Ferrari, che palata sui denti!

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
14 Maggio 2016 - 16:00
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La cosa curiosa, in tutto questo, è che il presidente Marchionne, quello che “in Spagna vinciamo noi” (cit. Gazzetta dello Sport) non è ancora arrivato a Barcellona con il suo carico istituzionale (più che personale) di classica iella.

Ve l’avevo detto: temevo che la Mercedes fosse ancora comodamente la migliore di tutte, e se avete ascoltato le nostre dirette mi avrete anche sentito dire che, secondo me, la Red Bull con una power unit Mercedes darebbe fastidio al team principale.

Ecco, dopo quattro appuntamenti arriviamo in una pista vera, che mette a dura prova le vetture su telaio e carico, e la Mercedes si comporta come una LMP1 in mezzo a tante LMP2: le straccia. Ma non basta: dopo mesi di proclami, in una qualifica attesissima per il ritorno della Ferrari al vertice, la Rossa prende schiaffi a mani dispari non solo da Hamilton e Rosberg, ma anche da Ricciardo e Verstappen (bravo, ma alla fine quando contava i quattro decimi da Ricciardo li ha presi), che riportano il team delle lattine in seconda fila e, in qualche modo, compensano le polemiche di questi giorni sullo scambio di piloti. Quale scambio? Direbbe Fernando…

Certo, manca la gara di domani ed è la domenica che si danno i punti. Ma, se possibile, ho il timore che quello di oggi possa solo essere l’antipasto di una super sveglia che, finalmente, potrebbe porre fine ai proclami che per mesi hanno avvolto l’informazione mediatica in Italia sulle possibilità di lotta da parte della Ferrari in questo mondiale. E’ inutile attaccarsi alla sfiga e alle rotture, il problema rimane sempre che la Mercedes è ancora, inesorabilmente, lontana. E non serve recuperare due decimi se poi rompi la turbina o altro.

A Barcellona si portano aggiornamenti importanti, e questo è il primo risultato. Una qualifica soddisfacente ed incoraggiante avrebbe visto le Ferrari in seconda fila ed entrambe entro il mezzo secondo dalla Mercedes in pole. Qui siamo a un secondo e uno e un secondo e tre.  E mi stupisco che, dopo l’esaltazione per aver raggiunto la Q3, un Alonso del caso non sia passato davanti al box rosso festante, accompagnato da ballerine di flamenco e gesto dell’ombrello annesso.

I proclami, ragazzi, fanno sempre male, se poi non portano risultati. Quanti altri schiaffi serviranno?

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6 Commenti su “Ferrari, che palata sui denti!”
Marco Torricelli dice:

Basta ammettere che la Mercedes è ancora nettamente superiore…

Paolo Belletti dice:

tra poco vi passa pure alonso

Damiano Belliotti dice:

personalmente non me ne frega poi molto, mi tolgo solo la soddisfazione nel dire che sì, era proprio colpa del tanto odiato Fernando Alonso.

Manuel Manca dice:

i proclami li ho sempre detestati e sempre lo faro, francamente penso che Marchionne non centra una mazza con la F1 ed è una disgrazia che ci sia, l’unica certezza che ho (e le immagini lo dimostrano) è che la Ferrari in FP3 non si comportava come si è comportata in qualifica, che abbiano cambiato assetto in ottica gara o che il caldo si riveli un flagello per la rossa questo non lo so, ma la storia degli aggiornamenti non regge, le PU non sono state toccate, l’avremmo saputo, di grossissimi aggiornamenti telaistici o aerodinamici non ho letto nulla, tra Sochi e Barcellona non si perde 1″ di prestazione salvo errori o problemi…non resta che aspettare e vedere cosa succederà domani. #noAlParcoChiusoRidatemiIlWarMap

Frenk Perdixi dice:

Anche,ma sopratutto,possibile che la Ferrari viene presentata e resta uguale senza miglioramenti?U0001f62c

Elisa Porcile dice:

Ma Marchionne potrebbe rimanersene a casa?!

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