Max, ora ti devi adattare a questa F1

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
31 Ottobre 2016 - 11:45
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Metto subito una cosa in chiaro; Max Verstappen è un crack, un fenomeno che ha portato sicuramente una ventata di entusiasmo e anche “mal di pancia” a tutto l’ambiente della Formula 1. Quello però che è successo in Messico, prima con Rosberg, poi con Vettel e anche con la stessa Red Bull ha innalzato il livello di guardia su Max.

Se questa fosse la F1 di 30 anni fa, non ci sarebbe nulla da dire perché in quel periodo manovre “alla Verstappen” erano all’ordine del giorno, anzi della gara, e nessuno aveva nulla da dire. Ma in questi anni tutto è cambiato ed è andato in una direzione più da “scuola guida”. Questo può essere giusto o sbagliato, ma deve essere accettato sia da Verstappen (e non solo) e anche da chi segue questo sport.

La pista non può diventare un caos, e le regole se ci sono vanno rispettate e accettate. Sicuramente la Formula 1 sotto questo aspetto deve rivedere il significato della parola “coerenza” perché con certe decisioni ha portato più casino che benefici, ma serve un reset da parte di tutti.

Verstappen ha una carriera davanti a sé da predestinato, a cui serve solo un po’ di maturità in più per il salto di qualità.

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5 Commenti su “Max, ora ti devi adattare a questa F1”
metacorporeo dice:

Insisto. Qualcuno a Verstappen deve cambiargli i connotati.

Alberto Milani dice:
Paolo Cerini dice:

Ha detto bene Ettori: Verstappen è un crack!!!

karoldo64 dice:

non direi però che una volta le manovre alla Verstappen fossero all’ordine del giorno
Digione non fu così, ma anche più recentemente neppure il “cattivo” Montoya che non sempre era un mostro di correttezza si sarebbe mai sognato di fare certe cose (il duello a Monza con Schumy, non però quello del 2004)

Michele Materazzi dice:

Che piaccia o no, che si adatti o no, non dovrebbero esistere questi problemi. Un regolamento in quanto tale deve essere rigoroso e deve esserlo per tutti. Se il ragazzo si vuole adattare o meno dovrebbe essere soltanto un problema suo. Non si adatta? Bene, paga le conseguenze delle sue azioni. Io invece ho la sensazione che il problema è di chi applica le regole perché questo qui devono trovare sempre il modo di spingerlo un po’ più avanti dei suoi meriti (incluso lei signor Secchi con i suoi commenti e giudizi faziosi e sqccenti). Il fatto che gli altri concorrenti, ma anche voi media, restino inermi dopo 2 anni di ingiustizie mi lascia basito. Ma se non dovesse vincere nulla nonostante tutte le spintarelle quante risate mi farò negli anni a venire!

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