Motomondiale | GP Olanda 2017 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
22 Giugno 2017 - 11:29
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Nonostante senta ormai il peso degli anni e soprattutto delle tante modifiche apportate, Assen rimane un luogo di culto per le due ruote. Il Gran Premio d’Olanda del Motomondiale, o Dutch Tourist Trophy, si è svolto per la prima volta quando il mondiale ancora non c’era, nel 1925, sbarcando l’anno dopo proprio nella regione del Drenthe, dove si è poi tornati ininterrottamente (guerra a parte) fino ad oggi.

Location storica per un mondiale che già si può definire storico. La classe regina non proponeva un campionato così incerto da tantissimo tempo, l’unica grossa pecca è che ancor prima del valore dei piloti in pista sta emergendo quello delle gomme Michelin, che ha condizionato praticamente ogni gara corsa sinora ed è destinato a ripetersi per tutta la stagione.

Non capita spesso di vedere il leader del campionato terminare decimo in ben due occasioni all’interno di uno stesso campionato, peraltro senza cadute o problemi di sorta: quest’anno è successo con Valentino Rossi a Jerez e con Maverick Viñales a Barcellona, piste calde e molto “guidate” che la Yamaha ha patito all’inverosimile: assenza di grip, consumo esagerato delle coperture (anteriore soprattutto) ed ecco che il disastro “made in Iwata” è servito. I due piloti ufficiali le stanno pensando un po’ tutte ma i pareri sono spesso discordanti: l’ultima “novità” riguarda il nuovo telaio, apprezzato da Rossi (pur senza particolari miglioramenti sul giro nei test di Barcellona) e meno da Viñales, che ha preferito insistere su quello 2017 “base” modificato. A livello di temperature, che tante sofferenze hanno comportato per le nuove M1, le prossime cinque gare potrebbero dare una mano al leader del campionato e al nove volte campione del mondo.

Con una repentina doppietta MugelloBarcellona, all’inseguimento di Viñales si è portato Andrea Dovizioso, lontano appena sette punti dal catalano. Pur non mancando di ribadire i punti deboli della Ducati, rimanendo prudente in ottica mondiale, Dovizioso è parso davvero un altro pilota rispetto al resto della sua carriera, favorito anche dalle caratteristiche “di gestione” su cui si sono sviluppate le ultime due corse: una Ducati più morbida nel telaio e l’ottimale stile di guida del forlivese hanno girato a favore di Borgo Panigale l’utilizzo delle gomme, particolare in cui la Rossa era sempre stata sfavorita. I toboga di Assen e Sachsenring rappresenteranno la sfida definitiva: se la GP17 riuscirà ad uscire da queste due gare con risultati positivi, si potrà davvero pensare all’obiettivo grosso. Nel box bolognese sta cercando continuità anche Jorge Lorenzo, autore di una gara molto strana in Catalunya: dopo un’ottima partenza, il maiorchino si è decisamente sopito fino alle ultimissime battute, quando è riuscito a risalire fino alla quarta piazza. Le prossime due piste saranno ostiche per Lorenzo, perché non evocano ricordi sempre piacevoli, ma il discorso è lo stesso di cui sopra: se dovesse uscirne “vincitore” come esito generale del weekend, le sue quotazioni risalirebbero decisamente.

Andamento altalenante anche per le Honda, capaci di dominare weekend come Jerez così come di faticare a Le Mans e di scomparire totalmente al Mugello. La natura “guidata” del tracciato di Assen potrebbe giocare a favore dell’agilità delle RCV e dei suoi piloti, saliti entrambi sul podio a Barcellona ma battuti da un avversario probabilmente inatteso. I due alfieri di Tokyo sono separati da quattro lunghezze a vantaggio di Marc Márquez, che deve invece recuperarne 23 a Viñales, distacco non certo insormontabile visto l’elevato numero di gare ancora da disputare e la perenne incertezza che attualmente regna in MotoGP.

Lotta aperta anche ai numerosi outsider. Dopo il secondo posto casalingo di Le Mans, Johann Zarco ha subìto una lieve flessione ma il suo feeling con la M1 2016 è sempre impeccabile e la top five (caduta di Losail a parte) gli è sfuggita solo al Mugello; in Catalunya ha finalmente visto la luce anche il suo compagno di squadra, Jonas Folger, capace di tenere il ritmo degli ufficiali per gran parte della gara per poi scivolare in sesta posizione. C’è poi Cal Crutchlow, che ha appena firmato un biennale da ufficiale Honda con sella garantita nel team di Cecchinello, mentre Danilo Petrucci dovrà cercare di replicare l’eccellente gara corsa un anno fa sotto il diluvio prima di un cedimento meccanico: l’umbro, sulla terza GP17, ha buttato alle ortiche un buon risultato a Barcellona ma ha ribadito che il suo livello è altissimo.

