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MagicSenna

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    Imola

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  1. Nonostante i problemi Verstappen non guadagna niente
  2. https://video.sky.it/sport/formula1/video/f1-gp-australia-vanzini-commento-libere-741632?social=facebook_skysportf1_link_null&fbclid=IwAR2M4R3r7E54MxhYE7ImdEbzyvAzRyoyupUdXqgPZZml3Puf-5wCu8vRXjA
  3. alle 22 non è cominciata la serata a Riccione.. figuriamoci a Las Vegas.
  4. 28 gennaio 1986, il giorno della tragedia annunciata Fecero decollare il Challenger dopo una notte di freddo polare, nonostante le raccomandazioni di non lanciare da parte degli ingegneri dell'azienda produttrice dei razzi a propellente solido. I manager dell'azienda, messi sotto pressione dalla NASA stessa, diedero lo stesso l'OK al lancio. Ogni volta che uno Shuttle era stato lanciato a basse temperature (ma comunque sempre superiori a 13 gradi) le guarnizioni dei razzi avevano manifestato problemi, arrivando addirittura a 1 millimetro dalla tragedia giusto un anno prima. La notte prima del lancio la temperatura scese sotto zero: era molto molto più freddo di qualsiasi altro lancio. Gli o-ring perdevano elasticità e quindi capacità di sigillare i giunti dei razzi, consentendo alle fiamme di passare. Gli ingegneri responsabili dei razzi erano convinti che lo shuttle sarebbe esploso all'accensione dei razzi, tuttavia le cose andarono diversamente: l'o-ring del razzo destro, all'altezza dell'attacco col serbatoio esterno, bruciò al momento della partenza, ma le scorie del combustibile solido tapparono la falla. Dopo 58 secondi di volo il Challenger incontrò una fortissima corrente a getto che lo shackerò ben bene, facendo rompere il "tappo" che avevano formato le scorie. A quel punto le fiamme uscirono andando a liquefare l'attacco col serbatoio, che si ruppe nella parte inferiore. Il razzo, non più ancorato, andò a sbattere sul serbatoio, creando la palla di fuoco che tutti ricordano. Il tutto a velocità Mach 2. La cabina rimase intatta e continuò l'ascesa per altri 6 km, per poi cadere in caduta libera nell'oceano. E' quasi certo che buona parte, se non tutti gli astronauti, fossero ancora vivi (non si sa se coscienti o no) al momento dell'impatto a 333 km/h con l'acqua. Fu una disgrazia dovuta a 2 componenti: - avidità e superficialità da parte della NASA, che ormai si sentiva invincibile e che era sotto pressione perchè il programma space shuttle non stava andando secondo i piani: non era così semplice lanciare a basso costo e con frequenza elevata la navetta spaziale. Secondo i piani nel 1986 avrebbero dovuto lanciare 16 missioni, pura utopia. - sfortuna incredibile: il lancio fu rimandato diverse volte, per i motivi più disparati, fino a che non beccarono la notte più fredda mai vista in Florida. Nonostante questo forse si sarebbero salvati comunque, a causa di quel famoso "tappo" di scorie. Tuttavia ci pensò il più grande jet-stream mai incontrato da uno shuttle (un aereo di linea nelle vicinanze di Cape Canaveral rivelò venti in quota di 300 km/h).
  5. non c'era la sc ma episodi come questi erano la norma
  6. per come la vedo io verrà anche il giorno in cui apparecchieranno il ritorno alla vittoria della Ferrari. Tanto ai capi interessa solo il business e avere la Ferrari vincente è sinonimo di soldi a valanghe.
  7. quindi saranno ancora più "facili" i sorpassi
  8. rimarrà il drs anche l'anno prossimo?
  9. Saranno legali i copricerchi nel 2022 ?
  10. veramente sono tutti a esultare per l'eroe che ha impedito a Hamilton di superare Schumacher.
  11. in una categoria in cui tutto è regolamentato fino all'inverosimile e ti prendi una multa anche se sbadigli se ne sono fottuti della regola pur di avere il colpo di scena finale. Fa bene la Mercedes ad essere incazzata. La cosa triste è che, a parti rovesciate, tutti gli italiani pro Verstappen avrebbero dato del ladro a Hamilton.
  12. e questo mette in secondo piano tutto, a maggior ragione in un ambiente in cui tutto è regolamentato (se ti scaccoli ti multano) tranne quando fa comodo a loro per fare spettacolo.
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