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Lewis Hamilton


Osrevinu

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  • 2 weeks later...
  • 1 month later...

http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2017/02/08-706046/il_papa_di_hamilton_lewis_e_un_ammazza-carriere_/

 

Antò, ma che cacchio stai a dì. Alonso, Button, Rosberg, tutti piloti che hanno retto benissimo il confronto. Avrà ammazzato al massimo quella di Kovalainen ma va beh, "ti piace vincere facile".

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  • 2 weeks later...

Anche secondo me ma si entra in un discorso di logiche aziendali, se il team dice "qui da noi si fa così", alla fine ci devi stare... oppure cambi team.

Stesso discorso della battaglia aperta, in linea di principio sarebbe bello se tutti i compagni fossero sempre liberi di suonarsele ma se il team dice "qui non si fa", in teoria bisognerebbe adeguarsi.

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Dipende dai punti di vista...c'è stato in tempi neanche troppo lontani chi aveva come compagno di team un pilota che non poteva lottare con la prima guida, da contratto

Almeno qui lui si limita al non voler condividere dati...senza neanche stare a guardare i precedenti compagni avuti e la libertà di lotta che c' era tra di loro

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  • 4 weeks later...
  • 3 weeks later...
Il 27/3/2017 at 13:50 , The Rabbit ha scritto:

Nell'ordine, in piedi: Norman Simon, Nick Heidfeld, Mika Häkkinen, David Coulthard, Ricardo Zonta e Nicolas Minassian. In ginocchio: Wesley Graves e Lewis Hamilton. Piloti West 1998.

Ops, mi ero perso la risposta :up:

Grazie

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Hamilton nega, non è più rilassato rispetto allo scorso anno quando l’avversario per il titolo era nel suo stesso box. Però (più rilassato) lo sembra. In questo inizio di stagione ha trovato una monoposto vincente e l’avversario che sognava, quello che (secondo i suoi piani) darà una caratura importante al suo quarto titolo mondiale.

E’ un buon momento Lewis, si gode il quotidiano e ovviamente è lontano anni luce dalle scelte di Fernando Alonso, perché in cima a quella montagna che lo spagnolo non riesce a scalare da quattro anni, c’è seduto proprio Hamilton...

La domanda è legata alla situazione di Fernando Alonso. Se un giorno non avessi più a disposizione una monoposto in grado di lottare per la vittoria, pensi che troveresti comunque le motivazioni per restare in Formula 1 o guarderesti altrove?
“Beh, quando ho firmato con la Mercedes (era il 2012) la squadra aveva concluso al quinto posto il Mondiale Costruttori. Ho dovuto aspettare un anno se non di più per essere nelle condizioni di puntare al titolo, è stata una scelta di cuore, non potevo sapere cosa sarebbe accaduto nel 2013, semplicemente perché non era prevedibile".

"Ovviamente è stato importante sapere da Ross (Brawn) gli investimenti che la squadra stava facendo, i progetti che erano in cantiere, e la programmazione prevista nel futuro. Ero certo che negli anni successivi saremmo arrivati alla conquista del Mondiale, ma non potevo immaginare che avremmo centrato l’obiettivo già alla seconda stagione nel team".

"In questo momento, in questo periodo di tempo nella mia vita, se la Mercedes dovesse avere un anno difficile e non vincere, vorrei rimanere e combattere con loro per tornare in alto, questo sono sfide che fanno parte delle corse automobilistiche”.

Ultimamente hai speso parole importanti nei confronti di Vettel. Hai cambiato un po’ la tua opinione su di lui, o era sempre stata la stessa?
"Non credo così, penso che il nostro rapporto sia sempre stato di massimo rispetto, corriamo insieme da tanto tempo. So quanto sia difficile in questo sport rimanere sempre al vertice, competitivi, provare a migliorarsi anno dopo anno, e se hai vinto quattro campionati del mondo penso che sia un grande, e senza dubbi apprezzi quanto fa un tuo avversario sapendo quanto sia difficile farlo, perché sono sforzi che fai anche tu".

"L’unica novità è che ora in pista siamo vicini, siamo appaiati in classifica, e ovviamente ci vengono poste più domande che ci riguardano a vicenda, e per questo io parlo più di Seb rispetto a qualche tempo fa. Se la Ferrari non fosse sul podio con noi non mi sarebbero poste delle domande sui suoi piloti”.

