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01. Gran Premio d'Australia 2017 | Melbourne


alessandrosecchi

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Guarda che tu ti senti chiamato in causa anche quando non c'entri un beneamato, e questo è un sintomo pericoloso. 

Sto cercando di non rispondere alle offese che mi hai lanciato, e credimi, ce ne vuole. 

Dozzine di utenti mi conosco da un decennio, sanno chi sono e come mi comporto. E voglio proprio capire come fai a parlare di trollaggio, proprio tu che quando nelle fasi in cui io non scrivevo, mi hai chiamato in causa, senza che io ti accusassi di simili scempiaggini come tu stai facendo.

Fra l'altro ripeto che non stavo minimamente pensando a te, e che ho scritto i miei post cercando di evidenziare, come si fa con le semplificazioni atte a mostrare la direzione che viene presa con una tendenza, sia essa di opinione o di progetto, e a porre un interrogativo che, ripeto, con te non ci azzeccava nulla. 

Fra l'altro, una sola volta, ho anche detto che non c'è niente di male o da sentirsi in colpa per le opinioni espresse qui dentro, comprese le tue.

Se sei nervoso, mi dispiace, ma fino a un certo punto. 

Cerca di calmarti, rileggi, e poi vedrai che in questo thread si può rispondere in modo argomentato e tranquillo, come stanno facendo tantissimi utenti. 

Intanto cerco di calmarmi anche io, e passare sopra a quelle vili offese.

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8 ore fa, Andrea Gardenal ha scritto:

La leggenda dei freni in acciaio per allungare le frenate è stata smontata da Zanardi ancora 20 anni fa

Non metto in dubbio la competenza di Zanardi ma il discorso che faccio io è di questo tipo: il carbonio-ceramico o carbonio-carbonio da la possibilità al pilota di frenare costantemente "alla morte", giro dopo giro... fino alla bandiera a scacchi. Questo fatto contribuisce a livellare la diversa competitività dei piloti.

Interessante punto di vista sul tema, applicato alle 2 ruote, non di vent'anni fa ma del 2015:

Nicky Hayden spiega le differenze tra i dischi in carbonio e quelli in acciaio

Nicky Hayden, alias Kentucky Kid, torna in SBK, dove troverà molte cose differenti, ma anche qualcuna esattamente com'era allora, tra cui i dischi freno in acciaio e non più in carbonio come sulle MotoGP, di cui ci spiega le differenze...

chameleon_16.png

 

...L'ex-pilota del team Aspar ha affermato che il team “Repsol Honda MotoGP sta provando i freni Nissin a Jerez e c'è un tester a Motegi che sta girando con un loro impianto. Honda è proprietaria di Nissin e vuole assolutamente arrivare al livello di Brembo”.

Parlando delle differenze tra acciaio e carbonio, Kentucky Kid ha detto: 

“Quando inizialmente tiri la leva, i dischi in acciaio sono molto aggressivi. Il primo attacco di frenata è molto potente, a volte anche più del carbonio, ma quando si frena duro, veramente a fondo, è lì che il carbonio fa la differenza. Il rilascio della leva è un altro punto a favore di questo materiale. Puoi modulare la frenata molto facilmente. Alla fine della staccata, l'acciaio ha un comportamento molto più on/off. Il carbonio necessita realmente di scaldarsi. Dipende dalla pista, dalle condizioni e dalla dimensione dei dischi. Normalmente puoi azionarli fino alla fine della corsia box ed ottenere il 90% del calore necessario. In piste come Phillip Island, che possono essere fredde e non necessitare di grandi frenate, a volte è dura tenere in temperatura di dischi durante i primi due giri ed allora si ricorre alle cover. In Superbike però non si frena così dentro la curva, conn le gomme Pirelli, com'è avvenuto fino a quest'anno con le Bridgestone. Il carbonio stressa maggiormente le coperture. L'unico punto dove ho notato una reale differenza tra carbonio ed acciaio è la curva due a Jerez. Là, se si frena anche solo mezzo metro dopo, letteralmente non ti fermi. Quando hai bisogno l'ultimo affondo di frenata, il carbonio ti fa certamente fermare prima. Se si mettessero i dischi in acciaio i MotoGp anche sull'asciutto, le frenate si allungherebbero. Ai recenti test infine, l'acciaio Nissin dei dischi non ha accusato il minimo problema di fading. La leva era molto consistente ed anche dopo una simulazione di gara non ho dovuto regolarla.”
In F1
https://www.f1technical.net/articles/2
Modificato da Lotus
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Il 30/3/2017 at 12:34 , L Lawliet ha scritto:

Questa equazione tra formula 1 e spettacolo non l'ho mai capita onestamente. O fai sport o fai spettacolo. Detto questo tra i primi 3 team non c'è una gran differenza prestazionale tra le vetture quindi per essere sicuri che non si possa sorpassare vorrei vedere una Mercedes o una Ferrari dietro ad una Sauber, così per togliermi ogni dubbio. La soluzione comunque (anche ecologica visto che la FIA ci tiene tanto) sarebbe togliere quei maledetti freni in carbonio.

