F1 | GP Bahrain, la gara dei primi 10

Analisi GaraF1GP BahrainGran Premi
Tempo di lettura: 8 minuti
di Valentino Lui
18 Aprile 2017 - 15:30

Segue l’analisi di gara dei primi dieci classificati del Gran Premio del Bahrain, terza prova del mondiale F1 2017, vinto da Sebastian Vettel su Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

1. Sebastian Vettel. Ottimo spunto per il pilota tedesco che alla prima curva sopravanza Lewis Hamilton e si mette all’inseguimento di Valtteri Bottas. Dopo una serie di tornate alle spalle del finlandese, prova a sorpassarlo ai box anticipando la prima sosta e rientrando in pista in 11a posizione. L’incidente tra Carlos Sainz jr e Lance Stroll rischia di favorire i piloti Mercedes, ma dopo la sosta ai box di questi ultimi, il pilota tedesco si ritrova in testa alla gara. Grazie agli pneumatici SuperSoft riesce a guadagnare un buon margine di vantaggio in vista del secondo stop. Rientrato in pista, comincia a recuperare terreno su Lewis Hamilton per tentare di sopravanzarlo, ma la sosta del pilota inglese gli restituisce la testa della corsa. Negli ultimi giri resiste alla rimonta furiosa dello stesso Hamilton che, nonostante le coperture Soft più fresche, non è in grado di raggiungere il pilota Ferrari. Taglia il traguardo con oltre 6” di vantaggio cogliendo la seconda vittoria dell’anno.

2. Lewis Hamilton. Partenza non ottimale per il pilota inglese che vede sfilare Sebastian Vettel alla prima curva e nel corso del primo stint non è in grado di mettere sotto pressione a sufficienza il pilota tedesco per tentare un sorpasso. Rientra ai box al 13° giro in regime di Safety Car, rallentando Daniel Ricciardo all’entrata della pit-lane per tentare di mantenere la posizione sull’australiano. Tuttavia una sosta molto lenta non consente all’inglese di restare al 3° posto. Alla ripartenza riesce subito a sopravanzare Ricciardo e trascorre qualche giro alle spalle del compagno di scuderia Bottas prima di ricevere strada da quest’ultimo. La manovra del pilota inglese su Ricciardo viene sanzionata con 5 secondi di penalità al portacolori Mercedes che sconta durante la seconda sosta. Appena salito al 2° posto, comincia a guadagnare su Vettel fino a che il pilota tedesco rientra per il secondo pit-stop consegnandogli la testa della corsa. Rientrato al 41° passaggio, monta pneumatici Soft e tenta la rimonta su Vettel. Con una serie di giri veloci riesce a diminuire il distacco da oltre 19” a poco meno di 6”, ma il traffico e il degrado delle stesse coperture non consentono al pilota inglese di completare la rimonta per vincere la gara.

3. Valtteri Bottas. Buono start del pilota finlandese che riesce a mantenere la pole. Incalzato da Vettel durante i primi passaggi, non commette errori, ma lo stop anticipato del pilota tedesco e l’entrata in pista della Safety Car lo fanno scendere al 2° posto. Dopo la ripartenza comincia a perdere terreno in modo regolare dal pilota della Ferrari nonostante la parità di mescola delle gomme. Alla 26° tornata lascia strada al compagno di scuderia Hamilton per far tentare a quest’ultimo una rimonta su Vettel. Tre giri più tardi si ferma per la seconda sosta scendendo fino al 7° posto per poi risalire fino in 2a piazza grazie ad alcuni sorpassi e alle soste dei piloti di fronte a lui. Dopo solo quattro passaggi è costretto ancora una volta a far passare Hamilton in grande rimonta su Vettel, ancora in testa alla gara. Negli ultimi giri subisce il ritorno dell’altro pilota Ferrari, Raikkonen, il quale non è in grado di raggiungerlo per contendergli il terzo gradino del podio.

4. Kimi Raikkonen. Primo giro da dimenticare per il pilota finlandese che viene bruciato da Max Verstappen alla prima curva e, nel tentativo di sopravanzare Ricciardo, perde una posizione anche a vantaggio di Felipe Massa. Dopo sei tornate alle spalle del brasiliano, riesce a sorpassarlo e con la sosta di Vettel e il ritiro di Verstappen sale al 4° posto. Anticipa di un giro la sosta rispetto a tutti gli altri piloti intorno a lui ma l’entrata in pista delle Safety Car gli fa perdere una posizione a vantaggio di Massa. Alla ripartenza riesce subito a riguadagnare il 4° posto per poi salire fino in 2a piazza dopo le soste di Bottas e Vettel. Rientrato ai box per il secondo pit-stop, si ritrova alle spalle di Daniel Ricciardo, ma con una grande manovra alla fine del rettilineo opposto ai box con e un’ottima accelerazione sopravanza l’australiano e torna ad occupare la 4a posizione. Nelle ultime tornate rimonta anche su Bottas senza però riuscire a impensierirlo.

