F1 | Iniziano le discussioni per evitare in futuro concomitanze con la MotoGP

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
17 Maggio 2017 - 19:45
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La concomitanza delle gare dei due campionati più importanti a due e a quattro ruote è un problema che è sempre stato sentito e che negli ultimi anni si è aggravato a causa dell’aumento, da ambo le parti, del numero degli appuntamenti stagionali. Per fare un esempio, quest’anno in ben 8 occasioni la Formula 1 e la MotoGP correranno (o hanno corso) nello stesso weekend; in due di queste la sovrapposizione non si limita al giorno, ma anche all’ora della partenza: il 25 giugno la Formula 1 correrà a Baku e il Motomondiale ad Assen, mentre il 27 agosto le due ruote saranno in scena a Silverstone e le quattro ruote a Spa.

La situazione non fa bene a nessuna delle due specialità e Liberty Media, che da qualche mese controlla la Formula 1, ha deciso di affrontare di petto la situazione: durante l’ultimo Gran Premio di Spagna c’è stato un primo incontro tra Ross Brawn e Carmelo Ezpeleta, boss della DORNA, con l’obiettivo di evitare, nei limiti del possibile, situazioni simili in futuro.

“Non siamo così orgogliosi da non consultarci con gli altri campionati per trovare la via migliore per il futuro” ha detto Brawn in un’intervista alla Reuters. “È difficile incastrare le date e non sempre è possibile ottenere quel che si vuole, ma perlomeno ora c’è un dialogo che ci può portare a risolvere questa situazione”.

Brawn ha anche elogiato l’organizzazione attuale del Motomondiale, con una filiera ben precisa che parte dalla Moto3 e arriva alla MotoGP passando per la Moto2, e con una coabitazione nella classe regina tra team ufficiali e team clienti. “Mi piace la meritocrazia che c’è tra Moto3, Moto2 e MotoGP e, da un punto di vista commerciale, penso sia interessante il modo in cui sono strutturati i team e gli accordi che regolano la presenza delle squadre clienti”.

L’intervista è poi continuata verso un frangente economico-finanziario, con Brawn che ha parlato delle possibilità di rivedere gli accordi che regolano la distribuzione dei proventi dei diritti TV tra le varie squadre; al tempo stesso, tuttavia, Brawn ha mostrato grande freddezza e lucidità, mettendo in chiaro che cambiamenti sotto questo fronte verranno presi solamente a lungo termine.

“In Formula 1 dovremmo avere 22-24 tra i migliori piloti al mondo, ma ci sono considerazioni di tipo commerciale che fanno sì che questa situazione non si verifichi spesso. Il problema è complesso, perché dovremmo fare in modo di mettere le squadre in una posizione che consenta loro di scegliere semplicemente i piloti più forti, senza che in questo processo intervengano fattori di tipo economico” ha detto Brawn, con chiaro riferimento alla questione dei piloti paganti.

“Non ci sarà alcuna rivoluzione in Formula 1, ma faremo un processo graduale. Non cambieremo nessun punto fondamentale di questo sport fino a che non capiremo quale sarà la direzione verso la quale il nostro sport dovrà dirigersi; sarebbe troppo rischioso farlo”

Il manager inglese ha infine messo a tacere le voci secondo le quali a breve ci saranno novità nel format dei Gran Premi: “Con le moderne tecnologie credo sia possibile fornire dei pacchetti che consentano alle persone di guardare il prodotto nella maniera che vogliono. Credo che un’ora e 40/45 minuti sia una buona durata per una gara”. Insomma a breve la Formula 1 potrebbe modificare la sua offerta televisiva, garantendo dei pacchetti di highlights per chi non è interessato a guardare un intero Gran Premio, ma l’azione in pista non verrà modificata e la durata di gara è destinata a rimanere quella odierna.

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