Abu Dhabi, terz’ultima spiaggia in direzione Mondiale

GP Abu DhabiGran Premi
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
1 Novembre 2012 - 14:00

Continuando a sentir dire che “Il campionato è ancora lungo” siamo arrivati a meno tre dalla fine. Un tempo, a 17 GP, la stagione era bella che finita, e anche il periodo era proprio questo. Solitamente a metà / fine ottobre the game was over.

E, forse, era meglio così. 20 Gran Premi nello stesso anno inizio a pensare che siano decisamente tanti. Poi, parlo di anno ma in realtà qui si parte a Marzo per finire a Novembre. 8 mesi. Quando ti accorgi che la stagione è terminata sei già sotto l’albero di Natale, e alla Befana c’è qualcuno che già presenta la nuova vettura.

Ma, tornando a noi e al titolo, ora tocca ad Abu Dhabi. Ricorderete, ci sono stato a Gennaio in occasione della presentazione delle gomme Pirelli per il 2012. Atmosfera surreale, pare di essere in un altro mondo. Forse lo è. La pista non è neanche tanto malvagia da guidare, ma con le stradali. E forse per chi, come me, in pista ci va una volta ogni morte di Papa. Della serie “ci facciamo andare bene proprio tutto”. Per le F1 è molto diverso. Tutte curve a 90 gradi, impossibilità di sorpassare nella parte mista. Vedremo un sacco di sorpassi in modalità Easypass (il DRS), rasenteremo il limite della noia.

Anche se, comunque, siamo a tre gare dalla fine con due piloti che si giocano il titolo. L’inerzia del Mondiale si è spostata verso Vettel, che dopo 4 gare vinte di fila pare essere inarrestabile. Ed in effetti è difficile immaginare come la Ferrari possa ribaltare la situazione. Forse, davvero, l’unica possibilità è quella che la Red Bull si impegni in un suicidio collettivo in una delle prossime tre occasioni. Ma anche immaginando uno zero di Seb, se la Red Bull continua ad andare come va mi viene da pensare che potrebbe non essere abbastanza perchè Alonso possa accaparrarsi il Titolo. Questo al di là del fatto che vincere sulle disgrazie altrui è pur sempre un risultato ma lascia un po’ di amaro in bocca. Ma sappiamo bene che a certi livelli non si fanno troppi complimenti. Morte tua, vita mia.

Non so come potrebbe andare questa domenica, ma ad una sola settimana di distanza dall’India i valori potrebbero essere simili. Potrebbero, dico, perchè come sappiamo le gomme incidono molto (= troppo) in questa strana stagione. Detto sinceramente, io preferisco avere una gerarchia data dall’impegno delle squadre che un rimescolamento continuo dato da fattori esterni. Sempre pensato e sempre lo penserò. E’ più vero un Mondiale 2011, che rispecchia i valori delle squadre con tutti i suoi limiti (noia data dal dominio di un Team), che un Mondiale 2012 che dipende molto da uno o due gradi di temperatura in più o in meno.

Voi che ne pensate, come potrebbe andare questa volta?

Come già detto, sarò in chat sia sabato per le qualifiche che domenica per la gara.

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6 Commenti su “Abu Dhabi, terz’ultima spiaggia in direzione Mondiale”
giobba dice:

anche lo scorso anno Seb era il favorito ad Abu Dhabi, ma uscì alla seconda curva per una foratura..tutto può ancora succedere, la parola fine é scritta sul traguardo di Interlagos..il problema é crederci..Alonso dice di crederci ancora, a me sembra molto più scarico rispetto alle prime gare..e poi non sopporto questo suo continuo chiedere aggiornamenti sulla monoposto..il mondiale lo meritano entrambi per ciò che hanno dimostrato nel corso dell’anno..

MG_ dice:

Beh si, il campionato è abbastanza lungo, forse troppo rispetto a prima..anche se devo ammettere che già una domenica senza gp diventa una noia mortale..figuriamoci mesi interi! Ma la cosa, vista dagli occhi dei tifosi, è ahimè abbastanza imparziale..

Per quanto riguarda come finirà questo, di campionato, l’incertezza regna sovrana…E’ pur vero che visti i progressi repentini (?) della Red Bull sarà abbastanza difficile per la Ferrari riuscire ad eguagliarla, ma in ogni caso la speranza è l’ultima a morire, insieme alla voglia di Alonso. Alonso che, diciamola tutta, secondo me questo titolo se lo merita…eccome!

Andre92 dice:

“Alonso che, diciamola tutta, secondo me questo titolo se lo merita…eccome!”

Se lo merita lui, ma se lo merita anche Vettel, anche lui ha corso alla grandissima. E a dirla tutta, francamente, anche Hamilton e Raikkonen hanno corso con un ritmo “da mondiale”: non un errore, non una sbavatura e tante grandi gare.

Penso sia uno dei pochi campionati cui ho assistito (dal ’99 ad oggi) in cui non riesco a trovare alcun grave errore nè evidente calo di performance a 4 dei primi 5 in classsifica.

JoeBlack dice:

Quando si diceva ci sono in palio 150 punti!!! … e come son cambiate le cose…ribaltata la situazione … ora solo 75 punti!!!
Che dire? Io ormai non mi stupisco più di nulla!
Non mi stupirei se la Ferrari sprofonda e la McLaren vince tutte e tre le gare… o Vettel allunga e vince…. così come non mi stupirei se il nuovo fondo piatto e le modifiche per Abu Dhabi abbiano i suoi frutti.
E’ stato un anno tiratissimo, lungo anche troppo….

Cmq nessuno considera il fatto che Vettel è già all’ottavo motore dall’India, mentre Alonso ha un motore fresco ancora da usare?

GiuseppeRuff92 dice:

Per il mondiale la vedo dura, Abu Dhabi è di Vettel, 2 vinte su 3 (4 con la gara di domenica) nel mezzo c’è l’incognita Austin, il fattore “nuovo circuito” è in sfavore di Vettel che ha vinto 2 gare su 5 (6 con Austin), Interlagos quest’anno lo vedo in mano Ferrari (sicuramente mi sbaglio).

Per la durata gare, voglio aggiungere che in futuro, spero tra 200 anni avremo gran premi tutto l’anno, con soli tre mesi di pausa (agosto, dicembre e aprile)

Trince dice:

Il campionato è decisamente troppo lungo, soprattutto perché ormai si corre in circuiti assurdi, studiati a tavolino per esigenze di marketing e che nulla hanno a che vedere con l’automobilismo e la competizione sportiva. Poi per ritrovare lo spettacolo ci si affida a trucchetti come il drs e via dicendo. Mah, senza andare tanto lontano, basta guardare i campionati di qualche anno fa per rendersi conto che si è scesi lungo una china ripida ripida.
Potere dei dané…

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