NASCAR | Kyle Busch vince a Martinsville in un finale all’O.K. Corral

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
30 Ottobre 2017 - 07:35
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A Martinsville fa freddo, molto freddo, il clima è grigio, la temperatura è di poco inferiore ai 10° e il vento che soffia a 20-25 km/h fa crollare la temperatura percepita a 0°. Tuttavia è bastata una gara di playoff sullo short track per eccellenza e negli ultimi giri gli animi si sono infiammati. Ad uscirne vincitore è stato Kyle Busch, il quale ha approfittato dei duelli che hanno visto come protagonisti quasi tutti gli altri piloti ancora in lotta per il campionato. Con il successo ottenuto, il pilota del Joe Gibbs Racing si è qualificato al gran finale di Homestead.

La gara

Joey Logano parte dalla pole conquistata nel pomeriggio e comanda la prima fase di gara. Bastano pochi giri e si capisce che la vittoria sarà un’affare tra soli 5 piloti che monopolizzeranno tutti i 500 giri previsti: Logano, Keselowski, Kyle Busch, Truex ed Elliott saranno infatti per tutta la corsa nella top5. Le prime due caution cambiano poco gli equilibri della gara, ma la terza manda in testa – per una strategia sfalsata rispetto ai primi – Jimmie Johnson, partito dal fondo della griglia per un piccolo incidente in qualifica. Con gomme usate il pilota del team Hendrick resiste finché può, ma a 17 giri dalla fine della prima stage Keselowski lo riprende e lo sorpassa, andando a conquistare il traguardo intermedio.

La seconda stage è molto più tranquilla, ma non per tutti: alla sosta Hamlin viene penalizzato per eccesso di velocità in pit lane e, anziché essere 7°, riparte 36°; alla fine della stage sarà l’ultimo a pieni giri dopo aver resistito per diverse tornate al doppiaggio. Davanti Kyle Busch ha preso il comando della gara, ma Keselowski lo segue come un’ombra per tutti i 130 giri della stage. Il duello bellissimo fra di loro termina a due giri dalla fine, quando Brad passa Kyle e conquista anche il secondo traguardo intermedio.

Quando sembra che la gara stia per diventare un duello fra la #2 e la #18, emerge invece Chase Elliott che conquista la prima posizione per la prima volta a 175 giri dalla fine dopo due ulteriori caution per i testacoda di Larson e Jones. Truex e Logano rimangono in disparte, ma sempre in quarta e quinta posizione dietro a Elliott, Keselowski e Kyle Busch; appena dietro di loro nasce il duello fatto tutto di piccole spinte e sportellate più decise fra Ryan Blaney e Kevin Harvick. Più in difficoltà Jimmie Johnson che scivola prima fuori dalla top10, poi addirittura dalla top15 quando bacia il muro durante un confronto ravvicinato con Bayne.

A pista libera Elliott è più veloce mentre nel traffico dei doppiati Keselowski è più abile, tant’è che il pilota del team Penske raggiunge la #24 a 50 giri dalla fine. Tra di loro c’è addirittura un piccolo contatto che causa un tire rub alla vettura di Elliott; per fortuna di Chase la posteriore sinistra non si affloscia e la caution successiva (Long a muro) gli evita ulteriori danni.

Mancano solo 36 giri ed Elliott riparte al comando ma dopo un paio di tornate Keselowski lo sorpassa e sembra avviarsi verso la vittoria. Dietro di lui però a rompergli le uova nel paniere ci pensa il suo compagno di squadra Logano: a 13 giri dalla fine Kyle Busch entra in contatto con la #22 causandogli un tire rub di proporzioni decisamente maggiori rispetto a quello precedente di Elliott. Logano e il suo team optano per non fermarsi ai box – fatto che probabilmente avrebbe permesso alla gara di andare in porto – ma 4 giri dopo la gomma si affloscia e Joey finisce in testacoda.

Ad ogni ripartenza gli animi si infiammano di più: a 4 giri dalla fine Elliott sposta Keselowski e si porta in testa, ma il giro dopo Hamlin – che nel frattempo ha rimontato tutte le posizioni perse in precedenza – frena in ritardo e manda a muro Elliott, chiudendo lì la gara di Chase. Anche il pubblico si scatena e Hamlin, pilota di casa essendo nato in Virginia, viene sommerso dai fischi mentre Elliott si prende solo gli applausi.

L’ultima ripartenza a soli due giri dalla fine è una replica delle precedenti: Kyle Busch alla prima occasione utile sposta Hamlin e passa in testa a 2 curve dalla fine; dalla lotta fra i due compagni di squadra sembra avere una ultima possibilità anche Truex ma Martin non riesce, o non ha il coraggio, a spostare Busch all’ultima curva ed il tentativo di sorpasso è un po’ impacciato. Dunque Kyle Busch vince a Martinsville e si porta a casa l’ennesima pendola del nonno. Dietro di lui termina Truex e poi arriva un mucchio convulso di vetture vittima di un big-one a Martinsville, caso più unico che raro. Secondo i risultati non ufficiali tagliano il traguardo nell’ordine Bowyer, Keselowski, Harvick, Bayne, Hamlin, Blaney, Kenseth e Stenhouse.

Dopo la bandiera a scacchi segue un chiarimento dai toni accesi fra Elliott e Hamlin ma senza rissa e con scuse successive su Twitter di Denny nei confronti di Chase. In classifica generale Kyle Busch – come detto – stacca il biglietto per Homestead; anche Truex è molto vicino al viaggio in Florida e Keselowski, nonostante la vittoria persa, ha un margine di sicurezza sul taglio. Molto vicini Harvick, Johnson, Blaney e Hamlin mentre Elliott sarà praticamente obbligato a vincere in Texas o a Phoenix.

Le altre categorie

Nella gara dei Truck di sabato, prima vittoria in carriera per Noah Gragson, uno dei tanti piloti del vivaio Toyota e di Kyle Busch. Per il giovane pilota di Las Vegas il successo è stato ottenuto grazie ad un fantastico sorpasso all’ultima ripartenza a 10 giri dalla fine su Matt Crafton. Per quanto riguarda i playoff, nessuno si è qualificato automaticamente per il gran finale di Homestead, ma le ottime prestazioni dei veterani Crafton e Sauter hanno già scavato un solco tra i primi tre (i due citati e Bell) e gli altri fra cui c’è Nemechek, tradito dai freni a inizio gara.

I risultati odierni

La classifica della “First Data 500”

La classifica generale

Questa la classifica dopo la prima gara del “Round of 8”:

Qui invece la classifica dal 9° posto in poi.

I prossimi appuntamenti

Il prossimo weekend in Texas ci sarà il primo dei tre “triple header” che chiuderanno la stagione: saranno in pista per la gara centrale del penultimo round dei playoff Truck (venerdì) Xfinity (sabato) e Cup Series (domenica).

Immagine: Nascar.com/Getty Images

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