F1 | Nico Rosberg: preoccupato dai cambi di regolamento per il 2017

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Tempo di lettura: 1 minuto
di Alessandra Leoni @herroyalblues
9 Aprile 2016 - 10:30
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Nico Rosberg si è detto preoccupato dai cambi di regolamento che la F1 vorrebbe adottare per il 2017, dato che alcuni cambi (soprattutto le qualifiche) non si sono mostrati così efficaci e lo spettacolo non ne ha beneficiato per nulla, semmai il contrario.

E sempre per il “bene dello spettacolo” per il 2017 sarebbe previsto un cambio di regole che renderà le monoposto più veloci di cinque secondi. Ma l’unico nodo da sciogliere vero e proprio è la cosiddetta “downforce”, la deportanza (o spinta verso il basso): più c’è deportanza, più è difficile per le monoposto sorpassarsi.

Il pilota tedesco si è detto preoccupato: “Sono preoccupato dal fatto che si cerchi di rendere le corse più entusiasmanti, ma temo che questa sia la direzione sbagliata” ha dichiarato “Per andare più veloci, bisogna avere più downforce, ma ciò rende più difficile seguire e sorpassare le monoposto davanti a noi. Lo sappiamo, è un fatto. Temo che questa non sia la direzione giusta”.

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Un Commento su “F1 | Nico Rosberg: preoccupato dai cambi di regolamento per il 2017”
Lucifero Regazzoni dice:

Nico è uno che sta in una posizione vantaggio, ovviamente cerca di proteggerlo, infatti, come la Mercedes ha indovinato l’interpretazione nel precedente cambio regolamentare, una scuderia avversaria può fare lo stesso in futuro, ponendo fine al dominio delle frecce d’argento…
La questione sui sorpassi, però, non è campata per aria. È un argomento delicato: qualsiasi tecnologia penalizzi aerodinamicamente il sorpassante, impedisce, di fatto, l’aumento dei sorpassi in formula uno. Questo è male per lo spettacolo, ma è male anche per lo sport, perché, come il DSR regala un vantaggio scorretto a chi sta dietro, un’areodinamica che impedisce di stare in scia avvantaggia chi sta davanti.
Se deve vincere il più bravo e il più veloce, è necessario che le alette possano essere utilizzate da tutti i piloti, nei punti previsti, a prescindere dal distacco cronometrico, e quindi anche da chi viene sorpassato.
Se deve vincere il migliore, è importante che questo si possa dimostrare in pista, sorpassando o venendo sorpassati, in base alle reali forze in campo (quelle del pilota e quelle delle monoposto) e non in merito a problemi di flusso aerodinamico, che ti lasciano in testa, impedendo a quello dietro di provare ad attaccarti.
Monoposto più veloci, addirittura di cinque secondi, sono idealmente una buona cosa. Tuttavia l’ideale sarebbe averle più veloci, ma anche neutre rispetto alla performance di quelli che stanno dietro. Così si possono scatenare duelli, tanto se tu sorpassi me, e io sto in coda senza problemi, poi ricambio.

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