IndyCar: Penske per la riconferma, Filippi alla conquista degli USA

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di Federico Benedusi @federicob95
22 Marzo 2015 - 15:33
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Dopo avere riportato a casa un titolo che mancava dal 2006, quella che si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione è una Penske Racing competitiva come non mai. A Will Power, che dopo tre titoli persi all’ultima gara finalmente è riuscito a conquistare il tanto ambito traguardo, e ai confermati Hélio Castroneves e Juan Pablo Montoya, la scuderia del Capitano ha aggiunto un altro pilota di indiscusso talento come Simon Pagenaud, protagonista delle ultime tre stagioni all’interno del team di Sam Schmidt.

Il marchio di riferimento sembra essere, anche quest’anno, Chevrolet. La lotta all’interno del marchio statunitense sarà quindi quella consueta, tra Penske e la scuderia di Chip Ganassi, che ha confermato la sua prima punta Scott Dixon, affiancato ancora una volta da Tony Kanaan e Charlie Kimball. Almeno per il primo appuntamento, sulla quarta Dallara di Ganassi ci sarà anche il giovane Sage Karam, che potrebbe comunque ripresentarsi al via più avanti nella stagione.

D’altra parte, Honda avrà il suo team di spicco nella Andretti Autosport. Anche il team gestito dal campione CART del 1991, Michael, schiererà una vettura in meno rispetto al 2014, allorché il partente James Hinchcliffe non è stato rimpiazzato. Le tre punte saranno sempre Ryan Hunter-Reay, Marco Andretti e Carlos Muñoz, ai quali si aggiungerà per il primo weekend di gara la rientrante Simona de Silvestro. Hinchcliffe rimarrà tuttavia in forza ad un team Honda, precisamente nel team Schmidt che ha visto Pagenaud partire in direzione Penske: il canadese sarà affiancato da un altro pilota di ritorno negli USA, ovverosia il britannico James Jakes.

E veniamo a quello che, almeno per noi italiani, costituirà uno dei motivi di principale interesse per la stagione al via. Dopo otto gare disputate negli ultimi due anni, Luca Filippi correrà per il team CFH, nato dall’unione delle scuderie di Ed Carpenter e di Sarah Fisher. Il piemontese gareggerà sugli stradali e sui cittadini, mentre per quanto riguarda gli ovali alla guida della Dallara numero 20 ci sarà proprio il velocissimo co-proprietario della neonata scuderia, trionfatore l’anno scorso in quel di Fort Worth. Per trovare l’ultimo italiano ai nastri di partenza di una stagione americana sin dall’inizio bisogna tornare al 2002, quando Max Papis venne ingaggiato dal team Sigma per disputare il campionato CART, avventura sfortunata in quanto il team lasciò dopo appena cinque gare nelle quali Papis conquistò anche due podii. Per le prime quattro gare della stagione, gli azzurri in griglia saranno ben due, infatti Francesco Dracone è stato ingaggiato dal team Coyne al fianco di Carlos Huertas. Tornando al team CFH, previsto un impegno full time invece per Josef Newgarden.

Altra novità è rappresentata dallo sbarco negli USA di Stefano Coletti, che rimpiazzerà Saavedra all’interno del team KV. Confermato invece Sébastien Bourdais, reduce da un finale di 2014 molto buono con una vittoria a Toronto e un secondo posto a Mid-Ohio. Due punte per il team di AJ Foyt, che insieme a Takuma Sato schiererà anche Jack Hawksworth, mentre Rahal e Herta schiereranno un solo pilota per tutta la stagione, rispettivamente Graham Rahal (figlio del grande Bobby) e il rookie colombiano Gabriel Chaves, campione in carica della Indy Lights.

Oltre ai 21 piloti già confermati, altri tre hanno già annunciato una presenza “one-shot” alla 500 Miglia di Indianapolis: trattasi di Jay Howard, che correrà con Herta, di Bryan Clauson, per il team Byrd in collaborazione con KV, e del trionfatore dell’edizione 1996 Buddy Lazier con il suo team personale.

Dal punto di vista tecnico, la stagione 2015 coinciderà con l’arrivo dei cosiddetti aerokits: trattasi di particolari aerodinamici progettati da Chevrolet e Honda che si aggiungeranno al consueto telaio della Dallara DW12. Quest’anno sarà quindi possibile riconoscere a colpo d’occhio una vettura motorizzata Chevrolet da una motorizzata Honda.

aerokits

Dal punto di vista sportivo, invece, cambierà e di poco solo il sistema di punteggio. Invariato nella sostanza, il punteggio verrà raddoppiato in occasione della 500 Miglia di Indianapolis e dell’ultimo appuntamento del campionato, a Sonoma. Punteggio tradizionale invece per le altre due gare della Triple Crown, Fontana e Pocono.

Il calendario non ha subìto particolari variazioni: annunciati inizialmente altri due appuntamenti, il primo su un fantomatico cittadino a Dubai e il secondo sul circuito di Brasília, questi sono stati entrambi cancellati per motivi organizzativi. Rimane così l’unico round extra-USA a Toronto, mentre rimarrà un unico double header a Detroit, per un totale di sedici prove. Inizio sul cittadino di Saint Petersburg ed epilogo sul permanente di Sonoma, unica new entry il nuovo NOLA Motorsports Park di Avondale. Per trovare un campionato americano conclusosi su un circuito non ovale bisogna tornare alla Champ Car 2007, che comunque ormai si era ristretta ai soli tracciati tradizionali.

La IndyCar, anche quest’anno, sarà trasmessa da SkySport, che diffonderà in diretta esclusiva la visione di tutte le gare.

Team e piloti:

indypiloti

Calendario:

indycalendario

Così nei test di Birmingham:

test

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