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Nicky Hayden


R18

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Gazzenda 2006/07, diario di bordo del mio ultimo anno scolastico. Nella pagina di lunedì 16 ottobre 2006 riporto una frase pronunciata il giorno prima da Nicky Hayden al compagno di squadra Pedrosa, dopo che quest'ultimo lo aveva steso durante il Gp del Portogallo. Facciamo un passo indietro. Da cinque anni Valentino Rossi domina incontrastato la classe regina. Ci provano tutti, con la stessa Honda guidata da Hayden: piloti molto più quotati e affermati come Biaggi, Gibernau, Barros, Melandri. Ci prova anche la Ducati con Capirossi, ma nessuno di loro può niente. La Honda, disperata, ingaggia il dominatore della 250, Pedrosa, che sembra un predestinato e invece non riuscirà mai a vincere un titolo in MotoGp. Nel 2006, improvvisamente, la situazione si equilibra e a due gare dal termine in testa al campionato - contrariamente ad ogni aspettativa - c'è lui, il ragazzo che viene dal Kentucky. Ma Pedrosa, con quella manovra azzardata, rischia di mandare in fumo il sogno di una vita. Due settimane dopo, a Valencia, Nicky deve recuperare 8 punti all'extraterrestre. Ma il destino, stavolta, è dalla sua parte: Valentino commette un errore impensabile per uno del suo calibro e finisce nelle retrovie. Le Ducati volano via, ma ad Hayden basta un quarto posto. Arriverà terzo ed entrerà nella storia come colui che ha interrotto la striscia del Dottore. Oggi lascia a questa Terra il ricordo di quell'epica impresa e a me una pagina di un vecchio diario. Buon viaggio Kentucky Kid <3

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7 ore fa, Enrico88 ha scritto:

Gazzenda 2006/07, diario di bordo del mio ultimo anno scolastico. Nella pagina di lunedì 16 ottobre 2006 riporto una frase pronunciata il giorno prima da Nicky Hayden al compagno di squadra Pedrosa, dopo che quest'ultimo lo aveva steso durante il Gp del Portogallo. Facciamo un passo indietro. Da cinque anni Valentino Rossi domina incontrastato la classe regina. Ci provano tutti, con la stessa Honda guidata da Hayden: piloti molto più quotati e affermati come Biaggi, Gibernau, Barros, Melandri. Ci prova anche la Ducati con Capirossi, ma nessuno di loro può niente. La Honda, disperata, ingaggia il dominatore della 250, Pedrosa, che sembra un predestinato e invece non riuscirà mai a vincere un titolo in MotoGp. Nel 2006, improvvisamente, la situazione si equilibra e a due gare dal termine in testa al campionato - contrariamente ad ogni aspettativa - c'è lui, il ragazzo che viene dal Kentucky. Ma Pedrosa, con quella manovra azzardata, rischia di mandare in fumo il sogno di una vita. Due settimane dopo, a Valencia, Nicky deve recuperare 8 punti all'extraterrestre. Ma il destino, stavolta, è dalla sua parte: Valentino commette un errore impensabile per uno del suo calibro e finisce nelle retrovie. Le Ducati volano via, ma ad Hayden basta un quarto posto. Arriverà terzo ed entrerà nella storia come colui che ha interrotto la striscia del Dottore. Oggi lascia a questa Terra il ricordo di quell'epica impresa e a me una pagina di un vecchio diario. Buon viaggio Kentucky Kid <3

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La tensione di quel momento mi ha fatto gioire davanti allo 0 di Hayden in Portogallo, dopo due domeniche dopo l'ho pagata con tutti gli interessi possibili... non sono stato sportivo, lo so. Ma quell'anno la mia pazienza mi ha messo duramente alla prova tra gomme e motori arrosto. Dopo qualche tempo ho definitivamente ammesso a me stesso che quel ragazzo dagli USA, con uno stile di guida in continua spazzolata controllata, si fosse meritato al 100% quanto ottenuto in pista. In seguito ho veramente iniziato ad adorarlo. #69

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Avevo 9 anni quando vinse il Mondiale e caspita (da tifoso di Rossi) quell'anno avevo un "odio" (sportivo) forte per lui.

