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  1. v6dino

    Maki F101B '74

    DATI GENERALI Scuderia: Maki Engineering Anno di produzione: 1974 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Firestone Luogo di Produzione: Tokio (JPN) Progettista: Kenji Mimura, Masao Ono Impiegata nel: 1974 Piloti: Howden Ganley STATISTICHE GP Disputati: 2 Miglior risultato: Non si è mai qualificata F101B La "imponente" F101 "A", primo progetto F.1 della Maki portato avanti dalla coppia Mimura-Ono, fu sottoposta ad una cospicua "cura dimagrante" dopo il trasferimento della base operativa in Inghilterra. La nuova vettura scese in pista in una sessione di prova a Silverstone e poi fu finalmente fatta debuttare in gara nel Gran Premio di Gran Bretagna, nelle mani di Ganley. fu ribattezzata "F101B" anche se nelle entry-list delle corse in cui comparve fu ancora iscritta semplicemente come "F101". Ganley fu solo trentaduesimo in prova, ma soltanto a poco più di un secondo dal tempo utile per la qualificazione. Si trattava tutto sommato di un buon inizio che lasciava ben sperare per il futuro, ma purtroppo nella gara successiva al Nurburgring, Ganley ebbe un grave incidente da cui uscì vivo per miracolo ma con una serie di fratture alle gambe e alle caviglie. La sua carriera si interruppe bruscamente e anche quella della F101B. La Maki scelse di non partecipare alle ultime gare del campionato, risparmiando soldi per tornare in pista solo nel 1975. ( Massimo Piciotti )
  2. v6dino

    Maki F101C '75

    DATI GENERALI Scuderia: Maki Engineering Anno di produzione: 1975 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Duckhams Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Tokio (JPN) Progettista: Kenji Mimura, Masao Ono Impiegata nel: 1975 Piloti: Hiroshi Fushida, Tony Trimmer STATISTICHE GP Disputati: 5 Miglior risultato: Non si è mai qualificata F101C La nuova Maki per la stagione '75 era in realtà una stretta evoluzione della "B" del 1974, sulla quale Mimura e Ono avevano lavorato soprattutto per una ulteriore diminuzione del peso ed un incremento nella velocità di punta. Forse la novità maggiore stava più nella nuova colorazione azzurra dettata dall'ingresso dallo sponsor Citizen e nella “scelta autarchica” dell'ingaggio del pilota nipponico Hiroshi Fushida. I risultati però furono purtroppo in linea con quelli della stagione precedente: una sequenza di mancate qualificazioni che sono continuate anche dopo la sostituzione dell'inesperto Fushida con l'inglese Tony Trimmer. ( Massimo Piciotti )
  3. v6dino

    Maki F102A '76

    DATI GENERALI Scuderia: Maki Engineering Anno di produzione: 1976 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Tokio (JPN) Progettista: Kenji Mimura, Masao Ono Impiegata nel: 1976 Piloti: Tony Trimmer STATISTICHE GP Disputati: 1 Miglior risultato: Non si è qualificata nel GP del Giappone 1976 F102A Nella stagione 1976 il Giappone avrebbe ospitato per la prima volta nella sua storia un Gran Premio di Formula Uno. A questo appuntamento Kenji Mimura non voleva assolutamente mancare. Sfortunatamente la sua disponibilità di denaro era decisamente limitata e non gli permetteva di ipotizzare una partecipazione costante ai diversi appuntamenti del Campionato: decise così di concentrare il suo lavoro solo in vista della gara del Fuji. La "F102A" era una nuova rivisitazione della F101 del biennio '74-'75, questa volta però con notevoli modifiche sostanziali che avevano portato il progetto da un estremo all'altro: se la F101A era voluminosa e pesante, la F102A era all'opposto fin troppo leggera ed essenziale. Sembrava quasi “non finita” ed aveva un problema di motricità ed una mancanza di potenza che non poterono essere corrette. Il risultato fu pessimo: Tony Trimmer chiuse le prove all'ultimo posto, tredici secondi più lento della vettura che lo precedeva, la Williams di Masami Kuwashima. Fu l'ultima apparizione della Maki in F.1. Il "sogno" di Kenji Mimura era svanito per sempre. ( Massimo Piciotti )
  4. v6dino

    Maki F101A '74

    DATI GENERALI Scuderia: Maki Engineering Anno di produzione: 1974 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Firestone Luogo di Produzione: Tokio (JPN) Progettista: Kenji Mimura, Masao Ono Impiegata nel: 1974 Piloti: Shaw Hayami, Howden Ganley STATISTICHE GP Disputati: 0 solo test F101A Negli anni '70 non era particolarmente difficile comprare un motore Ford Cosworth, un cambio Hewland, un treno di gomme Firestone ed assemblarvi intorno una Formula Uno "da garage". Era l'epoca delle Trojan, della Bellasi, della Token e della Lyncar, ovvero minuscoli team formati da quattro a cinque persone che apparivano e scomparivano con rapidità sorprendente. Dall'altra parte del mondo, il Giappone si era affacciato alla ribalta autosportiva internazionale grazie alla prima epopea agonistica della Honda, che aveva suscitato sul suolo nipponico un grosso "fermento" che non si era placato con il ritiro della casa di Soichiro al termine della stagione 1968. La Maki Engineering era un perfetto "prodotto" di questi due fattori, la prima vettura giapponese a tornare in pista dai tempi della Honda. La scuderia fu fondata nel 1973 a Tokyo dal manager Kenji Mimura e dall'ingegnere progettista Masao Ono che ingaggiarono come pilota l’esperto neozelandese Howden Ganley. Nel marzo del 1974 Mimura, Ono e Ganley tennero una "solenne" conferenza stampa presso il Carlton Tower Hotel di Londra per lanciare il team ed illustrare anche i piani per la costruzione di un motore in proprio e per l'avviamento di una produzione di telai da vendere a scuderie clienti. Purtroppo la dura realtà della F.1 era molto più difficile del previsto ed il grande ed immaginifico progetto di Mimura di costruire una grande scuderia all-Japan, si scontrò con le difficoltà e la scarsità di mezzi. La Maki approcciò il Mondiale 1974 con la F101, una vettura dalla meccanica abbastanza convenzionale costruita intorno al classico connubio Cosworth-Hewland. Tuttavia, la sua prima versione aveva una linea decisamente fuori dal comune ed assai diversa dalle altre F.1 del tempo, con un voluminoso airbox, una carrozzeria molto ampia ed "imponente" ed un alettone anteriore "tipo spazzaneve" che la faceva apparire un po' goffa e pesante. I due esemplari assemblati della vettura scesero in pista al Fuji per una sessione di prove affidate a Ganley ed all'oscuro pilota giapponese Shaw Nayami. La sensazione che la F101 in versione "A" fosse piuttosto "oversize" fu confermata dai fatti: era di circa 130 chilogrammi più pesante del limite minimo consentito di 525 Kg e peccava di velocità di punta con prestazioni decisamente lontane da quelle attese. Il debutto previsto per il Gran Premio di Monaco fu così rimandato e tutto il materiale "trasferito" a Londra, nel garage di Ganley, per essere sottoposto ad una pesante revisione che portò al varo della versione "B" che fu protagonista di una nuova sessione di prove a Silverstone e debuttò poi nel Campionato a Brands Hatch. ( Massimo Piciotti )
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