Intervista a Mirko Bortolotti

IntervisteMotorsport
Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
12 Ottobre 2015 - 14:00

Mirko Bortolotti, 25 anni, pilota ufficiale Lamborghini e una carriera passata tra vittorie in monoposto e vetture a ruote coperte ci ha concesso una breve ma interessante intervista.

Mirko, dopo diverse esperienze e vittorie in molte categorie, ti senti più un pilota a ruote coperte oppure da monoposto?
“Nell’arco della mia carriera ho avuto la fortuna di guidare molte macchine da corsa totalmente differenti tra loro. Mi sento di poter dire che non esiste il pilota da monoposto piuttosto che quello da ruote coperte. Un pilota professionista di qualità sa adattarsi ed andare forte nel breve periodo con qualsiasi tipo di vettura. Il segreto sta nel capire le caratteristiche della vettura stessa ed interpretarle al meglio.”

Nel corso della tua carriera sono circolate diverse voci, sia positive che negative, quali hai apprezzato di più e invece cosa ti ha dato più fastidio?
“Non mi focalizzo sulle voci di persone che non reputo rilevanti. Sarebbe uno spreco di energia inutile. Lavoro ogni giorno duramente con l’obiettivo di migliorare e diventare ancora più efficiente.”

Ogni titolo vinto è sicuramente una bella soddisfazione, ma quale ti ha reso più fiero e perchè?
“Ogni vittoria ha per me un valore speciale. Ricorderò sempre il primo titolo, ovvero l’italiano Formula 3 vinto con Lucidi Motors all’ultima gara nel 2008. Quello più importante é stato senza dubbio il FIA Formula 2, vinto nel 2011. Mentre quello piú bello, certamente l’Eurocup Megane Trophy, vinto con l’Oregon Team nel 2013.
Se sono dove sono adesso, lo devo anche a quella squadra. Senza di loro avrei già appeso il casco al chiodo.”

59″111 è un tempo che ancora in molti si ricordano. Puoi affermare che quel giorno la tua vita da pilota, almeno agli occhi di appassionati e addetti ai lavori, è cambiata? E se si, come?
“Certamente si. Prima del record a Fiorano ero un pilota sconosciuto, mentre il giorno dopo, tutto il mondo parlava di me. Ma ciò non ha cambiato il mio modo di essere ed il mio carattere e ne sono fiero. Mi ha però creato delle opportunità.”

Il test in Williams ad Abu Dhabi 2011 cosa ti ha lasciato? Vista la tua esperienza come giudichi il mondo della F1, così lontano dagli appassionati?
“Il test Williams è un bel ricordo. La macchina in quella stagione non era performante, però me la sono cavata bene terminando il test ufficiale di Abu Dhabi in settima posizione. Ho il mio punto di vista sulla Formula 1 attuale. Le macchine oggigiorno sono lente, troppo tecnologiche e poco spettacolari. La categoria ha perso appeal, un vero peccato.”

Hai la possibilità di vincere il titolo GT3 con la tua Lamborghini Gallardo. Credi di poterci riuscire? Come giudichi questa stagione?
“Sono molto soddisfatto della mia stagione e reputo di aver fatto il massimo in ogni occasione, sia in Italia che in Europa. Ovviamente ci credo ancora per l’Italiano, anche se ora si fa dura. Quest’anno grazie agli sforzi continui di Ivano Pignatti, titolare di Imperiale Racing, la squadra ha fatto un bel passo in avanti sotto tutti i punti di vista. Purtroppo però sono stati gettati al vento due quarti posti, con incidenti evitabili al Mugello ed a Misano, che ora varrebbero ben 16 punti e la leadership in classifica. Se non lo vinceremo, dovremo fare mea culpa.”

La differenza tra la Gallardo e L’Huracan della Blancpain Sprint Series
“Sono due vetture fantastiche ma totalmente differenti da guidare. Si nota subito il salto generazionale quando si sale a bordo della Huracán. La Gallardo é arrivata all’apice del proprio ciclo, mentre con la Huracán GT3 abbiamo fatto una stagione incredibile pur essendo soltanto all’inizio di un percorso molto interessante.”

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? Ci puoi anticipare qualcosa per il tuo 2016 in pista?
“Non mi muoverò da qui e posso dire che continuerò a correre in veste di pilota ufficiale Lamborghini anche la prossima stagione. Dopo la gara del Mugello manderemo definitivamente in pensione la Gallardo e mi concentrerò al cento per cento sulla Huracán GT3. L’obiettivo comune è chiaro: vogliamo continuare a crescere insieme e vincere, il più possibile ed ovunque.”

Un ringraziamento speciale a Mirko per la sua disponibilità!

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