E anche quest’anno Kimi smette l’anno prossimo

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
8 Luglio 2016 - 18:30
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Fatico a capire come possa, il pilota più taciturno del Circus, riuscire a dividere così tanto esperti, tifosi e semplici appassionati.

Il rinnovo di Kimi, che anche per la prossima stagione sarà di rosso vestito, ha scatenato l’ira di una parte dell’opinione pubblica e suscitato il favoritismo di un’altra, composta principalmente dai suoi tifosi. Da stamattina proliferano opinioni, anche illustri, di chi si sente indignato per la decisione della Scuderia di mantenere l’attuale coppia di piloti invariata.

Sappiamo bene che sono circa due anni che sul sedile del finlandese si alternano, ipoteticamente, almeno tre o quattro piloti indicati nel tempo come suoi possibili successori. Hulkenberg e Bottas su tutti, Grosjean e Perez tra gli ultimi. Alla Ferrari viene contestata la mancanza di coraggio nell’affiancare a Vettel un giovane rampante al posto di un pilota definito ormai sul viale del tramonto, svuotato dalle motivazioni e non più in grado di dare un contributo tangibile alla causa della Ferrari.

Opinioni, sia chiaro, ma mi domando come mai l’astio nei confronti di Kimi sia andato in crescendo in modo inversamente proporzionale alle sue prestazioni in questo secondo triennio in Ferrari. Già, perché capirei se i risultati fossero quelli del 2014, quando Kimi è stato piallato da Alonso e da una Ferrari per lui forse ancora più ingestibile che per lo spagnolo. E capirei, ancora ancora, se fossimo alla scorsa stagione, quando a fronte dei 13 podi di Vettel (con tre vittorie) ne sono arrivati tre per lui, con cinque ritiri contro uno del compagno di squadra. Quello che non riesco a capire, però, è come si possa criticare con tanto furore la scelta operata da Maranello quest’anno, quando il punteggio parla di 96 punti a testa per entrambi i piloti (+20 per Kimi sul 2015, -39 per Seb), con 5 podi per Sebastian e 4 per Kimi.

Credo siamo dotati tutti di intelligenza sufficiente per capire che Kimi non è più nella fase migliore della carriera, anzi, e che Sebastian, globalmente, ne ha un po’ di più. Ma criticare il suo rinnovo nell’anno in cui va meglio dal suo ritorno è oggettivamente poco sensato. Poi è sempre facile parlare fingendosi allenatori o team principal. Considerata la situazione in Mercedes, con due galli nel pollaio che si scornano ogni due settimane, sarebbe valsa la pena affiancare a Vettel un pilota che avrebbe potuto creare disarmonia all’interno del team quando di tutto c’è bisogno attualmente tranne che di questo? Io non penso, sinceramente. Ma soprattutto, quale dei piloti attualmente sul mercato, in questo momento, avrebbe più punti di Vettel in classifica? Perez? Bottas? Hulkenberg? Grosjean? Personalmente, credo nessuno di questi, ma anche questa è un’opinione.

Per finire, credo che quello dei piloti Ferrari, in questo momento, sia il problema minore. Come ho già avuto modo di sottolineare, il problema vero in questo momento è far andare la SF16-H più che Sebastian o Kimi. Forse bisognerebbe concentrarsi su questo, no?

Per il resto, la faccia di Kimi là in alto chiarisce, probabilmente, la sua considerazione su tutte le parole di oggi: mia compresa, ovviamente.

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