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    Chevron B41 '79

    DATI GENERALI Scuderia: Durex Eden Award Racing Anno di produzione: 1978 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Salford (GBR) Progettista: Derek Bennett, Paul Owens Impiegata nel: 1979 - 1980 Piloti: Tiff Needell, Ray Mallock, David Leslie, Kim Mather, Mike Wilds STATISTICHE GP Disputati: 0 (+ 14 campionato Aurora e ShellSport) Chevron B41 La Chevron Cars Ltd. Fu fondata dal ventiduenne ingegnere inglese Derek Bennett nel 1965 con lo scopo di costruire auto da competizione. Il quartier generale fu stabilito nella cittadina di Salford, alle porte di Manchester, dove Bennett era nato nel 1933. La prima Chevron “B1” era una vettura per le competizioni clubman inglese, ma già nel 1967 il buon successo ottenuto anche con le GT, spinse Bennett ad affrontare la F.3 con la B7. Con la B10 del 1968 si arrivò alla F.2, mentre la B24 del 1972 fu la prima vettura prodotta per la popolarissima F.5000, spinta dal tradizionale motore Chevrolet. Con al B24, che partecipò ad alcune gare “open” nei primi anni ’70, Peter Gethin vinse la Race of Champions 1973 battendo, unico caso della storia, tutte le F.1 iscritte alla gara. Nel corso di quell’anno la B24 raccolse grandi successi, vincendo in UK, in Australia e negli Stati Uniti con Peter Gethin, vincitore del Campionato Tasman, Teddy Pilette, vincitore del Campionato inglese, e Steve Thompson. Per il 1974 Bennett pensò così alla B28, una vettura che fece correre in veste ufficiale gestendo direttamente il team. Fu ancora un notevole successo con Peter Gethin e Teddy Pilette autori di numerosi successi anche se il titolo a fine stagione fu assegnato a Bob Evans che correva con una Lola. In vista della stagione 1975, l’inglese David Purley commissionò a Derek Bennett una nuova vettura per il campionato di F.5000 equipaggiata però con motore Ford GAA V6 da 3,4 litri. Sotto le insegne della Lec, la “B30” corse sia nel campionato di F.5000 del 1975, sia nella prima edizione “open” delle serie di F.1 inglesi Shellsport del 1976. Dopo i notevoli successi raccolti in mezzo mondo, Derek Bennett coltivava ormai il grande sogno di provare a costruire in proprio una F.1 per partecipare innanzi tutto alle serie britanniche di categoria a quel tempo attive ma, poi, anche al Campionato del Mondo. Bennett concepì così la “B41”, una Chevron derivata dalla B37 di F.5000 e dotata del tradizionale connubio Cosworth-Hewland. Nonostante fossimo già verso la fine degli anni ’70, la vettura non utilizzava l’effetto suolo, ma aveva uno schema costruttivo piuttosto tradizionale che doveva essere la base di partenza di un progetto di ampio respiro che doveva sviluppare la parte aerodinamica in seguito e che doveva approdare alla costituzione di un team “ufficiale” a tutti gli effetti grazie alla partnership con la scuderia VDS che aveva già fatto gareggiare le Chevron in F.5000. Purtroppo nel marzo del 1978 Bennett morì prematuramente a causa di un incidente in deltaplano, cosa che giocoforza causò la fine del progetto F.1. Il suo braccio destro Paul Owens finì di costruire la macchina, ma le difficoltà economiche della Chevron dopo la morte del suo fondatore, portarono alla decisione di vendere l’unica B41 alla scuderia di Graham Eden che la utilizzò esclusivamente nelle competizioni Aurora AFX nel 1979 e 1980 con il secondo posto di Tiff Needell a Zolder come unico acuto della stagione. La storia della B41 – forse l’ultima F.1 costruita veramente in maniera artigianale e da un “solo uomo” – resta comunque un romantico tuffo nel passato in una F.1 che stava cambiando ormai radicalmente. ( Massimo Piciotti )
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