Ma crescendo ho iniziato ad apprezzarlo e addirittura diventò uno dei miei preferiti mentre disputava le sue ultime stagioni nel team di Aspar.

Grazie Nicky, di tutto

Modificato da bazzigo
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Ho aspettato un pò prima di scrivere qualcosa. In questi casi mi capita sempre di non aver voglia di farlo. Da qualche anno non seguo molto il motociclismo ... sportivamente parlando, mi ricordo nitidamente di essere rimasto deluso dalla mancata vittoria finale da parte di Rossi nel 2006 ... sembra ieri. Raramente il suo nome è stato accostato ad eventi dai quali sono scaturite polemiche, sia in pista che fuori. E' sempre difficile accettare che il corso degli eventi non dia a tutti la possibilità di vivere fino ad una età ragguardevole e tanto più ci si pensa ogniqualvolta si tratti di una persona, più o meno, della nostra stessa età. E' meglio lasciar 'parlare' le immagini, alcune volte con le parole non si riesce a trasmettere tutto:

 

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22 ore fa, Ayrton4ever ha scritto:

Destino beffardo quello di chi, dopo una vita passata a 300 kmh, muore in un banale incidente su strada.

Una vera tragedia, un ragazzo ancora giovane...

Ciao Nicky

 

Frank Williams per qualche anno ha fatto il pilota, senza mai farsi un graffio; a causa di un incidente in autostrada ha subito i danni che conosciamo. Lo stesso Schumacher si è ridotto ad uno stato quasi-vegetale per uno stupido inconveniente su una pista da sci. 

 

Si potrebbe parlare di destino beffardo e dare ragione ai fatalisti. 

 

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7 ore fa, Carlomm73 ha scritto:

 

 

 

Si potrebbe parlare di destino beffardo e dare ragione ai fatalisti. 

 

la vicenda di hayden ha dimostrato ancora una volta, soprattutto ai detrattori dello sport motoristico etichettato come 'pericoloso', che c'è molta più probabilità di incappare in un grave incidente sulle strade di ogni giorno che non in una competizione di alto livello in pista.

1 in pista assieme a me pilota , ci sono altri 20-30 piloti che conosco,con un auto o moto della mia categoria. so di avere al mio fianco persone del mio livello, abilitati, e in buone condizioni psico-fisiche. e so che le auto/moto che gareggiano con me sono efficienti e 'a norma'. poi certo ci sono casi tipo endurance in cui c'è dislivello di prestazioni tra diverse categorie di auto in pista , e di piloti essendoci anche amatori. ma in quel caso so che ci sono e chi sono.

in strada trovo di tutto, sia a livello umano che meccanico.....

2 in pista vado con un auto progettata anche e soprattutto per resistere ad urti con auto simili, e in circuiti dotati di barriere anch'essi progettati per assorbire urti.

in strada nulla di tutto ciò.

3 in pista conosco bene il tracciato , so che dietro ogni curva  c'è strada libera, in caso contrario mi verrà segnalato. in strada , anche su percorsi abituali, la 'sorpresa' è sempre possibile

 

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3 ore fa, KL643 ha scritto:

detrattori dello sport motoristico

 

 

OT

Detrattori dello sport motoristico che, spessissimo, sono invece i primi a fare i cazzoni sulle strade pubbliche convinti che guidare le loro utilitarie di merda sia la stessa cosa che pilotare una macchina da corsa.

Fine OT

Sul resto del tuo post, quoto anche la punteggiatura e gli spazi vuoti...

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4 minuti fa, Davide Hill ha scritto:

 

OT

Detrattori dello sport motoristico che, spessissimo, sono invece i primi a fare i cazzoni sulle strade pubbliche convinti che guidare le loro utilitarie di merda sia la stessa cosa che pilotare una macchina da corsa.

Fine OT

Sul resto del tuo post, quoto anche la punteggiatura e gli spazi vuoti...

Non hanno la benché minima consapevolezza dei rischi che ci sono in strada. Paradossalmente l'evoluzione dei mezzi é complice di questo , visto che non ci si rende conto della velocità , del rumore, delle distanze.

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