Formula E | Parigi: Buemi mette la quinta, di Grassi perde tutto

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di Federico Benedusi @federicob95
20 Maggio 2017 - 18:26
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L’ePrix di Parigi rimarrà molto probabilmente negli annali come la chiave di volta della stagione 2016-2017 di Formula E. Sébastien Buemi ha conquistato dalla pole position la quinta vittoria in sei gare mentre Lucas di Grassi è stato protagonista di ben due incidenti, fallendo anche nel tentativo di conquistare il misero punto del giro più veloce, al termine di una giornata terribile per l’intero team Abt. Il gap tra i due pretendenti al titolo è ora di 43 punti e il brasiliano sarà costretto a capitalizzare al massimo l’assenza di Buemi a New York, weekend nel quale non dovrà lasciare nemmeno le briciole agli avversari per tenere aperte le speranze di vincere finalmente questo campionato.

Per Buemi una gara anche più tranquilla del previsto, dominata con un passo nettamente superiore rispetto all’intera concorrenza, compreso quel Jean-Éric Vergne che era stato indicato dopo le qualifiche come unico pilota davvero in grado di insidiare il campione in carica. L’ePrix casalingo per il pilota del team Techeetah si è concluso durante il 34esimo giro contro le barriere esterne della curva 13, aprendo la strada al primo podio in Formula E di José María López. L’argentino è rimasto lontano dai guai, cosa non successa in altre occasioni, correndo una gara solida e senza errori. 

Sul gradino più basso del podio, per il secondo weekend consecutivo, è salito Nick Heidfeld, che ha regolato il compagno di squadra Felix Rosenqvist. Altro ottimo risultato per Mahindra e Magneti Marelli, al quarto podio in sei gare. Il duo del team indiano ha beneficiato, oltre all’errore di Vergne, anche della penalità post-qualifica inflitta ad Oliver Turvey per la sostituzione del motore: la retrocessione di dieci posti in griglia ha pesantemente condizionato la gara del britannico del team ChinaNextEV, poi solo 11esimo al traguardo.

Quinto Nicolas Prost, riuscito a risalire dalla nona posizione in griglia. Il pilota della DAMS #8 ha guadagnato una posizione grazie alla penalità inflitta a Robin Frijns per eccesso di velocità durante il periodo di FCY dovuto all’incidente tra di Grassi e da Costa. L’olandese è scivolato in sesta posizione ma ha evitato “danni” peggiori approfittando di un episodio curioso: nel corso dell’ultimo giro, in regime di Safety Car dopo il secondo incidente con di Grassi protagonista, la vettura di Daniel Abt si è spenta in prossimità del traguardo; fraintendendo l’accaduto Esteban Gutiérrez, che seguiva il tedesco, si è fermato a sua volta tappando il resto del gruppo e creando un buco di una trentina di secondi rispetto ai piloti che precedevano la vettura #66 fino a quel momento. Oltre al danno la beffa per il pilota messicano, che aveva ricevuto la stessa sanzione di Frijns e da settimo si è così ritrovato 12esimo nell’ordine d’arrivo.

La zona punti è stata così completata da Nelsinho Piquet, da un ottimo Tom Dillmann al debutto, da Mitch Evans e Stéphane Sarrazin. Gara positiva sia per il neozelandese della Jaguar, che ha nuovamente regolato Adam Carroll, sia per il team Venturi, che pur disponendo di un mezzo meccanico non ottimale è riuscito a portare entrambe le vetture in zona punti.

Come detto, Lucas di Grassi ha decisamente compromesso il suo campionato in una gara terribile. Il brasiliano è partito male dalla 13esima casella, perdendo subito posizioni e ingaggiando poi un duello con António Félix da Costa per la 15esima posizione. Dopo ripetuti tentativi di sorpasso, al 19esimo giro di Grassi si è prodotto in una manovra molto simile a quella di Vergne su Piquet a Montecarlo: attacco all’esterno, chiusura garibaldina della traiettoria sull’avversario, incidente. Lo scontro ha messo fine alla gara del pilota Andretti, mentre di Grassi ha approfittato dei danni alla sua vettura per sostituirla anticipatamente. Nemmeno la sosta, tuttavia, è andata per il verso giusto, perché il team Abt ha calcolato erroneamente il tempo minimo per il pitstop, con conseguente drive through ai danni del vice-campione in carica (penalità poi inflitta anche a Carroll). Persa ogni possibilità di conquistare una top ten, l’attenzione si è concentrata sul punto del giro veloce, inizialmente ottenuto ma poi colto (per la seconda gara consecutiva) da Sam Bird. L’ePrix parigino della vettura #11 si è quindi concluso durante il 47esimo passaggio con un nuovo impatto contro le barriere. Per di Grassi si tratta probabilmente della peggiore gara in carriera, con il serio rischio di avere compromesso un campionato altresì corso al meglio delle proprie possibilità.

Corsa da tregenda anche in casa Dragon, che ha provato a cambiare gli addendi senza ovviamente mutare il risultato finale: Jérôme d’Ambrosio ha gettato alle ortiche un possibile piazzamento a punti, anticipando il cambio vettura nella speranza di una FCY chiamata invece troppo tardi, ossia quando il belga aveva già effettuato la totalità dell’operazione con tanto di doppiaggio subìto; l’operazione di Mike Conway è stata invece inversa, allorché il pilota britannico non ha effettuato il pitstop durante la neutralizzazione bensì dopo, senza avere guadagnato un margine di sicurezza per evitare quantomeno il doppiaggio da parte dei battistrada. La corsa di d’Ambrosio è terminata con un mesto rientro ai box al termine del 35esimo giro, mentre Conway ha concluso 14esimo in ritardo di un giro.

Seguono le classifiche di gara e generale piloti. Tra le squadre, DAMS prende il largo con 190 punti contro i 114 del team Abt e gli 87 di Mahindra. Il prossimo appuntamento con la Formula E è per il 10-11 giugno, con l’ePrix di Berlino in gara doppia.

Classifica di gara:

Classifica generale:

Immagine copertina: fiaformulae.com

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