La Formula Circo è servita, siore e siori

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
10 Dicembre 2013 - 18:15
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Per fortuna, quando ho deciso di aprire questo sito, l’ho chiamato con un generico “Passione a 300 all’ora” piuttosto che con un chiaro riferimento alla F1.

Perchè, alla luce di quanto deciso ieri dalla Fia, mi sarei dovuto vergognare un po’ anche io.

Per carità, sono anni che vengono partorite idee quanto meno dubbie, per lo più comiche e incomprensibili, per cercare di tenere alto lo spettacolo in questa serie, che è ormai lontana parente di quella che fu (e per ‘fu’ intendo anche solo 15 anni fa). Più volte ho sostenuto come si fosse arrivati al punto di non ritorno, ma ora devo dire che è stato ampiamente superato.

La regola del punteggio doppio nell’ultima gara del Mondiale è di una bestialità che farà rivoltare nella tomba chiunque abbia lasciato le penne in e per questo sport. Abu Dhabi avrà di fatto valore superiore a Spa, Montecarlo e Monza, per citarne tre. Il passaggio sotto l’hotel a 45 stelle varrà il doppio rispetto all’Eau Rouge di Spa.

Avrei capito ancora ancora (pur con qualche riserva) un punteggio raddoppiato nelle piste storiche (Montecarlo, Interlagos, Spa, Monza, Silverstone giusto per citarne alcune), ma così no. E se si pensa alla motivazione implicita di questa decisione, c’è ancor più da mordersi le mani.

Praticamente, questi fenomeni (come li vuoi chiamare, altrimenti?) hanno ben pensato che nel 2014 un Vettel di turno potrebbe arrivare all’ultima gara già titolato con più di 25 punti di distacco sul primo inseguitore. E allora cosa fanno, loro? Aumentano il punteggio all’ultima corsa, così che in ogni caso il suddetto debba sudarsi comunque il mondiale. A questo punto, dico io, diamo 10 punti a vittoria per gara fino alla penultima e 250 all’ultima. Così siamo sicuri che il titolo si deciderà alla fine.

Mi chiedo come si possa ragionare in un modo così bacato, oltre che imperterrito. Abbiamo appena assistito ad un quinquennio nefasto, colmo di polemiche, regole inutili, artifici pro-spettacolo che hanno avvicinato alla F1 pseudo-appassionati che guardano la Tv solo se vince chi fa comodo e allontanato coloro che la vera F1 l’hanno vissuta. E ci stiamo pericolosamente avvicinando ad un 2014 che non promette nulla di buono, anzi. Altre corse notturne, oltre che in luoghi dove la F1 non sanno nemmeno cosa sia. Cambi a otto marce bloccati, roba da Gran Turismo quando non hai i crediti per sbloccare il cambio personalizzabile. Adesso il punteggio doppio per non rischiare di perdere interesse (= quattrini) a fine anno.

La numerazione fissa per i piloti, poi, mi fa ridere. Oltre che una regola palesemente copiata da altre serie (Indy, MotoGP e Nascar per citarne tre), è un controsenso. Vorrebbe identificare meglio le figure dei piloti, e poi gli stessi sono obbligati dagli sponsor e dagli addetti stampa a fare i perfettini davanti alle TV, celando quel minimo di personalità che vorrebbero esprimere. Una sorta di ‘vorrei ma non posso’ fatto male. Ovviamente, anche dietro questa decisione compare l’ombra del vil denaro. Un numero fisso significa merchandising: magliette, cappellini, e via dicendo. Devo dire che Mark Webber ha scelto il momento perfetto per andarsene dalla F1. Un tempismo perfetto.

Oltre allo sconcerto, davvero, ci sono poche parole per esprimere il rammarico nel vedere distrutto quello che rimane di uno sport rimasto leggendario per decenni. Fortunato io a ricordare, per ragioni anagrafiche, solo gli ultimi 20/25 anni. Ma chi ha vissuto sulla pelle almeno gli anni dal 70 in poi, ha una ragione in più per cambiare canale e vivere di ricordi.

Tristezza.

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Un Commento su “La Formula Circo è servita, siore e siori”
Dariok dice:

Penso che pochi anche tra gli spettatori (non dico tra gli appassionati volutamente) siano d’accordo con questa boiata.
manca la neve artificiale su alcuni tratti di pista, gli sterrati e la gara di freccette ai pit stop

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