DATI GENERALI
Scuderia: Honda Racing F1 Team
Anno di produzione: 2008
Motore: Honda RA808E V8 2398cc.
Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio a struttura nido d'ape
Carburante e lubrificanti: Eneos (Nisseki)
Pneumatici: Bridgestone
Luogo di Produzione: Brackley (GBR)
Progettista: Ross Brawn, Shuhei Nakamoto, Loic Bigois, Jorg Zander
Impiegata nel: 2008
Piloti: Jenson Button, Rubens Barrichello, Alexander Wurz
STATISTICHE
GP Disputati: 18
Vittorie: 0
Podi: 1
Pole Position: 0
Giri Più Veloci: 0
Miglior risultato: 9° posto nel Campionato Costruttori
RA108
Per riscattare l'inatteso naufragio del 2007, la Honda rivoluzionò la sua squadra tecnica portando a bordo prima di tutto Ross Brawn, ma anche l'aerodinamico francese Loic Bigois, ex-Ligier, Minardi e Williams, e l'ingegnere tedesco Jorg Zander dalla BMW. Nonostante gli sforzi, però, la nuova vettura si segnalò ancora una volta soltanto per la curiosa scelta cromatica che, questa volta, veicolava il suo solito messaggio ecologista ad un curioso disegno-collage sulla carrozzeria formato con le foto di tutti i "sostenitori" che avevano comprato il loro spazio via internet. Di fronte al nuovo flop, con una decisione tanto improvvisa quanto sorprendente, il board scelse di chiudere i battenti del reparto corse a fine stagione. Fu però un grosso errore: Ross Brawn come direttore tecnico non era riuscito ad intervenire in tempo per "raddrizzare" il progetto RA108, ma era entrato pesantemente nella vettura che si stava già preparando per il 2009. Di fronte all'improvvisa defezione dei suoi datori di lavoro, Brawn ebbe l'intuizione ed il coraggio di rilevare tutta la scuderia, strutture, tecnici, piloti e vetture compresi, per la cifra simbolica di un dollaro, con la Honda ben felice di non doversi sobbarcare l'onere di liquidare dipendenti ed onorare ricchi contratti. Quella che avrebbe dovuto essere al Honda RA109, divenne così la Brawn GP-001 e condusse Jenson Button ad uno dei titoli mondiali più incredibili ed imprevisti della storia dell'automobilismo. Brawn cedette l'anno successivo tutta la scuderia alla Mercedes a peso d'oro, facendo uno dei più grossi affari della sua vita.