Arrivabene: “Pensare alla macchina, non ai piloti”

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
29 Luglio 2015 - 11:20
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La vittoria di Sebastian Vettel nel Gran Premio d’Ungheria ha ridato nuovo vigore alla Ferrari, dopo che le prestazioni delle due/tre gare precedenti avevano dato l’impressione di una SF15-T ormai plafonata, stabilmente dietro alle due Mercedes e insidiata dal punto di vista delle prestazioni anche da Williams e Red Bull. La gara di Budapest ha invece mostrato una Ferrari estremamente competitiva, sicuramente graziata dalla giornata nera di Lewis Hamilton ma al tempo stesso in grado di distanziare agevolmente Nico Rosberg nella prima metà di gara e di tenerlo sotto controllo dopo l’entrata in pista della safety car; alla fine della giornata solo un cedimento dell’MGU-K sulla vettura di Kimi Raikkonen ha impedito alla scuderia di Maranello di celebrare una clamorosa doppietta.

Proprio l’ottima prestazione del pilota finlandese è stata una delle note più positive dell’intera giornata, tanto che la stampa di settore si è affrettata a dare in crescita vertiginosa le sue quotazioni per la permanenza in squadra nella prossima stagione e a rivedere al ribasso quelle di Valtteri Bottas, che solo una settimana fa sembrava essere destinato a succedergli alla guida della Rossa.

Ora, è evidente che non sarà una singola gara a modificare le decisioni dei vertici Ferrari: la scelta di Raikkonen piuttosto che di Bottas dipenderà dal modo in cui si è sviluppata tutta questa prima parte di stagione, ma è verosimile che anche alcuni discorsi di carattere politico possano avere la loro influenza.

Al di là di tutto, la prestazione ungherese di Kimi ha messo una volta di più in chiaro che al momento i piloti sono l’ultimo dei problemi in casa Ferrari; è dello stesso avviso anche il team principal Maurizio Arrivabene, che dopo il successo di Vettel ha detto che la scelta dei piloti per la prossima stagione è un argomento secondario rispetto alla necessità di migliorare la vettura per le prossime gare.

Il nostro obiettivo è concentrarci sulla vettura, per parlare dei piloti c’è sempre tempo” ha detto Arrivabene. “Penso che Kimi stesse facendo una gran gara, congratulazioni a lui per quello che ha mostrato domenica. Sfortunatamente è successo qualcosa che ci ha tolto la doppietta“.

Arrivabene ha poi dichiarato che la scelta del secondo pilota per la prossima stagione non avverrà durante la pausa estiva tra i Gran Premi di Ungheria e Belgio: “Durante l’estate di solito si va in vacanza, non si lavora nè si prendono decisioni. Si va a nuotare, si va in montagna a correre in bici o a fare altro, altrimenti non sono vacanze, è lavoro“.

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