DATI GENERALI
Scuderia: HB Bewaking Alarm Systems
Anno di produzione: 1975
Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc.
Telaio: Monoscocca in alluminio (base Ensign N175 modificata)
Carburante e lubrificanti: Esso
Pneumatici: Goodyear
Luogo di Produzione: Burntwood (GBR)
Progettista: Dave Baldwin, Mo Nunn
Impiegata nel: 1976, 1977
Piloti: Larry Perkins, Brian Henton
STATISTICHE
GP Disputati: 8
Miglior risultato: L.Perkins, 8° nel GP Belgio 1976
Boro 001
Il caso della Boro, raro esempio di scuderia olandese a sbarcare in F.1, è più unico che raro: nel 1975 l'azienda olandese HB Bewaking, produttrice di sistemi di allarme e sponsor personale di Roelof Wunderink, entrò in contatto con Morris Nunn, patron della Ensign, attraverso la mediazione del poliedrico Teddy Yip per far correre il proprio protetto con la scuderia inglese. Tuttavia, nel corso della stagione, un grave incidente mise fuori gioco per qualche tempo Wunderink e quando questo si riprese, il suo volante alla Ensign era occupato da Amon e Van Lennep che Nunn non aveva alcuna intenzione di sostituire. Tale fatto scatenò una diatriba fra la HB e la scuderia inglese che sfociò in tribunale, dove i fratelli Hoogenboom, proprietari della HB, accusarono Nunn di non avere rispettato il contratto. La vertenza si concluse in maniera decisamente originale: il tribunale diede torto a Nunn costringendolo a cedere agli Hoogenboom l'unico esemplare della N175 costruita. Fu così che Bob e Rody – da cui l'originale nome "Bo-Ro" - invece di tenersi quel "trofeo" nella propria personale collezione di auto, decisero di fondare un team di F.1, sebbene con scarsi mezzi e scarsa esperienza. Acquistarono tutto il materiale tecnico della scuderia Hill rimasto dopo il disastro aereo del novembre 1975 che ne decretò la fine, e ingaggiarono l'australiano Larry Perkins come pilota. Considerando i presupposti le cose non andarono nemmeno troppo male: su sette tentativi, Perkins si qualificò cinque volte e finì anche ottavo a Zolder. Nel 1977 l'esperimento fu ritentato con Brian Henton al volante, ma la vetustà della vettura e l'usura del materiale ex-Hill non più rinnovato portò la Boro alla definitiva chiusura. Quello dei fratelli Hoogenboom resta uno dei più ingenui e baldanzosi tentativi "old-style" nella F.1 ormai moderna degli anni '70.