come fornitori, è sempre più interessante quando si cerca di battere qualcun’altro piuttosto che se stessi. Tuttavia, la forte impressione che abbiamo da parte dei team, per il momento, è che non ci sia molta voglia di una ‘guerra delle gomme’, a causa dell’attuale situazione economica. Ed anche se ci fosse una competizione del genere, sarebbe difficile dire fino a che punto il tuo contributo per arrivare al successo viene riconosciuto. Ci sarebbe bisogno di un controllo dei costi molto efficace, per poter fare della competizione aperta tra fornitori di pneumatici una proposta abbordabile per tutti”.

– Siete soddisfatti dei primi due anni? Cosa vi aspettate da questo 2013?

“Personalmente, penso che i primi due anni siano stati molto godibili e competitivi ed abbiamo ricevuto solo complimenti. Abbiamo imparato molto senza dubbio, ed abbiamo avuto percezioni positive, di come il nostro marchio è visto a livello mondiale. Una delle critiche mosse alla Formula Uno in passato, era che lo sport stesse diventando un po’ prevedibile ed è una critica a cui si è cercato di rispondere, con gli ultimi due anni in cui vi sono stati record in sorpassi e pit stop. Per il 2013 ci aspettiamo lo stesso, con le nostre gomme che offrono una sfida in più per i team, gare con due o tre pit-stop. E, idealmente, un nuovo contratto dal 2014 in avanti”.

Un ringraziamento ad Alessandra Leoni per la collaborazione, oltre a Paul Hembery e all’ufficio stampa Pirelli.

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3 Commenti su “One to one con…Paul Hembery. Gomme 2013 e futuro Pirelli”
Giuseppe92 dice:

all’ultimo avrei aggiunto una domanda sulla “stellina”nazionale 😀

mammamia dice:

bene così !
sempre bello poterne sapere un po’ di più.
….. dato non ci importa QUI DENTRO sapere quale pane piace di più ai nostri utenti … ahahahahahahahah

AleMans dice:

Bella!
In pratica loro fanno quello che viene chiesto e lo fanno anche bene.
Secondo loro le gomme non incidono perchè sta ai team saperle usare nel modo giusto. È un punto di vista “accettabile”. È bravo a smarcarsi Hembery 😀
Ha detto che le gomme SuperSoft e Medie hanno una finestra di utilizzo limitata (rispetto a Soft e Hard) e sono proprio le mescole che porteranno a Melbourne… :/

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