F1 | Le Pillole del GP del Giappone 2016

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
10 Ottobre 2016 - 14:00
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In quel del Giappone tutti si aspettano la pioggia e questa cade solo di notte. Tutti si aspettano la risposta di Hamilton e lui mette la retro in partenza. Tutti si aspettano la Ferrari e infatti saltano i cambi, e non quello Yen-Dollaro.

A Suzuka la grattata di zebedei di Nico, dovuta alle precedenti due pole diventate vittorie di Luigino, sortisce i suoi effetti e lo porta a +33 in classifica. Ma non è tutta farina del suo sacco…

Foto di copertina dedicata a due commissari intenti ad asciugare la piazzola di Luigino Hamilton prima della partenza. Ma, parafrasando una famosa frase di Twin Peaks, “I commissari non sono quello che sembrano”.

Lewis Hamilton | Grande prestazione del campione in carica che in quattro giorni organizza festini su Snapchat, photoshoppa orecchie varie sui suoi colleghi, riesce a mettere d’accordo tutti i giornalisti nel farsi odiare come non mai e, infine, dà dell’idiota a chi in squadra da lui fa reclamo contro MiniMax. Multitasking, e poi dite che non è un campione…

Nico Rosberg | Origlia della richiesta del compagno di asciugargli la piazzola di sosta, umida dalla pioggia della notte, e provvede personalmente. Guardateli bene, quei due commissari. Non li riconoscete? Bene, ve lo svegliamo noi: sono rispettivamente moglie e figlia di Nico. E potete solo immaginare cosa abbiano sparso su quella piazzola…

Kimi Raikkonen | Se ti chiami così non puoi non essere sfigato. La leggenda è talmente consumata che, dopo l’inspiegabile terzo posto delle qualifiche, in Ferrari non ci si chiede neanche il perché e il per come e si smonta il cambio a prescindere per mettere il finnico più a suo agio, nel suo habitat naturale.

Sebastian Vettel | Oltre ad essere un ottimo pilota è un europeista convinto. Tanto che, durante la gara, organizza al telefono un comizio pro-Europa in Germania. Durante la telefonata, spicca la richiesta di “Blue Flags” europee con le quali adornare la zona dell’evento. Sempre a travisare voi…

Fernando Alonso | Un anno fa sputtanava tutto quello che si trovava nel raggio di 10 km con il suo famoso “GP2 engine” via radio. I Giappo Honda se la sono legata al dito e ad un anno di distanza, proprio per Suzuka, hanno ringraziato Nando per il messaggino montando davvero una GP2 engine sulla Mclaren.

Carlos Sainz | Dopo che il mondo ha visto il suo volto truccato e stravolto dal cellulare di Luigino, le offerte per il 2017 non mancano per lo spagnolo, intrappolato dalla situazione Red Bull. È stato contattato, infatti, dalla Disney, da Playboy, da Men’s Health, per citare le più famose aziende. Dai, ringrazialo Luigino…

Max Verstappen | Dopo aver lanciato petardi in pista, fatto costruire scorciatoie alternative al padre, messo la retro davanti a Kimi, scippato un sedile a Kvyat, il tutto ricevendo anche applausi, viene indagato per l’azione più leggera del suo repertorio da quando è apparso in F1 due anni fa. La Signora Coerenza è sempre più in pericolo.

Daniel Ricciardo | La bevuta sul podio obbligata per MiniMax e Nico a Sepang è costata cara al cangurone. Nel pre gara di Suzuka è stato infatti rinchiuso in uno sgabuzzino tutto il suo team, obbligato poi a bere dalle scarpe dei due colleghi a distanza di una settimana, con evidenti ripercussioni sulla strategia di gara.

Romain Grosjean | Non terminano i problemi ai freni per la Haas e, in particolare, per il francese, che ormai ad ogni cartello dei 100 metri lancia un cero fuori dall’abitacolo. Stavolta, dopo l’ennesimo problema, si sfoga con un “Mate, the brake doesn’t brake” che, tradotto, diventa “Mate, the balls are broken”.

Nico Hulkenberg | Premio di giornata al Nico meno in vista dei due in griglia, che regala una super perla quando, dopo aver superato Bottas lo saluta via radio con un “See you later” che, i più adulti ricorderanno sicuramente, porta alla memoria il “Cumenda” Guido Nicheli della “Terza C”, alias Dogui.

Esteban Ocon (retroattiva) | Ci si cosparge il capo di cenere con ritardo per la figuraccia dei media dopo Sepang. Intenti ad osannare la rimonta di Alonso dal 22° al 12° posto nell’arco del 1° caotico giro, nessuno si accorge che Ocon (con la Manor…) fa la stessa cosa trovandosi da 20° a 10°. Snobbato.

MENZIONI SPECIALI

22 all’arrivo | Sempre per l’imprevedibilità, e per la gioia di Lewis Hamilton post Sepang (“si rompe solo il mio motore”), a Suzuka tutti e 22 i piloti giungono al traguardo, con Wehrlein ultimo a solo un giro di distacco. Nel 2002, per citarne uno, saltarono 4 motori oltre ad altri 5 ritiri per cause varie.

Bernd Maylander | La lobby del meteo fa sì che a Suzuka piova con il fuso di New York, pertanto il buon Bernd è costretto a girare con la Safety Car di notte, quando neanche i più temerari tifosi Giappo sono più in circuito. Triste, abbandonato, umiliato.

I tifosi Giappo | Semplicemente i migliori di sempre. Appassionati, affezionati, conciati a modo loro ma pur sempre simpaticissimi. Tifosi da esportazione.

Alle prossime Pillole e buona settimana

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