Quando durante i test di Barcellona hai ribadito che la Ferrari sarebbe stata molto competitiva è sembrata una mossa mediatica, visto che anche nel 2016 erano andati forte a Barcellona. Invece avevi ragione tu…
“Sì, ma nel 2016 non erano andati forte come quest’anno. A Barcellona erano un secondo davanti a me, non ho potuto battere il loro tempo. Nei test dell’anno precedente erano forti a tratti, ma forse avevano meno carburante”.

L’impressione, osservandoti dall’esterno, è che tu sia più rilassato rispetto a un anno fa quando te la giocavi in casa con Rosberg…
“Io non credo di essere più rilassato, almeno non rispetto all’anno scorso. Sono generalmente abbastanza rilassato nella mia vita, negli ultimi tre-quattro anni. Credo di essere una persona felice, magari il prossimo anno lo sarò ancora di più”.

Cosa ti ha cambiato negli ultimi tre-quattro anni?
“Sono cresciuto. Non è accaduto qualcosa di particolare, di speciale, sono solo più felice nella mia vita in generale, più felice fuori e dentro. Credo di aver raggiunto un buon compromesso, un buon equilibrio su come vivere la mia vita, e io vivo nel modo che voglio, non il modo in cui la gente si aspetta che faccia”.

E’ facile mantenere l'equilibrio tra vita personale e professionale quando sei un pilota al top in Formula 1?
“No, non è facile trovare l'equilibrio, e non è facile mantenerlo. Molta gente parla tanto di stronzate: 'Oh Lewis non è concentrato, bla bla bla'. Ho vinto 10 Gran Premi l'anno scorso, e non credo di essere stato deconcentrato. La verità è che abbiamo avuto alcuni problemi con la sequenza dei comandi della frizione nella prima parte della stagione, così come altri inconvenienti in partenza. Alla fine della stagione ero assolutamente concentrato come lo ero all’inizio”.

Alonso ha parlato della sua impossibilità a vincere otto campionati del mondo, tu ti sei posto degli obiettivi di carriera?
“Non ho un obiettivo, no. Onestamente non mi interessa battere i sette titoli di Michael, non ho il desiderio di arrivare a battere questi record intesi come numeri. Il mio obiettivo era quello di fare ciò che Ayrton ha fatto, e ci sono quasi arrivato... e poi amo ancora correre, quindi dovrò andare avanti ancora per un bel po’”.

Sei a un passo dal raggiungere il record di pole position di Ayrton Senna. E’ un traguardo che per te ha un significato particolare?
“Certo. Mi sembra ieri se ripenso a quando tornavo a casa, e guardavo le videocassette delle gare di Ayrton. Le guardavo tutti i giorni, solo per vedere cosa faceva con lo sterzo, il cambio, tutti i suoi movimenti in macchina. E’ pazzesco pensare che ora sono qui ed ho ottenuto risultati simili si suoi ... la mia ammirazione per Ayrton è cresciuta sempre di più, anno dopo anno, perché ho capito sempre di più quanto sia difficile è stato per lui arrivare a questo numero di pole position e di vittorie. Sono davvero onorato ogni volta che vengo accostato a lui”.

Se dieci anni fa ti avessero detto che avresti insidiato il numero di pole position di Senna cosa avresti pensato?
“E’ qualcosa a cui semplicemente non avrei neanche pensato. Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa di simile ad Ayrton, quindi il mio obiettivo era quello di essere in Formula 1, guidare una McLaren, vincere dei campionati del mondo. Il fatto che oggi sia arrivato ad avere delle cifre simili alle sue come quelle relative a pole position e vittorie va ben oltre i miei sogni da ragazzo”.

La nuova generazione di monoposto ha confermato le tue attese della vigilia?
“La vettura è qualcosa di nuovo, più divertente da guidare di quanto lo fossero le precedenti, ma non è ancora quello che penso debba essere la Formula 1. Ma non importa ciò che penso, quanto il fatto di essere qui, divertirmi ancora, e vedere che i fan sembrano gradire le novità tecniche di questa stagione”.

Hai detto un po’ a sorpresa che ti piacerebbe un giorni poter correre in Nascar...
“Penso che sia un bel contesto. La Indycar non mi fa impazzire, credo che le vetture siano peggiori di quello che abbiamo in Formula 1, anche sul fronte estetico. L’IndyCar di Nigel Mansell era davvero ‘cool’, assomigliavano alla McLaren MP4 di Senna, ruote larghe, piste molto ampie, azione accattivante. Ora, non ho intenzione di dire troppo, ma oggi la Indycar non sembra così spettacolare”.

