Formula E | New York: Bird vince davanti alle Techeetah, di Grassi quarto

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
16 Luglio 2017 - 00:08
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La prima visita della Formula E a New York è coincisa con una gara decisamente ricca di colpi di scena, dall’esito incerto fino alla bandiera a scacchi. L’ha spuntata Sam Bird, che per la prima volta in questa stagione ha portato il team Virgin sul gradino più alto del podio, davanti alle Techeetah di Jean-Éric Vergne e di un eccezionale Stéphane Sarrazin. Lucas di Grassi ha recuperato dodici punti in ottica iridata, risultato positivo viste le premesse (decimo posto in qualifica) ma segnato con tutta probabilità da un altro non-gioco di squadra di Daniel Abt negli ultimi giri.

Una gara tutta all’attacco per Bird, che ha beneficiato del lavoro del compagno di squadra “one-off” Alexander Lynn ma poi si è imposto su Daniel Abt con un sorpasso al limite durante il 16esimo giro. Il britannico ha poi controllato alle sue spalle Vergne, cogliendo la sua quarta vittoria nel campionato elettrico: insieme a Buemi e di Grassi, Bird è ormai l’unico rimasto ad avere vinto almeno un ePrix a stagione; l’ultimo risaliva a Buenos Aires 2016 prima che il pilota del team Virgin perdesse altre due ottime occasioni tra Long Beach e Parigi.

Entrambe le Techeetah-Renault sono salite sul podio. Anche Vergne non si è risparmiato nelle lotte all’ultima staccata, portando a termine un ottimo primo stint di gara con i sorpassi in rapida successione ai danni di Lynn e Heidfeld. Pur passando tutto il resto della gara, dopo il cambio vettura, alle calcagna dell’ex compagno di squadra, non è mai riuscito ad attaccarlo seriamente nemmeno dopo la Safety Car intervenuta a cinque giri dalla fine per rimuovere la vettura incidentata dello stesso Heidfeld. A tal proposito, una bella tirata di orecchie va data al “muretto” del #25, che non ha comunicato al suo pilota la possibilità di utilizzare il FanBoost sulla seconda vettura, togliendogli di fatto un’enorme occasione per cogliere il primo successo in Formula E.

L’uomo del giorno è senz’altro Stéphane Sarrazin. Dopo un’altra qualifica non al top, conclusa all’11esimo posto, l’esperto francese sembrava destinato all’ennesima prova anonima di una stagione difficile, ma oggi le prestazioni anonime non sono state contemplabili per nessuno: Sarrazin ha iniziato a recuperare sin dalla partenza, risalendo tutta la classifica fino ad arrivare in zona podio. Il terzo posto finale è arrivato solo all’ultimo giro, quando Daniel Abt si è fermato a bordo pista per un problema alla sua Abt-Schaeffler #66 lasciando a Sarrazin un podio che mancava da Long Beach 2016. Non solo: il sostituto di Gutiérrez aveva visto la zona punti solo due volte quest’anno, a Hong Kong e a Parigi quando ancora guidava la Venturi, con due miseri decimi posti.

Non si può non parlare di Daniel Abt, protagonista ancora una volta in positivo e in negativo. Dopo avere strappato la prima piazza al poleman Lynn già alla prima curva, Abt ha comandato la gara fino al sopracitato sorpasso di Bird. Persa anche la seconda posizione a vantaggio di Vergne poco prima della sosta, la Safety Car finale ha creato l’occasione per dare a di Grassi, che si trovava subito dietro a Sarrazin, qualche importantissimo punto in più in ottica campionato: anche questa volta, come l’anno scorso a Berlino, nulla da fare, con Abt che ha proseguito per la sua strada nel tentativo di conquistare il primo podio stagionale. Gioia negata proprio all’ultimo giro, quando la sua vettura si è ammutolita mandando anche in confusione il giovane pilota teutonico, che nel tentativo di spostarsi dalla traiettoria ideale è quasi andato a collidere proprio con il compagno di squadra.

Di Grassi non è riuscito a conquistare quel podio che doveva essere obiettivo minimo, ma un quarto posto dalla decima casella dello schieramento è comunque da considerarsi positivo per il brasiliano. Dopo una partenza non esaltante, nella quale ha rischiato anche uno scontro con Nicolas Prost, il recupero del vice-campione in carica è all’incirca coinciso con quello di Sarrazin, arrivando proprio nella sua scia. Il “momento” della gara è coinciso però con la bagarre con le Mahindra, protrattasi dalla seconda sosta fino al quasi simultaneo ritiro delle vetture indiane: Rosenqvist è finito a muro al 34esimo giro proprio nel tentativo di difendere la posizione, concludendo 15esimo ad un giro di distacco, mentre Heidfeld ha danneggiato la sospensione posteriore destra appena tre passaggi più tardi causando l’unica neutralizzazione della corsa. Una gara destinata a portare tanti punti nelle casse della scuderia guidata da Dilbagh Gill si è invece trasformata in un incubo nel giro di pochissimi minuti: quanto è imprevedibile la Formula E!

La delusione in casa Dragon per la gara buttata da d’Ambrosio è in buona parte svanita grazie al quinto posto del redivivo Loïc Duval. D’Ambrosio è stato messo fuori gioco da un tamponamento ai danni di Nelsinho Piquet durante il quinto giro, che lo ha costretto ad un rientro oltremodo anticipato ai box. Duval invece è stato molto abile a rimanere lontano dai guai, cogliendo dieci punti fondamentali per un team Dragon in grande difficoltà.

Sesta posizione per Oliver Turvey, nonostante i problemi della China-NextEV sul passo di gara rimangano ancora imponenti, con repentini cali di ritmo nell’ultima parte di ogni stint. Giornata da dimenticare per il team DAMS, con il settimo posto in rimonta di Pierre Gasly davanti a Nicolas Prost, che è rimasto vittima della bagarre del primo giro venendo costretto a sua volta al recupero da fondo classifica. Punti anche per Robin Frijns e Adam Carroll, mentre Tom Dillmann ha perso numerose posizioni dopo la Safety Car e con queste la possibilità di giocarsi almeno una settima piazza.

Sfortuna per Alexander Lynn, splendido poleman all’esordio ma costretto al ritiro prematuro. Nel primo stint, il pilota Virgin ha perso posizioni per una poco oculata gestione delle batterie, problema di quasi tutti i rookies in Formula E, fermandosi poco dopo il cambio vettura per un guasto all’albero motore. Avrà modo di rifarsi domani. Il punto del giro veloce è andato a Engel, costretto a sua volta ad una sosta anticipata dopo avere danneggiato la ruota posteriore destra sulla prima vettura. Attardato anche Evans, che ha danneggiato una sospensione durante il primo passaggio.

Con il quarto posto odierno, di Grassi riduce a venti le lunghezze di ritardo su Buemi, mentre Rosenqvist conserva la terza piazza nonostante lo zero odierno: lo svedese ha dieci punti di vantaggio su Prost, 14 su Bird e 16 su Vergne. DAMS sempre leader indisturbata tra i team con 239 punti contro i 183 di Abt Sportsline e i 149 di Mahindra.

L’appuntamento per domani è alle 15:00 italiane con le qualifiche, mentre la gara prenderà il via alle 19:00.

Classifica di gara:

Classifica generale:

Immagine copertina: twitter.com/DSVirginRacing

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