5. Daniel Ricciardo. Partenza non eccezionale per il pilota australiano che perde subito una posizione a vantaggio del compagno di scuderia Verstappen. Il ritiro di quest’ultimo e la sosta di Vettel lo fanno salire fino in 3a piazza all’entrata in pista della Safety Car. All’ingresso della pit-lane viene rallentato in modo eccessivo da Hamilton che tenta di conservare la posizione. Tuttavia una sosta più veloce consente all’australiano di sopravanzarlo. Alla ripartenza però, non riesce a difendersi dagli attacchi dello stesso Hamilton, di Felipe Massa e di Kimi Raikkonen che lo relegano in 6a posizione. Nel corso della 28° tornata riesce a riprendersi la posizione su Massa e la sosta di Bottas lo fa salire al 4° posto. Tuttavia il ritorno dello stesso finlandese e di Kimi Raikkonen dopo la seconda sosta lo fanno scivolare in 5a piazza. Al 39° passaggio effettua la seconda sosta ai box montando coperture SuperSoft ma, nonostante il vantaggio di mescola, non è in grado di andare a riprendere Raikkonen per poterlo attaccare.

6. Felipe Massa. Ottimo primo giro per il pilota brasiliano che, dall’8a piazza di partenza, passa subito Nico Hulkenberg e poi approfitta dell’errore di Kimi Raikkonen alla curva 4 per sopravanzarlo. Pochi giri più tardi è però costretto a lasciare strada al pilota finlandese, scendendo in 7a posizione. Dopo la sosta ai box in regime di Safety Car si ritrova davanti a Daniel Ricciardo e a Raikkonen che però lo ripassa subito dopo la ripartenza. Al 28° passaggio subisce anche il sorpasso da parte del pilota australiano della Red Bull seguito qualche tornata più tardi dal suo vecchio compagno di scuderia Valtteri Bottas, ricaduto al 6° posto dopo la seconda sosta. Al 37° giro rientra ai box ma il vantaggio sui piloti alle sue spalle gli permette di mantenere la 6a posizione fino a fine gara.

7. Sergio Perez. Grande start per il pilota messicano che nel corso del primo passaggio guadagna ben cinque posizioni, dalla 18° di partenza fino alla 13°. Tra tutti i piloti è quello che beneficia in modo maggiore dell’entrata in pista della Safety Car, infatti, al rientro ai box di quest’ultima si ritrova al 9° posto per poi salire in 7a piazza dopo i sorpassi su Marcus Ericsson e Nico Hulkenberg. Nei giri successivi tenta anche di rimanere a contatto con Daniel Ricciardo senza però avere successo. Sale anche in 6a posizione dopo la sosta di Bottas che, tuttavia, lo sopravanza senza difficoltà. Al 36° giro si ferma per la seconda volta e viene sorpassato dal compagno di scuderia Esteban Ocon che, una tornata più tardi, rientra a sua volta restituendogli il 7° posto. Negli ultimi passaggi mantiene un buon vantaggio sui piloti al suo inseguimento e termina la gara in tranquillità.

8. Romain Grosjean. Buona prima parte di gara del pilota francese che mantiene la 9a posizione di partenza. Dopo la sosta in regime di Safety Car scende fino al 13° posto ma nel giro di quattro tornate riguadagna la 9a piazza grazie alle soste di Daniil Kvyat, Fernando Alonso e Jolyon Palmer e al sorpasso ai danni di Marcus Ericsson. Per tutta la seconda parte di gara rimane tra Nico Hulkenberg ed Esteban Ocon senza che guadagni o perda posizioni. Al 31° giro rientra per il secondo pit-stop e all’uscita dai box si ritrova in 14a posizione. Con un’ottima serie di sorpassi su Wehrlein, Palmer, Alonso e Kvyat e grazie al pit-stop di Hulkenberg risale fino all’8° posto. Così come Perez, anche il pilota francese conduce l’ultima parte di gara in modo tranquillo e a fine gara va a cogliere i primi punti mondiali per quest’anno.

9. Nico Hulkenberg. Scatto non efficace per il pilota tedesco che perde subito una posizione a vantaggio di Felipe Massa. Per tutto il primo stint di gara si ritrova braccato da Romain Grosjean, ma difende egregiamente la sua 8a posizione. Prima della sosta al 13° passaggio sale fino in 6a piazza per poi ridiscendere in 9° dopo il pit-stop. Anche durante la seconda parte di corsa si difende dal pilota francese della Haas ma la seconda sosta troppo ritardata non gli consente di mantenere l’8a posizione fino alla fine. Infatti, al rientro in pista al 37° passaggio si ritrova in 13a piazza e grazie alle soste di Palmer, Ocon e Kvyat, oltre al sorpasso ai danni di Wehrlein in crisi di gomme, risale al 9° posto. Per tutta l’ultima parte di gara viene messo sotto pressione da Ocon, ma riesce ugualmente a mantenere la posizione fino a fine gara.

10. Esteban Ocon. Start eccellente per il pilota francese che, dopo la prima tornata, ha già guadagnato quattro posizioni. Rientra per la prima sosta all’11° passaggio e ricade al 15° posto. Grazie alle soste dei piloti di fronte a lui riesce a risalire nonostante il regime di Safety Car e alla ripartenza si trova in 10a piazza. I pit-stop di Grosjean, Hulkenberg e Perez gli fanno guadagnare la 7a posizione ma la seconda sosta al 27° passaggio lo fa sprofondare al 12° posto. Il sorpasso ai danni di Wehrlein e la sosta di Kvyat gli permettono di rientrare in zona punti occupando l’ultimo posto disponibile. Taglia il traguardo in 10a posizione risultando essere l’ultimo pilota a pieni giri e per la terza gara consecutiva porta a casa un punto mondiale.

Segue l’infografica Pirelli.

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