Lo Sport è un Costo lo Spettacolo Porta Soldi, se vuoi gare di alto livello dive creare spettacolo ma non solo in F1

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...che poi ragionando: cosa c'è di così ripugnante o disdicevole nello "spettacolo"? Se vado a teatro a vedere uno spettacolo, o assisto a un film spettacolare tutto ok, se assisto allo spettacolo offerto da un GP è qualcosa di aberrante..

A volte le parole usate in maniera impropria assumono connotati sinistri, diventano termini irritanti, da censurare.

La parola spettacolo io credo invece sia perfettamente adatta al motorsport: riuscite a immaginare qualcosa di più spettacolare del duello Villeneuve-Arnoux? C'è un punto più spettacolare da affrontare a tutta velocità come l'eau rouge?

Godiamoci lo spettacolo offerto dal circo della formula 1, senza paranoie né preconcetti sulle parole utilizzate per descriverlo..-_-

 

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3 minuti fa, 330tr ha scritto:

...che poi ragionando: cosa c'è di così ripugnante o disdicevole nello "spettacolo"? Se vado a teatro a vedere uno spettacolo, o assisto a un film spettacolare tutto ok, se assisto allo spettacolo offerto da un GP è qualcosa di aberrante..

A volte le parole usate in maniera impropria assumono connotati sinistri, diventano termini irritanti, da censurare.

La parola spettacolo io credo invece sia perfettamente adatta al motorsport: riuscite a immaginare qualcosa di più spettacolare del duello Villeneuve-Arnoux? C'è un punto più spettacolare da affrontare a tutta velocità come l'eau rouge?

Godiamoci lo spettacolo offerto dal circo della formula 1, senza paranoie né preconcetti sulle parole utilizzate per descriverlo..-_-

 

Sì, infatti la corsa è già uno "spettacolo clamoroso" come lo definiva Enzo Ferrari.

Qui invece usiamo spesso la stessa parola per definire quelle soluzioni dirette a creare un certo scenario e a non annoiare certi tipi di telespettatori, tipo i cambi-gomme in numero altissimo come abbiamo visto fino a poco tempo fa, o i rifornimenti.

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Il 30/3/2017 at 16:54 , mau65 ha scritto:

Cercò di essere educato.. Anche monte lo meriti.... Mondo quanti anni tu a avessi nel 1984, ma l'esordio di senna non fu giudicato e bene ne male.. La toleman era ancora quella dell'anno prima. Senna dimostro l a proprio stoffa alla seconda gara quando fu sesto  con il muso distrutto nelle prime battute... Quanto a Schumacher beh... ssere settimi con la Jordan e 4 posdiziooni davanti avdecesaris e un po diverso che partire 16 su 20 dietro Ericsson...  

Ma coperto io non dico che Giovinazzi abbia fatto male... Anzi.  ..solo che non mi sembra un impresa incredibile....   

 

PS se vuoi continuare con questo tono...faii pure... 

 

Onestamente non capisco la polemica sul "tono", non mi sembra di aver usato termini inappropriati, "offensivi" o non educati...

Ho ribadito il mio pensiero, come quello di altri, e ho specificato che il debutto di Giovinazzi, in una situazione completamente differente rispetto ai debutti "celebri" che hai citato, è stato ottimo in particolar modo per le condizioni che ha dovuto affrontare.

Chiamato il sabato mattina (saltando le prime due sessioni importantissime del venerdi) e subito calato quasi in clima qualifica dove ha fatto praticamente lo stesso tempo di Ericsson che non è un fulmine di guerra ma che ha comunque già diversi anni di esperienza. E in gara ha fatto quello che doveva fare, ha corso con criterio tenendosi ben lontano da ogni tipo di guaio e portando a termine la corsa su di una vettura con un assetto sicuramente non perfetto per lui e su una pista che praticamente non conosceva... E sulla vettura che è, senza ombra di dubbio, la scopa dello schieramento...

Se questo sembra poco... 

Per me un debutto di un'intelligenza rara, decisamente superiore a tanti altri rookie (compreso quello di quest'anno). Ma d'altro canto, come detto, bastava l'intera stagione di debutto in GP2 per avere piena fiducia in questo ragazzo umile, professionale e serio. A differenza di colui che ha sostituito e di altri piloti attualmente in griglia...