Non sei un grande fan..
“No, preferisco la NASCAR. Non mi dispiacerebbe fare una gara su strada, oggi non ho il desiderio di fare una gara su una pista ovale. Ma mi affascina l’idea di fare una gara di MotoGP, credo possa essere ancora più divertente. Non c’è aerodinamica e si corre fianco a fianco”.

Non credi che sia molto difficile per un pilota di Formula 1 pensare di correre in MotoGP
“Una quantità inimmaginabile. La mia immaginazione di quanto sia difficile è notevole. Sono sicuro che sarebbe la gara più difficile da fare per qualcuno che non ha mai gareggiato prima”.

Hai detto che la tua lotta con Nico era simile a quella tra Senna e Prost. Come vedi invece il tuo confronto con Nico?
“Non ho mai giudicato il mio confronto con Nico come quello tra Senna e Prost, mai. Qualcun altro ha parlato in questi termini, ma non condivido questa opinione. Forse, con Sebastian potrebbe essere davvero qualcosa di simile . Ma al momento siamo ancora qui a vedere quei ruota per ruota tra Senna e Prost….”.

Hai rivisto il Gran Premio di Cina?
“No, non guardo mai la gara”.

Quel’è la tua opinione su Max Verstappen? In Cina ha passato nove vetture nel primo giro di gara, impressionando ancora una volta. Sei tra coloro che sostengono che sia un talento davvero speciale?
“Penso che sia, ovviamente, un pilota veloce. Non ho molto da aggiungere. Parlando del GP di Cina, se si guarda il primo giro di Fernando è anch’esso qualcosa di speciale. Resta il fatto che Max è un pilota molto veloce e con un gran talento”.

Stai condividendo tutti i tuoi dati con Valtteri?
“La condivisione dei dati non è qualcosa che si fa o non si fa, non è qualcosa che hai sul tuo telefono e la condividi con lui. Il sistema informatico è lo stesso, ci sono tutti i miei dati e tutti i suoi, non c'è mai stata alcuna differenza da quando sono in Formula 1".

"Non potrei, neanche volevo, impedirgli di leggere i miei dati, così come non potrebbe lui. I miei commenti fatti in inverno sono stati sulla Formula 1 in generale, sulle corse automobilistiche, e ho detto che mi affascina di più un pilota che riesce a trovare i suoi limiti da solo piuttosto che farlo osservando il compagno, migliorando le sue performance, e aspettando che il compagno migliori ancora per andare sempre avanti. Non sono d'accordo che la Formula 1 debba essere così".

"Mi piacerebbe se tutti i piloti potessero lavorare singolarmente, ci sarebbero dei momenti in cui il mio compagno è davanti, ma per risolvere i miei problemi dovrei lavoraci con la mia testa, non leggendo i suoi dati. Devo essere abbastanza bravo per capirlo usando solo le mie capacità, questa è la sfida, e credo, che questa sia la Formula 1 che mi manca. Ma non importa, non farà alcuna differenza, posso parlarne all’infinito, ma rimarrà sempre così, ne sono cosciente”.

Ci si aspettava da Liberty l’annuncio di più circuiti cittadini a partire dal prossimo Mondiale, ed invece si parla di Istanbul e Paul Ricard.
“Penso che sia importante per la Formula 1 mantenere le sue sedi storiche, quelle in cui gli appassionati arrivano numerosi, sempre e comunque. Ovviamente non è male raggiungere nuovi mercati, ma hanno provato per anni in Turchia a riempire le tribune e non ci sono riusciti. Cosa sarà diverso ora? Niente. A meno che non si faccia qualcosa di diverso sul fronte dei prezzi di accesso. Tagliare i prezzi dei biglietti, offrirli alla metà in modo che le famiglie possano venire in pista senza spendere cifre impegnative. Per venire ad un Gran Premio una famiglia di quattro persone deve spendere i risparmi di una vita!”.

https://it.motorsport.com/f1/news/hamilton-sarebbe-bello-non-condividere-la-telemetria-ma-fare-da-soli-893505/

 

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  • 3 weeks later...

http://www.passionea300allora.it/i-limiti-di-lewis/

 

Stavolta devo dissentire dalle opinioni di Secchi e spiego anche il perchè 

Premesso che sui giudizi affrettati che nascono dopo ogni gp non ci faccio neanche caso, quindi non considero Bottas (che è stato bollato sui vari social dal giorno della firma del contratto come un compagno/seconda guida comodo/a e dai primi errori come una "pippa", per diventare poi, dopo la prima vittoria, un ostacolo per il compagno...tutto molto coerente del resto) un nuovo Rosberg...almeno non dopo sole quattro gare...sarò strano, ma i giudizi aspetto a darli dopo un tempo maggiore rispetto a quello che intercorre tra uno o piu' gp...

