Button chiede gomme più ‘easy’. Come dargli torto?

F1
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
5 Dicembre 2012 - 13:34
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Alla fine qualcuno l’ha detto chiaro e tondo.

Antefatto: le prime 7 gare del Mondiale vengono vinte da 7 piloti diversi. In ordine Button (Mclaren, Australia), Alonso (Ferrari, Malesia), Rosberg (Mercedes, Cina), Vettel (Red Bull, Bahrain), Maldonado (Williams, Spagna), Webber (Red Bull, Monaco), Hamilton (Mclaren, Canada).

Ora: può anche essere plausibile che i piloti delle prime tre squadre vincano le prime gare della stagione. In realtà, però, abbiamo assistito ad un vero e proprio circo durato sette gare. Perchè in una Formula 1 dove i test sono vietati e ci si affida solo al simulatore, solo una variabile impazzita può cambiare le carte in tavola così e in così poco tempo. Di fatto, la prima parte dell’anno non è servita a nulla, perchè solo dal periodo estivo in poi abbiamo assistito alla vera lotta per il titolo.

Button, che di gomme se ne intende (e l’ha dimostrato anche in Brasile) senza mezzi termini auspica che le coperture del 2013 siano un po’ più facili da capire e da sfruttare in pista. Spera, cioè, che non ci sia bisogno della fortuna per riuscire a farle lavorare come si deve ma che il risultato in pista sia esclusivamente frutto del lavoro di tecnici, ingegneri e piloti.

Come dargli torto? La Fia ha chiesto espressamente alla Pirelli gomme di questo tipo, e la Pirelli ha eseguito come da richiesta. Effettivamente, però, per quanto possa risultare statisticamente interessante un campionato con 7 vincitori diversi nelle prime 7 gare, sportivamente parlando non ha senso vedere una Williams o una Mercedes spiccare per una gara, per poi tornare ad avere i consueti problemi e navigare nelle posizioni di centro classifica.

Io sono a favore dello spettacolo, a patto che sia genuino e non indirizzato. Non mi importa nulla di Kers, Drs, e gomme che da un momento all’altro non rendono più, manco avessero una patina di olio sotto il primo strato. Il Gp del Brasile ne è stato un piccolo esempio. Nelle difficoltà, i migliori sono venuti a galla e senza eccessivo bisogno dei soliti mezzi artificiali.

Button ha ragione, ragionissima. Non è stato l’unico a parlare in questi termini, durante l’anno. Schumi era stato redarguito pesantemente per aver criticato le Pirelli. Ora, però, anche altri piloti iniziano ad esprimere un parere in ottica 2013. Jenson dice chiaro e tondo che pur di far lavorare le gomme, in certi frangenti si è obbligati a rivedere l’intero assetto della monoposto. Tutto per ottenere quel range di temperatura adatto a far funzionare le coperture. Peccato che, poi, in certi casi non funzioni il resto.

E’ giusto un comportamento del genere? E’ giusto che la Federazione cerchi di ‘vivacizzare’ le corse in questi termini, inserendo variabili impazzite che possono influire pesantemente sull’andamento delle gare? Magari togliendo valore ai meriti e aumentando quello della fortuna?

Secondo me, no. Ha ragione Button e chi lo sostiene.

Speriamo nell’anno prossimo.

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4 Commenti su “Button chiede gomme più ‘easy’. Come dargli torto?”
nemo981 dice:

Non amo personalmente le gomme di pastrafrolla soprattutto perchè non le ritengo in linea con lo spirito di una competizione qualsiasi, e della F1 in particolare: ottenere la massima performance possibile. Poichè quando si parla di gomme la performance è costituita sia dalla velocità che dalla durata, e siccome la bridgestone aveva fissato un certo standard per entrambe i parametri, costruire di proposito gomme trovinosamente al di sotto di tale standard (oltre che di burro queste gomme si rivelano anche lente!) non mi pare da F1. Detto questo, tra tutte le porcate tecniche e sportive che straziano l’andamento dei gp e la nostra capacità di seguirli (parco fermo e conseguente roulette pioggia, DRS, penalità a go go e vagamente a casaccio, continui cambi di regolamento preferibilmente in corsa, ecc…) la variabile gomme mi sembra quella meno “antisportiva”, se non altro perchè le gomme sono le stesse per tutti e farle o non farle funzionare a dovere da un gp a l’altro non è necessariamente affare di “fortuna”. Io comunque amerei tanto il ritorno a due (o più) foritori: competizione, competizione, competizione, per me la F1 è questo.

speedmad dice:

Se avete seguito le prime prove di Venerdi in Brasile avrete notato che con le gomme del prox anno i piloti andavano piu’ forte che con quelle del 2012. Anch’io sono d’accordo con voi, ho sempre sostenuto, fin dall’inizio, che queste gomme non fossero all’altezza della F1, citando anche la Nascar come esempio, dove devono tenere le macchine morbide – per cui piu’ lente – nei circuiti classici – non ovali – per non distruggere le gomme in pochi giri, per cui compromettere l’assetto piu’ performante per adattarsi a quello che la gomma – sottostandardizzata rispetto alla vettura – metta a disposizione. Negli anni scorsi la gomma dava modo di spremere il massimo dalla macchina, ora no. In un certo senso un po’ come cio’ che era successo nel 2005, dove le vetture gommate giapponese prendevano una valanga di secondi e si distruggevano in pochi giri, e le squadre hanno dovuto cercare di rifare la macchina per adattare il carico alla gomma. In altre parole, invece di spingere in avanti si torna indietro per cercare di adattarsi alla copertura. L’unica cosa positiva, se non altro, e’ che c’e’ un anno di esperienza alle spalle, ma le sorprese potrebbero non essere finite, perche’ come anticipato le gomme cambiano l’anno prossimo, e le squadre hanno saggiato una mescola sola da quanto ne so. Vedremo.

luciano dice:

però ce da dire, che nei primi gip anche willimas e mercedes erano sempre tra i primi… secondo me oltre ad essere state fortunate, erano anche veloci.. poi si osno perse on lo sviluppo…. ma non tutti sono bravi in quello…

AleMans dice:

No che non è giusto.
DRS e gomme stanno rendendo questa F1 ad una specie di wrestiling nei primi GP.
Per fortuna che alla fine la situazione si è stabilizzata, cioè un po’ tutti, ingegneri e piloti, hanno capito come fare per utilizzare al meglio le gomme.
Se le prestazioni delle gomme dell’anno prossimo rimangono identiche a quelle di quest’anno, non penso ci saranno problemi particolari come quelli visti nelle prime 7-8 gare del 2012, anche grazie al regolamento più o meno identico.
Ma se le gomme del 2013 saranno ancora più imprevedibili, penso che il tutto rischia di diventare abbastanza fastidioso.

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