F1 | ESCLUSIVO: Pirelli risponde sulle gomme 2017

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
12 Dicembre 2016 - 14:30
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Conclusi ad Abu Dhabi, oltre alla stagione 2016, i test sulle nuove coperture 2017 con Red Bull, Mercedes e Ferrari, abbiamo posto al fornitore unico alcune domande relative alla nuova stagione e all’impegno necessario per realizzare le nuove gomme maggiorate: queste, insieme alle rivisitate regole su telaio e aerodinamica, costituiranno la nuova era della Formula 1.

Studio, realizzazione, risultati in pista. Questi gli aspetti sui quali ci siamo concentrati. Ecco le risposte.

Quanto tempo fa Pirelli ha iniziato a lavorare sulle nuove gomme?
I primi studi “sulla carta” sono di fine gennaio 2016.

Quante persone sono state dedicate allo studio e al lavoro sulle nuove coperture, visto che in contemporanea c’era da continuare a lavorare con quelle in uso fino al termine del 2016?
Complessivamente parliamo di circa 20 persone fra Technology, Modelling, Testing e Materiali. Di queste circa la metà si sono dedicate praticamente al 100% al progetto F1 2017; le altre persone vi hanno dedicato la maggior parte del loro tempo continuando però l’attività anche in altri settori.

In quanto tempo dall’inizio del lavoro è stato realizzato il primo prototipo?
Poco più di 2 mesi.

Sono state apportate modifiche alla costruzione delle nuove gomme rispetto a quanto fatto fino ad ora?
Cambiano sia la struttura, sia le mescole. Il tutto, come sappiamo, per nuove misure che nel 2017 saranno: 305/670-13 all’anteriore e 405/670-13 al posteriore.

Viste le nuove dimensioni, ci sono indicazioni sul peso delle nuove coperture rispetto alle precedenti?
Non comunichiamo il peso dei pneumatici, che comunque fino al 2016 non si discostava troppo (di media fra anteriore e posteriore) dai 10kg a pneumatico. L’aumento di peso in ottica 2017 si aggira attorno al 10%. Sono, ripetiamo, valori di riferimento non precisi.

Avete dei dati sul numero di set utilizzati durante i test o delle mescole provate per giungere a quelle definitive?
Mediamente abbiamo utilizzato 12 treni per macchina al giorno, per i 24 giorni di test effettuati. Abbiamo testato mediamente 3 soluzioni di mescola per ognuno dei 5 livelli da Ultrasoft a Hard. Sempre come macro-dato, abbiamo lavorato maggiormente sui livelli soft che su quelli hard, anche e forse soprattutto per una scelta tecnica determinata dalla disponibilità dei diversi circuiti e dalle rispettive condizioni meteo.

Durante i test con Ferrari, Red Bull e Mercedes sono stati provati i pit-stop? Gli ingombri ed il peso delle nuove gomme porteranno a pit più lenti o complicati?
Questo è un commento che lasciamo ai team.

Avete una percentuale indicativa di aumento del grip rispetto alle gomme 2016?
Non è possibile riassumere tutto con un valore univoco. L’aumento è notevole: incidono le differenti condizioni d’impiego.

Siete soddisfatti dei risultati delle nuove mescole da bagnato, visto l’aumento delle dimensioni?
Sì, lo siamo.

Dal punto di vista logistico, il maggior ingombro delle gomme cambierà qualcosa per quanto riguarda il loro trasporto presso i circuiti?
Servirà maggiore spazio sui mezzi di trasporto. Tutti i problemi logistici sono già stati affrontati e risolti.

[Domanda extra argomento] – Come avete reagito alla notizia del ritiro di Nico Rosberg? Che ricordo avrete di lui dal punto di vista professionale?
Rosberg è stato un grande e collaborativo pilota con il quale condividere il lavoro. Rispettiamo totalmente la sua scelta, sia dal punto di vista professionale sia umano.

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