Torniamo all' articolo...

L' annata 2016

che il 2016 di Rosberg sia stato un anno irripetibile per il figlio di Keke credo che lo pensino in moltissimi...se non erro lo stesso Secchi definì il suo 2016 con parole molto simili in qualche articolo passato...o per congiunzioni astrali, o per bravura, o per fortuna, sta di fatto che dubito che un annata così possa ricapitare ad un pilota che si è dimostrato, nella sua carriera in F1, molto incisivo sul giro secco, leggermente meno in gara...di certo ha meritato il titolo, ma alcune situazioni (quelle che capitano una volta nella vita), credo che difficilmente sarebbero ricapitate se avesse continuato a correre in F1...

 

Il giudizio sul valore di Hamilton paragonato al giudizio sul valore di Vettel

In Italia si sa che la maggior parte di coloro che seguono la F1 tifa per l' auto "italiana" ed è naturale che questo influenzi il giudizio nei confronti dei "propri" piloti e degli avversari...ricordiamo tutti i giudizi che i piu' davano sulle vittorie di Vettel nei suoi anni in Red Bull..."vince perchè ha la macchina piu' forte, perchè il compagno è decisamente piu' scarso e perchè gli altri non possono competere avendo mezzi non all' altezza o che comunque non riuscivano ad ottenere la vittoria per colpa di situazioni al di fuori della loro bravura" (tipo macchina meno affidabili, ecc..)

Gli stessi giudizi sono stati dati sui mondiali vinti da Hamilton e non è vero che i suoi titoli sono stati giudicati in maniera meno ostile, anzi...basta dare un' occhiata anche veloce sui vari social (oggi specchio del sentimento "popolare")...anzi, proprio l' anglo-caraibico è quello che viene criticato dal suo esordio...quello che ha perso nel 2007 perchè non ha avuto testa (cosa non vera, ma tant'è), quello che ha vinto all' ultima curva, di culo, grazie a Glock...ed anche qui ci sarebbe da ridire, ma sarebbe inutile parlare ai sordi...quello che oggi, senza piu' la macchina dominante non vince piu'...senza considerare gli avversari e le varie situazioni di gara...l' importante è sentenziare subito ciò che piu' aggrada e forse anche per questo che anche certe trasmissioni di F1 vanno verso questo trend...

 

Il confronto con i compagni di team

Alonso, Kovalainen, Button, Rosberg...sono stati i precedenti compagni di squadra di Hamilton...e pur essendo 3 di loro dei campioni del mondo (se non ricordo male credo che questo sia un record...non ricordo altri piloti in F1 che abbiano condiviso il team con 3 campioni del mondo durante la carriera in F1) i numeri del "nero" sono, come scrive Secchi, pesanti, pesantissimi

Ma i numeri non dicono tutto, quindi considerare solo quelli sarebbe superficiale...è indubbio che siano pesanti perchè ha guidato negli ultimi anni una macchina che non aveva rivali nel confronto con le altre...è altrettanto vero che i numeri li faceva anche da debuttante, contro un 2 volte campione del mondo...e che quando l' auto lo permetteva, riusciva ad essere competitivo in annate nelle quali la miglior monoposto non era la sua

La sfida con Alonso credo sia stata, anche per i motivi extra-pista, la piu' avvincente degli ultimi anni...guardando i freddi numeri, finì in parità...ma che peccato quel 2007 che poteva essere chiuso alla penultima gara...che peccato quell' ordine di rimanere in pista con gomme finite...e che peccato quel guasto all' ultima gara...

La sfida con Button fu meno avvincente anche perchè Button è un pilota diverso dallo spagnolo...meno caliente e piu' freddo...ogni volta che si fa un confronto tra i piloti Mclaren nel triennio 2010-2012 si guarda sempre il freddo (si, lo ripeto) numero dei punti totali...ma come ho scritto in precedenza, è superficiale fermarsi a quelli...e lo è sia quando sono a "favore", sia quando sono a "sfavore"...solo a fine 2012 (una delle annate migliori di Hamilton) ci furono 3 ritiri quando era in testa...e già solo quelli avrebbero cambiato tante cose...i problemi li ebbe anche Button, ma mai quando era in testa o comunque in maniera così "bruciante"

Ed il "massacro" che aveva predetto gli espertissimi lasciamolo stare...sarebbe ingiusto sapendo che pilota è stato Jenson...

