Le 10 Pillole del GP della Malesia 2013

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
25 Marzo 2013 - 21:00
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Seconde Pillole dell’anno e seconda gara fuori dal comune, per diversi motivi. Che siano le Pillole ad invogliare a fare pazzie?

Il GP della Malesia non tradisce le attese. La pioggia nemmeno. Le gomme neppure. Ma quello che non ci si aspetta è che la cena del sabato sera causi delle allucinazioni pesantissime ad alcuni piloti, che sfociano in una doppia lotta interna dal sapore antico e dalle scene di isterismo generale.

Alla fine della giostra la spunta, manco a dirlo, ditino-alzato Sebastian Vettel, che regola di forza ditino-medio-alzato Mark Webber e Luigino Hamilton, spalleggiato da Ross the Boss, che non mangia banane da tempo ma si fa capire bene quando parla via radio..

Foto di copertina dedicata al ringraziamento di Mark Webber nei confronti del biondino per la delicatezza nel sorpasso che è valso la vittoria.

Ma partiamo con le Pillole Malesiane.

1 – Sebastian Vettel: l’ha combinata grossa, il ragazzino. Di quelle che rimangono negli annali, che non dimentichi più e racconti ai nipotini. Ma va, mica parlo del sorpasso a Webber. E nemmeno dell’aver ignorato il presunto ordine dei box. Parlo della scusa in conferenza stampa. “Non volevo farlo”. Cameraman in rianimazione per trauma cranico da nasata. Altro che Pinocchio.

2 – Mark Webber: dopo “Not bad for a number two driver” e le borracce divelte in conferenza stampa, arriva il dito medio in 3d dal camera car. Ma non pensate male. Il suo non era un gesto offensivo nei confronti di Vettel. Per nulla. Stava cercando di capire qual è, per lui, il ditino alzato che porta fortuna. Non ha fatto in tempo a trovarlo.

3 – Lewis Hamilton: tragicomica la scena di Luigino che, come da 6 anni a questa parte, tenta di farsi cambiare le gomme dai meccanici della Mclaren puntando il box sbagliato. Altro che lapsus, tutta tattica. Con le gomme odierne, l’occasione fa l’uomo ladro. Sapete che vantaggio rubare un treno agli avversari? Ci ha provato, gli è andata male. Ma pensate se ci avessero provato davvero, a cambiargliele. Questa sì che sarebbe stata da annali.

4 – Nico Rosberg: tragicomica anche la sua scena, con un team radio durato 15 giri in cui il biondino chiede ripetutamente ai box che gli venga lasciata strada da Lewis. Avete presente i bambini che vedono un giocattolo e lo vogliono a tutti i costi? Ecco, poi arriva il papà e dice “non rompere le palle!”. Esattamente quello che ha fatto intendere Ross Brawn, con modi più pacati ma abbastanza efficaci. Mica come dalle lattine.

5 – Fernando Alonso: “l’uomo che non deve chiedere mai”, recitava una famosa pubblicità. E infatti lui non chiede. Se ha fatto danni, se la macchina è intera, se deve rientrare ai box. La nuova saga della corsa ad handicap è servita. Dopo le tre ruote di Schumi, il senz’ala di Alonso. Al terzo giro, vedremo qualcuno, senza motore, fare come i Flinstones.

6 – Jenson Button: sconsolato e affranto, si prepara alle interviste post gara con i giornalisti. Gli viene chiesto, nell’occasione, se potesse portare indietro il tempo in quale stagione gli piacerebbe ritornare. “Al 2005”, risponde. Il motivo? “Beh, le gomme duravano tutta la gara e non me le cambiavano mai”. E non le perdeva per strada, concludo io. Dalla Cina girerà con una pistola in più in macchina. Calibro 9.

7 – Kimi Raikkonen: data la manifesta superiorità della Lotus in Australia, Bernie Ecclestone ha chiamato a rapporto il biondo e gli ha chiesto di far da cavia per la nuova modifica del regolamento, vale a dire le famose scorciatoie. Quindi non preoccupatevi se, durante la gara, va fuori pista una settantina di volte. E’ tutto, assolutamente, calcolato. Bravo Kimi, tu si che segui gli ordini.

8 – Nico Hulkenberg: l’incredibile Hulk si rende protagonista di una gara PAZZESCA. Si parla tanto di rispetto tra piloti, ma questo prende a sportellate tutti senza il minimo timore reverenziale. E, cosa che ha davvero dell’incredibile, riesce nel miracolo di farci sentire Raikkonen incazzato via radio! Non succedeva nemmeno quando gli montavano le chiodate con 30 gradi, anni fa. Solo per questo, stima assoluta.

9 – Jules Bianchi: primo dei “cenerentoli” con buon margine su Pic, in qualifica arriva a due decimi dalla Williams di Bottas. Il tutto ha dell’incredibile, ma alla fine il retroscena viene svelato. Per l’occasione gli viene affidata dalla casa madre una F60 camuffata nella livrea. Non c’è stato bisogno di depotenziarla, tanto già non andava nel 2009, ma è pur sempre meglio della Marussia.

10 – Force India: va bene il contenimento dei costi, il budget limitato. Ma Signori, quando comprate le pistole tenete conto degli attacchi! Va bene fissare le gomme (e non fare come in Mclaren), ma se poi non vengono più via al pit.. solidarietà a Sutil e Di Resta, potenzialmente a punti pesanti, materialmente con le terga a terra. VJ, occhio che le pistole le han portate via loro due..

