Michael, al di là di tutto qui ti si aspetta ancora

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
31 Maggio 2014 - 09:30
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Nel totale silenzio dell’ultimo mese e mezzo non è facile capire se quanto riportato dal “Mundo Deportivo” sia frutto di una vera dichiarazione di Sabine Kehm, la storica portavoce di Michael, o meno. Si parla di ‘momenti di coscienza in cui interagisce con il mondo esterno’, il che non è molto più di quanto detto appena prima del GP del Bahrain.

Al di là di questo, sono passati 5 mesi. Gli sciacalli delle prime settimane si sono progressivamente diretti verso altri lidi. Il silenzio imposto da Sabine ha ottenuto quanto sperato, alla fine. Ma c’è un gruppo silenzioso formato da milioni di persone che, giorno dopo giorno, restano in attesa di una vera buona notizia da parte della sua famiglia. Al buio dei riflettori, i fan di Michael e non solo mantengono ancora una piccola speranza che qualcosa possa cambiare. Con tutto il tempo che ci vuole, sia chiaro. Qui nessuno ha fretta, lui è il primo che non deve averne.

Sui social network e non solo i messaggi di incoraggiamento continuano ad arrivare senza sosta. Andate su Twitter, cercate gli hashtag #ForzaMichael e #KeepFightingMichael. Troverete decine, centinaia di messaggi ogni giorno. Che continuano, nel silenzio di internet, a scorrere come un fiume, senza fermarsi mai. L’avevo già detto una volta. Io credo che non si sia mai vista una cosa simile per uno sportivo in difficoltà. Forse sono anche i tempi, sarà internet, sarà quello che vogliamo, ma una mobilitazione del genere fatico a ricordarla. Su Facebook stessa cosa. Decine di gruppi di incoraggiamento e tanti, tantissimi messaggi.

Ci sono però dei momenti in cui la malinconia mi gira intorno. Come quando leggo quel messaggio, #KeepFightingSchumi, alla fine di un Gran Premio appena vinto dalla Mercedes, a fianco dell’abitacolo delle W05 di Hamilton e Rosberg. Ironia della sorte: ora che lui non può saperlo, la Mercedes ha iniziato a vincere come faceva lui con le sue Ferrari negli anni d’oro. Così come non può sapere tante altre cose, come la marea di supporto che arriva da qualsiasi parte.

Chissà che un giorno non possa sedersi, tranquillo, e rileggersi tutto quello che si è perso fin ad ora. E scoprire l’affetto nei suoi confronti da parte di tutti. Forse non ci crederebbe neanche lui, ma capirebbe in fretta che è solo il risultato di quello che ha regalato lui ai suoi tifosi durante la sua carriera.

Chissà, davvero. Sarebbe bello. Crediamoci ancora.

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Un Commento su “Michael, al di là di tutto qui ti si aspetta ancora”
Monica dice:

Peccato! Se Lauda non l’avesse “cacciato” oggi ci sarebbe lui al posto di Hamilton.
Mi auguro che il silenzio che regna intorno al suo stato di salute nasconda notizie positive sul suo recupero.

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