F1 | Le Pillole del Gran Premio d’Australia 2017

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
28 Marzo 2017 - 21:30
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Inizia col botto il mondiale 2017 di Formula 1.

No, non si parla della vittoria di ditino-magico-ex-paraculo-Sebastian Vettel, ma di quello di Lance Stroll, che continuando la trafila dei test inaugura amoreggiando col muro la sua carriera nella massima serie. 

Foto di copertina dedicata a un comune mortale, sul divano, davanti al televisore. Uno di noi, insomma.

Le Pillole coincidono con l’inizio dell’anno ma si presenteranno qualora ce ne sarà necessità. Meglio poche ma buone, si dice. Partiamo.

Nico Rosberg | Il suo Gran Premio d’Australia inizia alle sette del mattino come tutti i comuni mortali, e lui non essendo abituato esordisce predicando rispetto per tutti coloro che negli anni hanno fatto e fanno le levatacce per seguire la F1. Ah bello, questa non l’avevi mica considerata quando hai fatto venire un infarto il 2 dicembre, vero? Hai voluto la bicicletta? E adesso svegliati presto! Che poi, un tempo ci si alzava alle 4, quindi sei anche fortunato. Oh, guardate che occhiaie… 

Lewis Hamilton | Luigino giunge a Melbourne con l’umore a mille sicuro che liberarsi di Nico sia stata la fortuna più grande del suo inverno, tanto da regalare sorrisi a destra e a manca. Dopo la pole position ordina caviale e champagne da consegnare sul gradino più alto del podio alla domenica, tanto Bernie non c’è più e si può fare autogestione. Il problema è che, alla fine, quello che mangia e beve sul podio non è lui. 

Fernando Alonso | Per la prima volta in Formula 1, dopo una Tyrrell a sei ruote, si vede una Mclaren a due motori. Il secondo è quello che Nando porta personalmente in spalla come scorta in caso di rottura del primo. La cosa tragica, che il nostro non ha considerato, è che sulla Mclaren funziona solo il colore della carrozzeria, e a pochi giri dalla fine è costretto ad alzare bandiera bianca. Almeno, metterà sul conto di Woking anche l’osteopata per la schiena.

Sebastian Vettel | Finalmente, dopo un anno e mezzo, il vero Ditino ha lasciato la prigione di Singapore, nella quale era stato rinchiuso a settembre 2015 in stato di semi infermità mentale per la performance canora post vittoria in stile Toto Cutugno. La controfigura ha ricevuto il suo compenso ed ora al volante della rossa è tornato quello vero. Evitare di farlo cantare ancora, please.

Felipe Massa | Nessuno si è accorto ma è arrivato sesto. Il retroscena però è stato svelato nel post Melbourne. Sapete perché, nei 57 giri del Gran Premio d’Australia, Felipe è stato inquadrato per caso solo un paio di volte? Semplice, si tratta di incomprensioni post ritiro-ritirato. Semplicemente la voce “Massa” non esisteva più in regia e quindi, per riuscire ad inquadrarlo, ci si è dovuti arrangiare con gli smarphone degli spettatori in tribuna.

Sergio Perez | Poco prima dell’inizio della stagione ti appioppano una Force India rosa. Scendi in pista e ti mettono in sottofondo addirittura la sigla della Pantera Rosa. Insomma, manca Bim Bum Bam con il pupazzo Uan e poi le hai collezionate tutte. In qualche modo, però, devi dimostrare che sei andato in pista per correre e non per farti prendere per il culo, e quindi via di sorpassione all’esterno a Sainz come per dire “Ok, sarà rosa, ma i maroni ci sono ancora qui dentro”.

Daniel Ricciardo | Niente sorrisone a 32 denti per il canguro australiano: se pensi che in gara un guasto può sempre arrivare, chissà come girano gli ingranaggi quando la macchina ti si impianta mentre stai andando in griglia. Per agevolare le operazioni, Daniel manda via i commissari e carica autonomamente la RB13 sul carroattrezzi che, autonomamente, riporta ai box facendo segnare il record della pista per i mezzi di soccorso.

Mark Webber | Il Karma fa sì che, dopo esserti ritirato, ti propongano ancora di intervistare i piloti sul podio. Tu, visto che si tratta della gara di casa, accetti volentieri di tornare davanti ai tuoi tifosi. E chi trovi sul gradino più alto? Proprio lui, quello lì, quello che avresti voluto rinchiudere nel bagno del motorhome una gara sì e l’altra pure! E per fare il cordiale lo devi abbracciare pure, aggiungendo la beffa al danno. Povero Mark…

Valtteri Bottas | Il contratto a termine vivente pareva destinato ad essere annientato, surclassato, sbeffeggiato a suon di scappellotti e fac simili di rinnovo con scritto “Ti piacerebbe?!” da mago Luigino. Alla fine della fiera, non si sa dove, non si sa come, insomma non si sa, arriva attaccato al diffusore di Lewis dopo aver fatto la lumachina tutta la gara. 

Lance Stroll | Quando papà Lawrence gli ha indicato la via, tanti anni fa, è stato piuttosto chiaro: “Ovunque tu vada, dovrai lasciare un segno”. Il piccolo Lance ha preso alla lettera il diktat dell’onnipotente padre seguendo alla lettera il messaggio. Ovviamente a Melbourne non ha mancato l’appuntamento, lasciandone (di segni) addirittura due, ovvero quelli delle ruote di destra sul muretto durante le prove libere del sabato.

MENZIONI SPECIALI

Ascolti record | La Ferrari vince e l’Autidel impazzisce. Mille milioni di qui, mille milioni di là. A questo punto è facile fare due più due. Dipingiamole tutte di rosso!

La nuova conferenza stampa  | Per dare spazio a più piloti, da Melbourne la conferenza del giovedì è divisa in due parti, con quattro piloti ciascuna. Cambiamento pratico: nessuno. Ai primi quattro sono riservati quaranta minuti e agli altri quattro dieci scarsi, il tempo di vedere che facce hanno che è già ora di chiudere baracca e burattini. Cara Liberty, non iniziamo eh.

Le nuove F1 | Si propone petizione per bandire dai media tutti le immagini delle monoposto dal 2009 al 2016. Le 2017 sono tanto meglio che, pensando agli anni scorsi, possono sorgere scompensi di vario genere ed entità. 

Toto Wolff | Appena avvenuto lo scambio di posizioni tra Ditino e Luigino, il serafico Toto si lancia in un paio di pugni al bancone Mercedes. Ma quello che è avvenuto dopo non è stato mostrato per non urtare la sensibilità degli spettatori. Toto si è infatti trasformato divenendo verde Petronas e grosso come i maroni di Raikkonen durante le interviste tutte. E potete solo immaginare cosa possa aver combinato.

Nico Rosberg – 2 | Nel dopo gara è stato rinvenuto dalla moglie Vivian seduto davanti al lavandino della cucina, con un piatto nelle mani e intento a girarlo a destra e sinistra ripetutamente. Il fatto che i guanti per lavare le stoviglie fossero dello stesso colore di quelli usati in gara non ha aiutato nel risveglio da una piccola crisi mistica. 

Alle prossime Pillole. Quando? Wait and see…

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