IndyCar | Power vince anche a Pocono, stop per Pagenaud

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di Federico Benedusi @federicob95
22 Agosto 2016 - 21:57
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Il rush finale della IndyCar Series si preannuncia davvero esaltante. Will Power ha conquistato a sorpresa anche la 500 miglia di Pocono mentre Simon Pagenaud ha concluso in anticipo la sua gara per un incidente durante il 158esimo giro. Ora il francese vanta appena venti punti di margine sul compagno di squadra in classifica generale, con tre gare ancora da disputare. Sul podio della Pennsylvania sono saliti anche un ottimo Mikhail Aleshin, secondo dopo la pole di sabato, e il vero eroe di giornata, Ryan Hunter-Reay, che invece si è trovato a partire ultimo dopo il botto nelle prove libere.

La gara di Power è proceduta su un ritmo costante, attorno alla decima posizione, fino al pit stop del 129esimo giro, in seguito ha aumentato notevolmente il suo ritmo risalendo tutto il gruppo davanti a sé. La sua ultima sosta in regime di bandiera verde, al termine del 157esimo passaggio, è risultata decisiva poiché gli ha permesso di ritrovarsi davanti a Hunter-Reay ed Aleshin dopo avere spinto al massimo nei due giri di differenza tra la sosta del pilota del team Andretti e la sua.

La caution seguita all’incidente di Pagenaud, avvenuto proprio pochi secondi dopo il pit stop di Power, ed una successiva e ulteriore neutralizzazione per detriti non hanno scalfito minimamente la leadership del campione 2014, che nelle ultime battute ha controllato gli attacchi di Aleshin portando a casa il 29esimo successo della carriera, al pari di Hélio Castroneves e Rick Mears.

Aleshin è stato protagonista di tutta la gara, nella quale non è praticamente mai sceso al di sotto della top five. Per il russo del team Schmidt è il secondo podio in IndyCar dopo quello di Houston 2014, quindi il primo su ovale.

Ma, come detto, il vero e proprio uomo del giorno è Ryan Hunter-Reay. L’incidente delle prove libere gli ha impedito di partecipare alle qualifiche di sabato ma il campione 2012 non si è dato per vinto, risalendo fino ai margini della top ten in appena una decina di giri, aiutato anche dalla grande prestanza del motore Honda sul superspeedway di Long Pond. Al 49esimo giro ha conquistato per la prima volta il comando della gara, alternandosi poi per una settantina di tornate con il solito Aleshin e Carlos Muñoz. Ritrovatosi alle spalle di un eccezionale Power dopo la sosta di cui sopra, il texano ha cercato di reagire scavalcando l’australiano in seguito alla caution per l’incidente di Pagenaud ma ha successivamente dovuto imboccare la corsia box per un’improvvisa perdita di potenza del motore. Risolto in pochi secondi il problema, Hunter-Reay si è ritrovato doppiato ma la successiva neutralizzazione gli ha permesso di rientrare in gara, sdoppiandosi: gli ultimi giri hanno visto la Dallara #28 risalire la corrente ad un ritmo incredibilmente superiore a quello degli avversari ma la vittoria, che oggi più che mai sarebbe stata meritata, non era più raggiungibile. Per la quarta volta in questo 2016, Hunter-Reay si piazza al terzo posto.

Quarto un solido Josef Newgarden, anch’egli protagonista di una gara sempre nelle posizioni di vertice, poi Sébastien Bourdais e Scott Dixon, autori di una grande rimonta dalla nona e decima fila rispettivamente dopo avere anche anticipato una sosta nel corso del primo regime di caution, dovuto all’incidente di Takuma Sato.

Dopo un’ottima prima metà di gara, Muñoz non è stato altrettanto incisivo nei secondi cento giri scivolando al settimo posto finale davanti al connazionale Juan Pablo Montoya, anche oggi non particolarmente in forma. Nono Tony Kanaan dopo un forcing che lo aveva riportato in lotta per il podio dopo l’ultima caution, a chiudere la top ten è James Hinchcliffe davanti a Graham Rahal.

Se Power sorride, in casa Penske non si può certo dire altrettanto di Pagenaud e Castroneves. Già detto del leader del campionato, che ha subìto un pesantissimo stop nella sua corsa al titolo, il brasiliano ha probabilmente perso ogni residua chance di conquistare la corona a causa di un incidente che lo ha visto purtroppo solo incolpevole vittima: al 63esimo giro, la vettura #3 effettua una sosta ai box, ma alla ripartenza viene centrata da Alexander Rossi e Charlie Kimball, scontratisi poco dietro e carambolati proprio contro il malcapitato tre volte vincitore della Indy 500. L’errore è tutto del team Andretti, che ha lasciato ripartire il proprio pilota nel momento in cui il britannico stava sopraggiungendo, causando così l’incidente multiplo in pit lane. Solo Kimball ha potuto riprendere la corsa, chiudendo 15esimo ad un giro di distacco.

Conclusa in anticipo anche la gara di Ed Carpenter e Takuma Sato: il pilota-team manager ha visto andare in fumo il motore Chevrolet durante il 57esimo giro, mentre il giapponese del team Foyt è finito a muro già nel corso della seconda tornata.

Sabato si svolgerà il primo round dei tre che ci separano dalla conclusione del campionato: è in programma il recupero della 600 km del Texas, fermata per pioggia lo scorso 12 giugno e finalmente prossima alla sua risoluzione.

Classifica di gara:

pocono

Standing13

Immagine copertina: indycar.com

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