FUORI CONCORSO | Bernd Maylander: dopo aver scatenato uno tsunami col solo fine di essere protagonista a Melbourne, Bernie è corso ai ripari. Ha fatto impiantare sotto il circuito di Sepang delle serpentine riscaldanti simili a quelle degli stadi. Il risultato? Nonostante la pioggia una pista asciutta in pochissimo. Piccola controindicazione, la nebbia, ma vabbè, prima o poi le F1 monteranno anche i fari. Nessun bisogno del nostro idolo, comunque. Cosa succederà in Cina?

MENZIONI SPECIALI

La confusione in corsia box: pensate sia stata un caso? Ma no. Bernie sta lavorando al futuro. Dopo la pioggia controllata e le scorciatoie, ecco i meccanici sorteggiati a caso tra il pubblico. Con il costo di un biglietto, si partecipa all’estrazione per diventare meccanico per un giorno. E così i pit diventano un puttanaio, come quelli di ieri. Mclaren, Force India, Caterham, Toro Rosso le prime vittime. Ma la ruota gira, no? Evviva lo spettacolo.

I gazebo: sono tornati!!! Li attendevo da tanto e finalmente hanno fatto la loro comparsa sulla griglia di partenza. Probabilmente qualcuno pensava che sarebbero rimasti lì ore.  C’è da dire che le squadre si sono organizzate, rispetto alla prima volta a Montreal nel 2011. Gazebo ipertecnologici, che si aprono e chiudono con la forza del pensiero. Riscaldati, con frigo bar, tavolini, sedie e rigoroso rutto libero.

Porta a Porta: Presto in onda una puntata speciale di Porta a Porta, il programma di Bruno Vespa, che analizzerà minuziosamente il caso Vettel – Webber. Non mancherà il plastico del muretto Red Bull, dove saranno chiaramente indicati Adrian Newey con le mani in faccia, Chris Horner con le mani in alto, e la moglie di Webber con le mani su un fucile, puntato a ore 12. Interventi in diretta di psicologi, psichiatri, paragnosti. Guest Star, Topo Gigio. Si parla di un circo, non posso mancare i pupazzi.

Le gomme volute dalla FIA: in otto anni siamo passati dalle gomme che reggevano 300 chilometri (2005) a quelle che ne sopportano al massimo 100. A patto di non bloccarle in frenata e non andare troppo forte in curva, altrimenti cala drasticamente il chilometraggio. E dire che era meglio il 2005. Perchè almeno non se le filava nessuno, a parte gli addetti ai lavori. Pensateci. Sappiamo tutto di queste gomme, ma non sappiamo niente delle macchine. E’ questo, quello che vogliono. Ma è questo, quello che vogliamo noi che seguiamo?

La Indycar: Ieri ho seguito la prima gara della Indycar a St.Petersburg. Sono rimasto scioccato: un meccanico solo che si occupa di ogni gomma al pit contro 3, martelli pneumatici per rimuovere parti di carrozzeria rovinate, piloti che ammettono i propri errori in diretta (questa poi!!). Mi sembrava il paradiso. Altro da dire? No, meglio di no, almeno per questo weekend.

Arrivederci alle prossime Pillole, quelle della Cina.

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11 Commenti su “Le 10 Pillole del GP della Malesia 2013”
Otelma dice:

Ciao Alessandro,
bellissime le tue pillole. Mi piace un sacco il tuo stile di scrittura. Però… era proprio necessario scrivere in grigio chiaro su un fondo grigio scuro?? mi son venute due palle…d’occhi così a cercare di leggere!! continua così che vai fortissimo!! Però prossima volta maggior contrasto… 🙂

Giuseppe92 dice:

Ahahahah la menzione speciale Porta a Porta

robby dice:

Una menzione speciale la farei anche al podio.
Erano tutti e 3 felici come in attesa dal dentista:
1. Vettel perché era stato appena cazziato da tutti
2. Webber sembrava Wolverine sul punto di tirare fuori gli artigli
3. Luigino a cui non è piaciuto l’ordine di scuderia (ma l’ho notato solo io?) anche se ne ha beneficiato lui … tanto di cappello

Ale pillole fantastiche come al solito!

mammamia dice:
luciano dice:

considera però che la formula indi non è quel granchè come tecnologia… anche se io punterei ad allungare i pit.. 1 meccanico per ogni gomma, visto che stanno diventando pericolosi.. se button accelerava quella gomma avrebbe potuto colpire qualche meccanico.. 2 secondi sono troppo pochi per il pit.. si sono tolti i rifornimenti per motivi di sicurezza, rischiare ora con le gomme è da fessi..

dakmor dice:

Grandissime pillole!! Dall’inizio della scorsa stagione, quando le ho scoperte, sono diventate per me l’evento più atteso di ogni post-gara. Hai un grandissimo talento Ale, non smettere che per me ormai sono diventate una droga!

Alessandro Secchi dice:

troppo, troppo buono! Grazie mille!

Strige dice:

io me la sono persa la indy….te l’avevo detto io che era migliore della f1 :p

Osrevinu dice:

Le pillole più divertenti da anni! Thumb up!

Joblack dice:

Scusa Alessandro di averti appioppato un secondo nome non tuo. Il pezzo è tuo … lo stile e l’ironia sono chiaramente una tua firma.
Alla prossima ….

Joblack dice:

Pillole x divertimento, grazie!
Molta ironia x spiegare bene quello che non ci piace di questa formula uno.
Manuel continua così.

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