Indycar | Texas 2016 | Anteprima

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
9 Giugno 2016 - 12:00
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Dopo il double header sul circuito cittadino di Detroit, il campionato Indycar torna su un ovale per il nono round del 2016 che si disputa a Fort Worth, in Texas. Nonostante le avversità incontrate al sabato, Simon Pagenaud ha confermato la sua leadership in classifica generale, anzi l’ha addirittura rinforzata grazie ai guai di Scott Dixon in gara-1 e di Helio Castroneves in gara-2: problemi di affidabilità nel primo caso, di strategia nel secondo.

Chi esce benissimo dalla doppia gara di Detroit è Will Power, che è finalmente riuscito a mettere la parola fine ad un digiuno di vittorie che si protraeva da ormai più di un anno grazie al successo conquistato domenica costruito in parte con la strategia, in parte in pista grazie ad uno stupendo sorpasso effettuato a gomme fredde ai danni del proprio compagno di squadra Pagenaud. Il campione 2014 era stato tra i protagonisti anche nella giornata di sabato, salvo essere costretto al ritiro da una ruota male avvitata dalla sua crew in occasione dell’ultima sosta.

Bilancio complessivamente positivo anche per Sebastien Bourdais, vincitore di gara-1 al sabato e buon ottavo la domenica, Conor Daly e Ryan Hunter-Reay, entrambi con una presenza sul podio e un piazzamento nella top-10 conquistati tra sabato e domenica. Weekend da dimenticare invece per Juan Pablo Montoya, nonostante il podio ottenuto in gara 1: il colombiano ha infatti commesso il suo secondo errore in tre gare alla domenica quando è andato a sbattere contro il muro con le gomme fredde subito dopo un pit stop.

Il Texas Motor Speedway è da sempre uno degli impianti simbolo di questo campionato: costruito tra il 1995 e il 1996, già dall’anno successivo è entrato a far parte della neonata Indy Racing League. Quella del ’97 fu una gara storica perché fu la prima che la Indy disputò in notturna sotto le luci artificiali, anticipando la Formula 1 di oltre 10 anni. In quell’occasione vinse Arie Luyendyk, che però dovette aspettare il giorno successivo per vedersi riconosciuto il successo a causa di un errore da parte dell’United States Auto Club, che all’epoca si occupava della gestione del cronometraggio per il campionato IRL e che inizialmente attribuì il successo a Billy Boat. Una volta riconosciuto l’errore la IRL decise di dotarsi di un proprio sistema di cronometraggio, decretando di fatto l’uscita di scena dello USAC dal mondo delle competizioni automobilistiche americane dopo oltre 40 anni di servizio.

Tra il 1998 e il 2004 il Texas Motor Speedway ospitò due gare all’anno: la prima ad inizio giugno, un paio di settimane dopo la 500 Miglia di Indianapolis, la seconda ad ottobre come prova conclusiva della stagione. A partire dal 2005 si disputò una sola gara ad eccezione del 2011, quando la singola gara da 550 km venne spezzata in due gare più brevi da 275, riportando in vita il format delle “twin races” molto popolare negli Stati Uniti fino all’inizio degli anni ’80. La particolarità di quell’evento fu la determinazione della griglia di partenza: se per gara-1 si sfruttarono come consuetudine i tempi fatti segnare nel corso delle qualifiche, l’ordine di partenza di gara-2 venne deciso tramite un sorteggio avvenuto per mano dei piloti stessi nell’intervallo tra gara-1 e gara-2. Dal 2012 si tornò al format classico della gara singola, passata nel 2014 da 550 a 600 km di lunghezza.

L’anno scorso fu Scott Dixon a tagliare per primo il traguardo davanti al compagno di squadra Tony Kanaan, a Helio Castroneves e Juan Pablo Montoya, al termine di una gara estremamente lineare e caratterizzata da una sola neutralizzazione per la presenza di detriti in pista. La gara del 2015 fu invece un calvario per Simon Pagenaud e Will Power, condizionati da gravi problemi di assetto.

Nessuna novità di rilievo per quanto riguarda gli iscritti alla gara: l’unica modifica, ampiamente prevedibile, rispetto alla entry list di Detroit è il ritorno di Ed Carpenter al volante della vettura #20 del suo team al posto di Spencer Pigot, che invece riprenderà in mano la vettura tra due settimane in occasione del Gran Premio di Road America.

2016 Firestone 600
Round 09/16
10-11 Giugno 2016

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Ovale
Lunghezza del circuito
: 1,455 mi (2,342 km)
Giri da percorrere: 248
Distanza totale: 360,84 mi (580,716 km)
Numero di curve: 4 (tutte a sinistra)
Senso di marcia: antiorario
Prima Gara: 1997
Sanctioning body: IRL 1997-2010; INDYCAR 2011-2016

RECORD

Miglior giro: 22.542 – Paul Tracy – Team Green – 2001
Distanza: 1h52:47.8511 – Scott Dixon – Chip Ganassi Racing – 2015 (su 248 giri)
Vittorie pilota: 4 – Helio Castroneves
Vittorie team: 8 – Team Penske
Pole pilota: 3 – Tomas Scheckter-Will Power
Pole team: 7 – Team Penske
Podi pilota: 7 – Helio Castroneves-Scott Dixon-Tony Kanaan
Podi team: 19 – Team Penske

ALBO D’ORO

Texas

PROGRAMMA

Venerdì 10 Giugno
11:00-12:15 (18:00-19:15) Prove Libere 1
15:15-16:15 (22:15-23:15) Qualifiche
18:45-19:15 (01:45-02:15) Prove Libere 2

Sabato 11 Giugno
19:50 (02:50) Gara 1 – Diretta su Sky Sport 2 a partire dalle 02:45

Mappa del circuito dal sito ufficiale Indycar
Immagine di copertina da https://twitter.com/TXMotorSpeedway

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