Indycar | Bourdais il più veloce nel Fast Friday di Indianapolis

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
20 Maggio 2017 - 00:57
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Con il Fast Friday è giunta a conclusione la settimana di prove libere organizzata in preparazione all’edizione numero 101 della 500 Miglia di Indianapolis. Nella giornata di oggi, dedicata interamente alla messa a punto delle monoposto in vista delle qualifiche del weekend, il miglior tempo è stato ottenuto da Sebastien Bourdais davanti a Ryan Hunter-Reay e Takuma Sato. Il francese ha completato il proprio miglior giro in 38.6074 secondi, alla media di oltre 233 miglia orarie, uno dei riscontri cronometrici più veloci mai fatti registrare dopo la storica edizione del 1996, quella nella quale sono stati fatti segnare i record che sono tuttora in piedi.

Ciò che balza all’occhio, tuttavia, è il monocolore Honda in cima alla lista dei tempi: tra i primi 12 solamente Juan Pablo Montoya è dotato di un motore Chevy, a testimonianza di una superiorità schiacciante del motorista nipponico nei superspeedway della Indycar.

C’è un altro parametro importante uscito dalla giornata di oggi, ed è il quarto tempo assoluto di Fernando Alonso. Il pilota spagnolo ha bissato la posizione ottenuta sia mercoledì che giovedì, ma il risultato di oggi assume una valenza ancora maggiore perché ottenuto in condizioni da qualifica, situazione in cui Alonso non aveva mai lavorato prima di oggi. Insomma, il periodo di apprendistato sugli ovali del due volte campione del mondo sembra essere definitivamente terminato e nei prossimi due giorni sarà senza ombra di dubbio un protagonista nella lotta per la pole position.

Ancora una volta molti nomi di primo livello sono rimasti fuori dalle primissime posizioni della classifica: Kanaan, Dixon e Castroneves hanno occupato le posizioni dall’11ª alla 13ª, Power ha chiuso al 16° posto mentre Pagenaud ha terminato le prove in 23ª posizione, subito davanti al compagno di squadra Newgarden. James Hinchcliffe e Alexander Rossi, rispettivamente poleman e vincitore della Indy 500 dell’anno scorso, hanno completato il turno al 6° e al 10° posto.

In un frangente di simulazioni di qualifica assume particolare importanza la classifica dei tempi fatti registrare senza l’ausilio di scie, perché sarà questa la condizione che i piloti troveranno domani. Il più veloce in questa speciale classifica è stato Ryan Hunter-Reay col tempo di 38.9151 secondi, alla media di 231.273 miglia orarie; alle sue spalle si sono piazzate altre cinque monoposto Honda con Bourdais secondo davanti a Rossi, Kanaan, Alonso e Dixon. Il primo tra i motorizzati Chevy è stato Will Power, settimo a meno di un decimo da Hunter-Reay.

Le prove di oggi sono state tormentate dalla pioggia, arrivata a disturbare il lavoro di team e piloti dopo un’ora e mezza dall’inizio delle prove. L’acquazzone non è durato molto, ma ovviamente la direzione gara non ha potuto far altro che esporre la bandiera rossa. Il turno è ripreso verso le 22:15 dopo un’interruzione durata quasi tre ore.

Il secondo segmento delle prove è stato caratterizzato da due incidenti che hanno visto per protagonisti Spencer Pigot e Zach Veach, usciti entrambi dalle rispettive monoposto senza conseguenze fisiche. Pigot è andato a sbattere quasi frontalmente all’uscita della curva 2, probabilmente a causa di un effetto pendolo seguito al tentativo di recuperare la monoposto partita in sovrasterzo; purtroppo le immagini registrate e trasmesse dalla Indycar non aiutano a far piena luce sulla dinamica dell’incidente.

È invece più chiaro quanto accaduto a Zach Veach, finito contro le barriere SAFER poste all’esterno della curva 1: il pilota del team Foyt è andato in sovrasterzo nella parte centrale della curva, ha controllato la macchina senza farla andare in testacoda ma nel fare la manovra è finito largo per poi andare a sbattere di piatto.

Da domani si farà veramente sul serio: dalle 14 alle 15:30 ci sarà un ultimo breve turno di prove libere, mentre le qualifiche inizieranno alle 17 e proseguiranno fino alle 23:50. La speranza è che il meteo sia clemente e permetta un regolare svolgimento delle prove ufficiali.

Questi i tempi fatti segnare nel Fast Friday.

Immagine di copertina da https://twitter.com/HondaRacing_HPD

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