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15 ore fa, 330tr ha scritto:

...che poi ragionando: cosa c'è di così ripugnante o disdicevole nello "spettacolo"? Se vado a teatro a vedere uno spettacolo, o assisto a un film spettacolare tutto ok, se assisto allo spettacolo offerto da un GP è qualcosa di aberrante..

A volte le parole usate in maniera impropria assumono connotati sinistri, diventano termini irritanti, da censurare.

La parola spettacolo io credo invece sia perfettamente adatta al motorsport: riuscite a immaginare qualcosa di più spettacolare del duello Villeneuve-Arnoux? C'è un punto più spettacolare da affrontare a tutta velocità come l'eau rouge?

Godiamoci lo spettacolo offerto dal circo della formula 1, senza paranoie né preconcetti sulle parole utilizzate per descriverlo..-_-

 

C'è sempre un problema di termini però. Film e teatro sono spettacolo però sono fiction e potremmo paragonarli allo spettacolo fittizio del DRS. Quello tra Arnoux e Villeneuve io lo definisco sport. Per farla breve non sopporto lo spettacolo "artificioso" sull'onda del "serve a tutti i costi". Ma mi domando, se l'auto o le auto più veloci partono davanti con lo stesso assetto della qualifica per la gara, come si può pensare che ci siano ribaltoni e sorpassi? Chi è secondo in griglia a 2 decimi dal primo, in gara come pensiamo che possa passarlo in pista? Bella domanda no? :) è impossibile a meno di fare auto difficilissime da guidare e che portino a tantissimi errori e conseguenti ritiri magari. Poi chi lo dice agli sponsor?

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La f1 non è più uno sport da decenni almeno. Lo sviluppo tecnologico è bloccato da mille regole iperstringenti, oltre al fatto che in uno sport se ci deve essere sviluppo tecnologico deve essere lo stesso per tutti, quindi dovremmo avere il monomarca: non sarebbe bello se un maratoneta corresse scalzo e l'altro in bicicletta perché il suo sviluppo tecnologico è migliore.

Se fossimo in un regime di monomarca potrebbe essere qualcosa di più vicino allo sport, ma neanche troppo perché chi avrebbe lo staff tecnico migliore godrebbe comunque di vantaggi di set up ecc...

 

Bisogna secondo me rassegnarci al cambiamento e un po' meno al regolamento: bisognerebbe ricercare lo spettacolo in pista fregandosene se si cambiano 7 volte le gomme, se si fa il pieno di carburante o si rabbocca, se si monta un v6, v8 o un v12: alla gente non interessa! Il problema sta più nell'avere pochi set di gomme, strategie bloccate e motori che devono durare un campionato sano tra poco! La gente vuole vedere combattimento in pista e non il nome della ferrari di vettel, i team radio di alonso, il look di hamilton e i gelati di raikkonen...

Modificato da Phosphoros
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2 ore fa, L Lawliet ha scritto:

C'è sempre un problema di termini però. Film e teatro sono spettacolo però sono fiction e potremmo paragonarli allo spettacolo fittizio del DRS. Quello tra Arnoux e Villeneuve io lo definisco sport. Per farla breve non sopporto lo spettacolo "artificioso" sull'onda del "serve a tutti i costi". Ma mi domando, se l'auto o le auto più veloci partono davanti con lo stesso assetto della qualifica per la gara, come si può pensare che ci siano ribaltoni e sorpassi? Chi è secondo in griglia a 2 decimi dal primo, in gara come pensiamo che possa passarlo in pista? Bella domanda no? :) è impossibile a meno di fare auto difficilissime da guidare e che portino a tantissimi errori e conseguenti ritiri magari. Poi chi lo dice agli sponsor?

In teoria il setup libero dovrebbe accentuare le differenze di prestazioni, non il contrario.

È proprio la spasmodica ricerca di livellamento che porta a mio parere a soluzioni discutibili (parco chiuso, drs, gomme obbligatorie e via dicendo).

A me piacerebbero gare combattute tra vetture dalle prestazioni simili, auspico che più scuderie possibili siano in grado di mettere in pista vetture prestazionali ma se questo non succede e qualcuno riesce a fare la differenza, sono disposto ad accettarlo.

Se invece vetture simili non possono duellare tra loro (senza artifici), vedo mortificata l'essenza della competizione.

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17 minuti fa, MauroC ha scritto:

 

A me piacerebbero gare combattute tra vetture dalle prestazioni simili, auspico che più scuderie possibili siano in grado di mettere in pista vetture prestazionali ma se questo non succede e qualcuno riesce a fare la differenza, sono disposto ad accettarlo..

Non tutti la pensano così...dillo a coloro che definiscono noiose le stagioni passate...

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