Indycar | Indianapolis 500 2016 | Anteprima

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di Andrea Gardenal
16 Maggio 2016 - 19:30
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Il percorso di avvicinamento all’edizione numero 100 della 500 Miglia di Indianapolis è finalmente iniziato: alle 18 è iniziato il primo turno da 6 ore di prove libere in preparazione dell’evento più importante della stagione Indycar.

Come sempre sono tanti i motivi di interesse. Il primo, e più scontato, riguarda ovviamente Simon Pagenaud: dopo un primo anno di purgatorio alla corte di Roger Penske, il pilota francese ha sfoderato il meglio del proprio repertorio conquistando due secondi posti nelle prime due gare e tre vittorie consecutive negli appuntamenti successivi, presentandosi così al via della Indy 500 con ben 76 punti di vantaggio su Scott Dixon, il suo più diretto inseguitore. Con delle credenziali del genere, Pagenaud non può non essere il favorito per la vittoria finale a Indianapolis.

Pagenaud dovrà fare i conti con un agguerritissimo pacchetto di inseguitori, comandato anzitutto dai piloti che gli sono più vicini in classifica, ovvero Dixon, Montoya e Castroneves. Al contrario del pilota della #22, tutti e tre questi piloti hanno già visitato la victory lane di Indianapolis: Dixon ha all’attivo un solo successo, conquistato nell’ormai lontano 2008, mentre Montoya ha vinto la Indy 500 per due volte, nel 2000 e l’anno scorso. Tre sono invece le vittorie di Helio Castroneves, il pilota col palmares più ricco tra quelli in attività, che ha anche la possibilità di entrare a far parte del ristrettissimo club dei 4 volte vincitori ad Indianapolis di cui fanno parte AJ Foyt, Al Unser sr. e Rick Mears.

Non bisogna sottovalutare nemmeno Tony Kanaan, vincitore della Indy 500 del 2013, e Will Power, runner-up nell’edizione della passata stagione: per Power in particolare un’eventuale prima vittoria ad Indianapolis raddrizzerebbe una stagione che finora, per un motivo o per l’altro, non gli ha regalato grosse soddisfazioni.

Dall’altra parte della barricata, Honda dovrà confermare i progressi effettuati sul finale della scorsa stagione nel pacchetto aerodinamico per i superspeedway: dopo essere stata sonoramente battuta a Indianapolis e Fort Worth, il costruttore nipponico ha portato a casa le altre due gare corse con le configurazioni a bassissimo carico, ovvero quelle di Fontana e Pocono. L’uomo di punta per Honda sarà naturalmente Graham Rahal, che dall’inizio della scorsa stagione è diventato una garanzia in termini di risultati. Da tenere d’occhio anche il gruppo dei piloti del team Andretti, con Hunter-Reay, Muñoz e soprattutto Andretti che in occasione delle gare su ovali si esprimono sempre al meglio; a loro si aggiungerà Townsend Bell, pilota che da una decina d’anni ormai corre in Indycar esclusivamente in occasione della 500 Miglia di Indianapolis mostrandosi sempre molto forte: quest’anno avrà dalla sua parte la possibilità di contare su un pacchetto di primo livello come quello offerto dal team di Michael Andretti.

Bell sarà anche uno dei tanti piloti che scenderanno in pista esclusivamente in occasione della 500 Miglia di Indianapolis. I team Schmidt e Coyne metteranno in pista tre vetture anziché due, aggiungendo alle loro “usuali” line-up una macchina rispettivamente per Oriol Servia e Pippa Mann, unica donna in gara dopo la defezione di Katherine Legge e del team Grace Autosport. Ci sono poi i team Dreyer&Reinbold Racing, Jonathan Byrd’s Racing e Lazier Burns Racing, che parteciperanno alla sola Indy 500: il primo metterà in macchina Sage Karam, il secondo Bryan Clauson e il terzo Buddy Lazier, vincitore di questa gara 20 anni fa nella prima edizione corsa sotto la bandiera dalla IRL; a queste squadre si aggiunge il team Murray che schiererà Matthew Brabham, buon sedicesimo al termine del Gran Premio di sabato scorso. Ci sarà ovviamente Ed Carpenter, che come sempre tornerà a correre in occasione delle gare su ovale, al fianco del titolare “fisso” Josef Newgarden e di JR Hildebrand, che come Brabham, Pigot (team Rahal) e Tagliani (team Foyt) aveva disputato la gara di sabato in preparazione alla 500 Miglia.

La storia più bella è però quella di Stefan Wilson: il fratello di Justin, che vanta una sola gara in Indycar all’attivo (Baltimora 2013) scenderà in pista al volante della seconda vettura del team KV Racing grazie al supporto della Indiana Donor Network, una delle tante associazioni americane che raccolgono i donatori di organi. Come era stato detto in passato, Justin era iscritto ad un programma di questo tipo e dopo l’incidente di Pocono i suoi organi sono serviti a salvare 6 vite. In occasione della Indy 500, Wilson e l’Indiana Donor Network hanno lanciato una campagna, denominata Driven2SaveLives, che si è posta come obiettivo portare 2500 persone a registrare la loro volontà di diventare donatori di organi.

