Caro Jorge, ti scrivo…

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
9 Novembre 2015 - 12:30
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“Bravo Jorge, complimenti. Sei per la quinta volta Campione del mondo.

Ho sempre affermato, nonostante il mio tifo per Valentino, che tu fossi globalmente il più forte dei quattro di testa in questa stagione. L’ho pensato all’inizio dell’anno, quando faticavi. L’ho ripetuto dopo le quattro vittorie di fila, ho continuato a farlo anche nel finale di stagione. Non è una smielata, ci sono dirette e post sul nostro forum a confermarlo.

Hai raccolto i punti che ti servivano, hai vinto sette gare, sei stato il più veloce in tantissime sessioni. Hai inseguito tutto l’anno e alla fine ci sei riuscito, biscottone o meno che si dica.

Nella prima esperienza al fianco di Valentino, non provavo tutta questa gran simpatia per te. In queste ultime tre stagioni ho imparato a rivalutarti, come l’età mi sta consigliando di fare con tanti piloti che ho visto come avversari negli anni. E ho pensato che anche tu fossi cambiato, che con l’età avessi imparato a gestire diversamente le evidenti divergenze che hai avuto con Valentino nella vostra convivenza. Quando, però, è stato il momento di dare un seguito alle dichiarazioni di facciata, ai complimenti preconfezionati al tuo compagno e di fare la figura dell’uomo maturo, hai tolto la maschera, oltre al casco, per cavalcare l’onda della polemica.
Hai fatto un gesto poco carino sul podio della Malesia. Poco mi importa, sinceramente. E’ stato il chiedere la testa del tuo compagno in diretta ovunque e mettere in mezzo i legali in qualcosa in cui non c’entravi che, Campione o meno, ti macchia un po’ l’immagine.

Hai avuto l’opportunità principe di vincere questo mondiale da autentico signore, dissociandoti a parole e gesti da tutto quello che ti stava accadendo intorno. Invece, oltre a fare incazzare squadra, sponsor, parte dei tifosi, hai dato credito alle teorie del biscottone spagnolo.

Sia chiaro: non ho creduto e non voglio credere a nessun accordo o alleanza tra te e il tuo connazionale. Credo che tutto questo casino sia farina unicamente del suo sacco. Ma, al tempo stesso, quando tutti hanno visto quello che è successo ieri, non puoi candicamente parlare dicendo che i tuoi compatrioti non hanno voluto metterti in difficoltà per far restare il titolo in Spagna. Questo è un campionato individuale, non un mondiale nazionale, e chi ti ha difeso non era del tuo team. E così, hai dato fino alla fine credito a chi per settimane, mesi, forse per sempre, dubiterà che dietro tutto questo ci sia un progetto a due teste e quattro mani. Non è così, ma non è nemmeno così che si fa.

A te, di tutto questo, importerà meno di zero, perché alla fine contano i punti. Hai vinto, è questo quello che conta. Ma, per quanto mi riguarda, potevi uscirne molto meglio. Hai lasciato che il tuo non voluto scudiero, pur salvandoti le terga, facesse un po’ male anche a te. Se non dal punto di vista sportivo, da quello umano. E non me l’aspettavo.

In ogni caso, il campione sei tu. Complimenti: chi vince, alla fine, ha sempre ragione. Almeno con i numeri.”

(immagine: Jorge Lorenzo Facebook Page)

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5 Commenti su “Caro Jorge, ti scrivo…”
Luca Rossi dice:

Se anche oggi fosse stato qui a festeggiare il mondiale non sarebbe stato meno amaro. A Sepang si sono comportati tutti male (Rossi, Lorenzo e Marquez), è stato una brutta pagina di motociclismo.

Antonio Luca Petrosino dice:

Più che altro Rossi ha fatto il pirla a Sepang,oggi poteva festeggiare il decimo,invece si perde in chiacchiere

Davide D'Anselmi dice:

Un mondiale bellissimo rovinato in due gare, pazienza.

Luca Rossi dice:

Purtroppo questo mondiale è stato rovinato a Sepang. Indipendentemente da chi ha vinto è un mondiale amaro.

Gianluca Zippo dice:

Esattamente, ne più e ne meno, il mio pensiero. Il pilota Lorenzo è una cosa, l’uomo tutt’altra (in negativo)

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