Formula E | Hong Kong: Buemi bravo e fortunato, sua la prima

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di Federico Benedusi @federicob95
9 Ottobre 2016 - 11:59
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La Formula E ha aperto la sua terza stagione con una vittoria del campione in carica. Al termine di una gara piuttosto caotica in quel di Hong Kong, Sébastien Buemi ha portato a casa il risultato pieno grazie ad una condotta accorta, ma aiutato anche da una buona dose di fortuna. Sul podio hanno concluso Lucas di Grassi, a sua volta aiutato da una mossa molto azzeccata, e Nick Heidfeld. Gara sfortunata, invece, per le China-NextEV che avevano dominato le qualifiche.

La sorte ha dato una mano a Buemi quando, in occasione del cambio vettura, Sam Bird ha avuto un problema di accensione della sua Virgin. Il britannico aveva da poco ereditato la prima posizione da Nelsinho Piquet, che al 18esimo giro era finito contro le barriere nel tentativo di evitare l’altra Virgin, quella di López, fermatasi a sua volta contro il muro della curva 4. Ritrovatosi virtualmente secondo, Buemi ha superato di Grassi al 25esimo passaggio, prendendo il comando della corsa al termine del valzer delle soste e gestendolo sino alla bandiera a scacchi.

La gara del brasiliano di Grassi non è stata assolutamente facile. Partito penultimo dopo l’incidente in qualifica, già al primo giro ha danneggiato l’ala anteriore contro Ma Qinghua, che aveva appena tamponato a sua volta la vettura di Prost davanti a lui. Richiamato ai box con la bandiera nero-arancione, di Grassi ha poi navigato nelle retrovie fino alla Safety Car chiamata per rimuovere proprio la vettura incidentata di López. Giunta quasi la metà gara, di Grassi è rientrato per il cambio vettura al termine del 19esimo giro, ancora in regime di neutralizzazione, ritrovandosi virtualmente primo alla bandiera verde. Nell’ennesimo remake del duello Buemi-di Grassi, lo svizzero ha avuto ancora una volta la meglio, mentre il pilota del team Abt si è dovuto accontentare della seconda posizione, che tuttavia dopo una ventina di giri pareva un obiettivo irraggiungibile.

Protagonista sfortunato di questa gara è stato, per l’appunto, Piquet. Il campione 2014-15 ha comandato la corsa in solitario per diciassette giri, fino all’incidente di López (dovuto probabilmente ad un’avaria ai freni). Piquet, uscito praticamente indenne dalla botta contro il muro, è ripartito terzo ma ha optato per il cambio vettura nel momento peggiore, ossia quello della ripartenza dopo la Safety Car. Nel finale di gara, entrambe le China-NextEV hanno subìto un forte calo prestazionale perdendo diverse posizioni, problema già riscontrato nella scorsa stagione e, a quanto pare, non ancora risolto. Piquet ha concluso undicesimo mentre Turvey, fermatosi durante la neutralizzazione, ha chiuso buon ottavo. Il miglioramento prestazionale della vettura, dopo avere accantonato l’avveniristico doppio motore, permette comunque alla scuderia cinese di guardare finalmente con fiducia alla nuova stagione.

Podio per la nuova Mahindra-Magneti Marelli di Nick Heidfeld, anch’esso rientrato in regime di Safety Car. La vettura indiana ha confermato i notevoli progressi mostrati a Donington, prendendosi il lusso di precedere persino la DAMS di Nicolas Prost, ancora lontano dalle prestazioni del compagno di squadra e quarto al traguardo.

Eccezionale prova per i due giovani rampanti di casa Andretti. Quinto posto per da Costa davanti a Frijns, quest’ultimo partito dal fondo della griglia dopo il botto in qualifica che sembrava avere compromesso persino la sua partecipazione alla gara. Sia il portoghese che l’olandese hanno sostituito la vettura in regime di pista libera, perdendo qualche secondo in più ma potendo poi godere di un maggior “forcing”, con più batteria da utilizzare nelle fasi finali. Tutto questo a svantaggio di un regolarissimo Jérôme d’Ambrosio, settimo con la Dragon-Penske, e appunto di Turvey.

A chiudere la zona punti le Venturi, con Maro Engel davanti a Stéphane Sarrazin. Dodicesimo Adam Carroll con la prima Jaguar, mentre Mitch Evans è stato costretto al ritiro.

Altro mancato protagonista è stato Felix Rosenqvist, finito a muro al 14esimo giro dopo un testacoda quando si trovava subito alle spalle del compagno di squadra Heidfeld. Sfortuna anche per Abt, che ha rotto ben due alettoni posteriori, e Vergne, colpito da problemi al motore sulla prima vettura.

Ora un mese di pausa per il lungo trasferimento che porterà il Circus elettrico da Hong Kong a Marrakech, sede del secondo ePrix stagionale previsto per il 12 novembre.

Classifica di gara:

garahk

Classifica generale:

genhk

Immagine copertina: fiaformulae.com

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