Indycar | Dixon al comando al Glen in tutte e tre le sessioni di libere

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
3 Settembre 2016 - 19:00
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Il quindicesimo appuntamento stagionale col campionato Indycar è iniziato sotto il segno di Scott Dixon: il pilota neozelandese ha posto il proprio sigillo in tutti e tre i turni di prove libere disputate finora abbassando progressivamente i tempi ottenuti. Il quattro volte campione Indycar ha iniziato a mettere le cose in chiaro già ieri mattina quando aveva ottenuto il miglior tempo in 1:23.8921; il rilievo cronometrico è stato ulteriormente abbassato di un altro secondo nel pomeriggio, con Dixon che ha girato in 1:22.8740; quest’ultimo tempo è stato ulteriormente ritoccato nel corso delle prove di questa mattina quando si è spinto fino a 1:22.8008.

Solo oggi alcuni piloti sono riusciti ad avvicinarsi sensibilmente al neozelandese, girando a loro volta al di sotto del muro del minuto e 23 secondi: il secondo miglior tempo è stato ottenuto da Will Power con un ritardo di mezzo decimo dalla vetta; terzo si è classificato Bourdais a un decimo e mezzo mentre il quarto tempo è stato ottenuto da James Hinchcliffe, primo tra i piloti motorizzati Honda.

Will Power sembra essere di gran lunga il rivale più temibile per Scott Dixon in questo Gran Premio di Watkins Glen: dopo aver vinto l’ultima gara Indycar disputata su questo circuito, l’australiano è rimasto costantemente nelle prime posizioni per tutti e tre i turni di prove grazie al secondo posto nelle prove di sabato mattina e ai due terzi posti conquistati nei due turni del venerdì.

Viceversa, non si può dire che Simon Pagenaud sia altrettanto in forma: il suo miglior risultato è stato l’ottavo posto nelle FP1 a oltre un secondo da Dixon; il francese è poi scivolato all’11° posto nelle FP2 e addirittura al 14° nelle FP3, accusando sempre distacchi superiori agli otto decimi dal neozelandese del team Ganassi. Il leader del campionato è anche andato a sbattere contro le gomme di protezione nei minuti conclusivi delle prove di ieri pomeriggio nel tentativo di migliorare il proprio tempo.

Tra ieri e oggi si sono verificati un paio di brutti incidenti, fortunatamente senza alcuna conseguenza per i piloti. Il primo si è verificato ieri mattina quando Conor Daly ha perso il controllo della propria vettura sul cordolo esterno, umido, all’uscita della curva 6, quella che immette nel “Boot”. L’altro botto si è verificato alla curva successiva, la numero 7, durante le prove di questa mattina; la vittima dell’urto, piuttosto violento, è stata Josef Newgarden; la vettura si è distrutta nell’impatto e l’equipe di Newgarden sta tuttora lavorando per rimettere in sesto la monoposto in vista delle qualifiche.

A proposito del team di Ed Carpnter, si segnala l’ottima prestazione di Spencer Pigot che nel corso delle prove di questa mattina è riuscito a ottenere un ottimo sesto tempo finale; un’iniezione di fiducia dopo un inizio di campionato piuttosto difficile per il pilota californiano. Sempre per quel che riguarda i rookie, buon weekend finora per Richard Clay Enerson, che al Glen e a Sonoma guiderà la vettura #19 del team di Dale Coyne: Enerson ha percorso una sessantina di giri in questi due giorni senza commettere particolari errori e ottenendo il proprio miglior tempo nelle prove di questa mattina, quando ha girato in 1:24.2774.

L’appuntamento con le qualifiche è per le ore 21 italiane.

Questi sono i tempi fatti registrare durante le tre sessioni di prove

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Immagine di copertina da indycar.com

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