Il confronto con Rosberg per me è stato piu' appassionante di quello con Button...era l' unico avversario, velocissimo in qualifica...il caso ha reso avvincente il 2014 deciso all' ultima gara...i guasti hanno fatto si che il mondiale si decidesse ad Abu Dhabi, anche se il distacco tra i 2 è stato di quasi 2 gare, senza altri avversari che si potessero inserire...il 2015 è stato un massacro...questo si, ma è difficile dire se sia stata l' espressione massima di entrambi...forse di Hamilton si, ma di Rosberg non credo...il computo di 10-3 (col regalo di Montecarlo, tra l' altro) è molto pesante...le ultime 3 gare si sono corse solo per decretare chi tra Nico e Vettel sarebbe stato vice-campione...anche se Hamilton ha manifestato anche in maniera decisamente scorretta il suo umore in quel finale di campionato...

Il 2016 si apre con le polemiche per l' inversione delle squadre di meccanici...cosa mai vista, se non ricordo male, in F1...senza pensare subito al male, avranno avuto i loro validi motivi...del resto Hamilton ha continuato a vincere anche con quel team ed i guasti che lo hanno penalizzato nelle prime gare (quelle che Rosberg vinceva tranquillamente mentre l' altro partiva nelle retrovie), li ebbe anche nel 2014...qualche partenza sbagliata (per demeriti suoi? per un sistema di partenza non perfetto? mah...)...poi la rincorsa, il sorpasso in classifica da -43 a +19...la penalità per il limite delle componenti meccaniche omologate superato...un paio di week end negativi...il motore rotto in Malesia, anche stavolta quando era al comando...le ultime gare tutte vinte...un mondiale lunghissimo...tiratissimo dove ha vinto chi ha meritato e come sempre, anche chi è stato piu' fortunato...la fortuna d' altronde aiuta chi deve vincere...

Io, da suo tifoso, non posso rimproverargli nulla...certo, qualche errore di troppo c' è stato...ma non riesco a ricordare piloti che non ne hanno commessi...dai piu' "scarsi" ai migliori...

Ora non ho tempo e chiudo qua...parlerò poi dei limiti dei quali parla Secchi alla fine dell' articolo...

Modificato da Kitt
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@Kitt non ho capito se dissenti sul fatto che Hamilton abbia dei limiti o su quali siano questi limiti... o su quale debba essere l'idea di Campione totale.

Personalmente condivido l'idea di Secchi che un Big deve essere sostanzialmente un cannibale ammazza compagni, con l'unica eccezione di trovare sulla propria strada un altro Big al pari di lui.

Con questo presupposto diventa difficile dargli torto, ok Alonso ma quando ti trovi a faticare con tutti i tuoi compagni di scuderia, a parte uno... beh dei limiti oggettivi ci devono essere. Il fatto che uno dei 3 compagni campioni del mondo, lo sia diventato correndo contro di lui, non depone totalmente a suo favore.

 

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Premetto che sin dall'esordio nel 2007 ho guardato con un po' di sospetto Hamilton. Il fatto che andasse forte come Alonso lo reputavo conseguenza di auto non difficili da guidare come quelle di qualche anno prima.

Prost ha avuto 5 campioni del mondo come compagni (Lauda, Keke Rosberg, Senna, Mansell, Hill), e uno (Senna) ha vinto un titolo con lui in squadra. Alain è sempre un po' sottovalutato.

Senna ha avuto un solo campione mondiale come compagno (Prost).

Schumacher non ha mai avuto un altro iridato al fianco.

Hamilton arriva in F1 e subito pareggia col bicampione in carica Alonso. Contro Button (che sin dal 2000 era considerato un talento, e secondo me lo è davvero), tutti guardano ai punti, e pochi (come Kitt) guardano all'evidenza delle gare, con Hamilton che nel 2012 meritava molto, molto di più. E in fin dei conti, per due anni su tre, Hamilton gli è stato davanti in Classifica. Un merito, vista la bravura di un Button costretto per anni a correre con birocci.

Mi sembra un po' forzato dire che l'opinione pubblica italiana preferiva affermare che Vettel vinceva contro nessuno per parare il fatto che battesse la Ferrari (solo nel 2010 e 2012, visto che negli altri anni infliggeva mezz'ora a tutti); altrettanto forzato mi pare dire che nel 2014-2015 Hamilton è stato considerato un vero campione solo perché non c'era di mezzo la Rossa. Anzi, proprio in quei due anni la Mercedes ha davvero vinto contro nessuno.