Il programma di queste due settimane è particolarmente intenso: da oggi e fino a venerdì sono previste 6 ore di prove libere al giorno; venerdì, in particolare, si terrà il “fast friday”, ovvero verranno messi a punto gli assetti in vista delle qualifiche, che si terranno nel fine settimana. Sabato, dopo un paio d’ore di prove libere, i piloti inizieranno a scendere in pista uno alla volta per compiere in solitaria un run da 7 giri: due di lancio, quattro lanciati, sui quali verrà calcolata la media oraria, e uno di rientro. Al termine del proprio tentativo, ogni pilota dovrà decidere se accodarsi alla Line 1 o alla Line 2 al termine della pit lane: la prima è riservata a coloro che hanno deciso di rinunciare al proprio tempo, la seconda a coloro che vogliono provare a migliorare la media oraria ottenuta nel precedente tentativo senza però invalidarlo; ovviamente chi si dispone sulla Line 1 ha la precedenza rispetto agli altri, ma al tempo stesso corre il rischio di ottenere un tempo peggiore rispetto a quello ottenuto nel tentativo precedente. Alle 17:50 le prove termineranno e la classifica verrà congelata: il giorno dopo i primi 9 si giocheranno le prime 3 file dello schieramento, tutti gli altri si contenderanno le posizioni che vanno dalla 10ª alla 33ª; al contrario di quanto avviene il primo giorno di qualifiche, alla domenica ogni pilota avrà a disposizione uno e un solo tentativo per qualificarsi.

Al termine delle prove verranno assegnati dei punti validi per la classifica del campionato: al poleman verranno attribuiti 42 punti, al secondo 40, al terzo 38 e così a scendere fino ai 24 del decimo; all’undicesimo spetteranno 23 punti, al dodicesimo 22 e così via fino al 33°, cui spetterà un solo punto. Sempre per quanto riguarda il punteggio, la 500 Miglia di Indianapolis assegnerà punteggio doppio: ciò significa che al vincitore spetteranno 100 punti, al secondo 80, al terzo 70…

A livello tecnico, ad Indianapolis le vetture correranno sostanzialmente con gli aerokit del 2015; le modifiche principali rispetto a quanto visto l’anno scorso riguardano l’introduzione di una paratia che chiuda la parte retrostante dei copriruota posteriori e di due flap posti sempre nella zona delle ruote posteriore; in particolare questi dispositivi aerodinamici sono stati studiati in modo che si aprano nel momento in cui la macchina va in testacoda, in modo da rallentarla ed evitare i cappottamenti che si sono visti nello scorso mese di maggio.

La novità che più fa discutere è però l’introduzione dei “dome skids”, pezzi di titanio posti sotto al corpo vettura che hanno il compito di aumentare l’altezza delle vetture dal fondo stradale sempre con l’obiettivo di evitare i decolli dell’anno scorso. Il problema secondo alcuni piloti, in particolare quelli dotati dell’aerokit Honda, è che in questo modo le vetture saranno più difficili da guidare e, come diretta conseguenza, ci potrebbe essere meno spettacolo rispetto a quanto visto negli ultimi anni. Conosceremo la risposta a questo quesito solo tra due settimane.

Questa la scheda di presentazione alla 500 Miglia di Indianapolis 2016, che per la prima volta nella sua storia avrà un presenting sponsor: la PennGrade Motor Oil, compagnia che produce lubrificanti e che sponsorizza anche la vettura #15 di Graham Rahal.

2016 100th Running of the Indianapolis 500 Mile Race presented by PennGrade Motor Oil
Round 06/16
16-29 Maggio 2016

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Superspeedway
Lunghezza del circuito
: 2,5 mi (4,023 km)
Giri da percorrere: 200
Distanza totale: 500 mi (804,672 km)
Numero di curve: 4 (tutte a sinistra)
Senso di marcia: antiorario
Prima Gara: 1911
Sanctioning body: AAA 1911-1955; USAC 1956-1995; IRL 1996-2010; INDYCAR 2011-2016

RECORD

Record sul giro: 0:37.895 – A.Luyendyk – Treadway Racing – 1996
Distanza: 2h40:03.4181 – T.Kanaan – KV Racing – 2013 (su 200 giri)
Vittorie pilota: 4 – AJ Foyt jr, A.Unser, R.Mears
Vittorie team: 16 – Team Penske
Pole pilota: 6 – R.Mears
Pole team: 17 – Team Penske
Podi pilota: 11 – A.Unser
Podi team: 31 – Team Penske

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Lunedì 16 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 1

Martedì 17 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 2

Mercoledì 18 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 3

Giovedì 19 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 4

Venerdì 20 Maggio
12:00-18:00 (18:00-24:00) Prove Libere 5 (Fast Friday)

Sabato 21 Maggio
08:00-10:00 (14:00-16:00) Prove Libere 6
11:00-17:50 (17:00-23:50) Qualifiche

Domenica 22 Maggio
12:00-14:00 (18:00-20:00) Prove Libere 7
14:45-16:45 (20:45-22:45) Qualifiche (10ª-33ª posizione)
17:00-17:45 (23:00-23:50) Qualifiche (Fast 9)

Lunedì 23 Maggio
12:30-16:00 (18:30-22:00) Prove Libere 8

Venerdì 27 Maggio
11:00-12:00 (17:00-18:00) Prove Libere 9 (Carb Day)

Domenica 29 Maggio
12:00 (18:00) Gara

Mappa del circuito e immagine di copertina dal sito ufficiale Indycar

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