Inoltre, le cifre sono troppo bugiarde: nel 2014 Hamilton ha sofferto, incolpevole, quei guasti nelle prove libere e quel ritiro in Australia che lo costrinse a rincorrere per quasi mezzo campionato, pur arrivando a vincere più del doppio dei GP di Rosberg (11-5, roba da capogiro), e nel 2015 la partita si chiuse, matematicamente, a ben tre gare dalla fine (a parità di auto!) con un parziale di 10-3.

Infine, si dice che Rosberg negli ultimi GP  2016 andasse meno forte di Lewis perché era influenzato dal fare calcoli per il titolo, e quindi correva col freno a mano (svalutando così il rush finale di Hamilton, con la motivazione che l'inglese non aveva più niente da perdere): a maggior ragione le tre vittorie finali di Nico nel '15, a titolo ampiamente assegnato da tanto tempo, non dovrebbero certo essere tanto significative.

 

 

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Il limite maggiore di Hamilton è una discreta discontinuità di rendimento, sia in assoluto sia rispetto ai propri team-mates, con dei "bassi" costanti (e anche abbastanza inspiegabili) che ne costellano la carriera. Quello di Vettel è l'andare in crisi abbastanza facilmente, e nettamente, quando è alle prese con una macchina problematica (o con cui non si trova). Sto semplificando e facendola breve, per carità. In ogni caso, evidenziare questi limiti non significa parlare da tifosi o da hater, ma equivale a fotografare una realtà che la pista ha evidenziato piuttosto chiaramente, in questi anni. Dopodichè restano due pluricampioni del mondo e due piloti molto sopra la media, questo nessuno lo metterà mai in discussione. Certe vette stratosferiche, però, non le tocca nessuno dei due. E se le toccassero perchè non dirlo, perchè non ammetterlo, perchè dev'esser sempre colpa di questa o quella partigianeria. Semplicemente, la pista dopo tanti anni ci ha detto che nessuno dei due vale un Senna o uno Schumacher, il che non significa che valgono Mazzacane.

Modificato da Schumy81
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Lewis per me è fortissimo, talmente forte che non dovrebbe succedere che venga battuto in classifica da Button o Rosberg (men che meno da Bottas)... ma se questo succede non posso fare a meno di farmi qualche domanda.

 

ps. Schumacher ha avuto ben 2 iridati al suo fianco -_- 

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9 ore fa, MauroC ha scritto:

ps. Schumacher ha avuto ben 2 iridati al suo fianco -_- 

Sì, ok, Piquet nelle cinque gare finali del '91 (esordio per Schumacher 22enne e fine carriera di Piquet 39enne), e Rosberg nei tre anni in Mercedes (situazione invertita, con Schumacher ultra40enne a fine carriera e Nico 26enne).

Ma sai benissimo che rispetto alla situazione di Prost (e ad altri) non è nemmeno lontanamente paragonabile.

Prost ha vinto tutti i suoi 4 titoli avendo a fianco un Campione Mondiale, spesso nel pieno della forma (Senna, Lauda, Rosberg, Hill). Non mi pare che altri top drivers abbiano mai fatto altrettanto.

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Oddio...se ne può parlare. Lungi da me sminuire uno come Prost che resta un campionissimo, e premetto che per me non è il "battere compagno campione del mondo" che fa il vero campione (altrimenti, per l'appunto, dovremmo dedurre che Schumacher era scarso, o che due dei tre titoli di Senna valgono pochino). Però Lauda nell'85 e Rosberg nell'86 "al top della forma" mica tanto, diciamo. E l'Hill del '93 era ben lungi dall'essere un campione del mondo (qualcuno lo direbbe anche dell'Hill post-'96 :asd: ). Proprio perchè, come dici anche tu, bisogna contestualizzare e non solo guardare i freddi numeri o l'albo d'oro, credo che certe evidenze vadano sottolineate. Come anche il fatto che Prost abbia quasi ininterrottamente guidato, fin dal suo primo anno in McLaren, la monoposto migliore del lotto senza discussioni (compresa, a giudizio di molti, la Ferrari del '90). Questo sminuisce in qualche modo Prost? Assolutamente no, e certe macchine se le meritava anche. Mi andava solo di rompere un po' le balle a dirla tutta. :asd:

Modificato da Schumy81
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