Attesa anche per la Suzuki, in alto mare e con qualche dubbio sull’atteggiamento di Andrea Iannone, a parere di alcuni troppo remissivo e poco volto a migliorare una moto che invece ha molti problemi. In Olanda rientrerà Álex Rins, ristabilitosi dall’infortunio di Austin, a concludere lo stint di Sylvain Guintoli che tornerà ora a dedicarsi a pieno titolo alla Superbike inglese.

Nelle ultime due gare si è decisamente riaperta la caccia al titolo Moto2, con Franco Morbidelli a secco di podi e il regolarissimo Thomas Lüthi in avvicinamento, a sette lunghezze di distacco. Mugello e Barcellona hanno però premiato, in particolar modo, Mattia Pasini e Álex Márquez: il primo, dopo i tre scivoloni di inizio campionato, sta mantenendo una media punti da titolo, così come il secondo che ha conquistato entrambi i Gran Premi spagnoli e nelle ultime due gare ha recuperato gran parte del passivo che lo separava dal compagno di squadra. Attesi anche Francesco Bagnaia, che l’anno scorso conquistò la Moto3 ed è reduce da un Gran Premio di Catalunya decisamente sottotono, nonché Takaaki Nakagami che l’anno scorso si impose per la prima volta proprio su questo tracciato.

Per quanto riguarda la Moto3, è ancora ben impressa nella nostra mente la cinquina italiana di un anno fa, risultato difficile (ma non del tutto impossibile) da ripetere quest’anno. Joan Mir ha ripreso la sua fuga con la quarta vittoria stagionale in Catalunya, che gli è valsa anche un contratto con Marc VDS in Moto2 per l’anno prossimo, battendo proprio il suo primo avversario nel mondiale, Romano Fenati. Distante 45 punti, il marchigiano ha ancora moltissime gare a disposizione, ma è necessario iniziare a recuperare sull’alfiere Leopard. Dopo cinque pole (quattro consecutive) in sette gare, Jorge Martín cercherà il primo successo in carriera, così come il compagno di squadra Fabio di Giannantonio, mentre Nicolò Bulega sarà chiamato nuovamente a raddrizzare una stagione difficile. Attenzione anche al terzo incomodo per il mondiale, Arón Canet, nonché ad Andrea Migno e alla nuova realtà di Marcos Ramírez, in forza al piccolo team di Fiorenzo Caponera ma ormai protagonista fisso nelle prime posizioni.

Per la terza volta consecutiva, le gare saranno visibili anche in chiaro su TV8. Cambio nel programma di gara dovuto alla concomitanza con la Formula 1: la MotoGP gareggerà alle 13:00, prima della Moto2.

2017 Motul TT Assen – TT Circuit Assen
Round 8/18
23-25 giugno 2017

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 4,542 km
Giri da percorrere: 26 (MotoGP), 24 (Moto2), 22 (Moto3)
Distanza totale: 118,1 km (MotoGP), 109 km (Moto2), 99,9 km (Moto3)
Numero di curve: 18
Senso di marcia: orario

RECORD

Giro gara MotoGP: 1:33.617 – Marc Márquez – Honda – 2015
Giro prova MotoGP: 1:32.627 – Valentino Rossi – Yamaha – 2015
Vittorie pilota 500cc/MotoGP: 7 – Valentino Rossi
Vittorie costruttore 500cc/MotoGP: 20 – Honda
Pole pilota 500cc/MotoGP: 5 – Mike Hailwood, Giacomo Agostini, Valentino Rossi
Pole costruttore 500cc/MotoGP: 16 – Honda
Podi pilota 500cc/MotoGP: 9 – Giacomo Agostini, Valentino Rossi
Podi costruttore 500cc/MotoGP: 58 – Honda

Giro gara Moto2: 1:37.449 – Esteve Rabat – Kalex – 2015
Giro prova Moto2: 1:36.346 – Johann Zarco – Kalex – 2016
Vittorie pilota 250cc/Moto2: 3 – Walfried Winkler, Tarquinio Provini, Jim Redman, Mike Hailwood, Walter Villa, Carlos Lavado, Anton Mang
Vittorie costruttore 250cc/Moto2: 14 – Aprilia, Honda
Pole pilota 250cc/Moto2: 4 – Carlos Lavado
Pole costruttore 250cc/Moto2: 15 – Aprilia
Podi pilota 250cc/Moto2: 7 – Phil Read, Anton Mang
Podi costruttore 250cc/Moto2: 47 – Honda

Giro gara Moto3: 1:42.135 – Jorge Navarro – Honda – 2015
Giro prova Moto3: 1:41.283 – Enea Bastianini – Honda – 2015
Vittorie pilota 125cc/Moto3: 9 – Ángel Nieto
Vittorie costruttore 125cc/Moto3: 18 – Honda
Pole pilota 125cc/Moto3: 5 – Ángel Nieto
Pole costruttore 125cc/Moto3: 18 – Honda
Podi pilota 125cc/Moto3: 10 – Ángel Nieto
Podi costruttore 125cc/Moto3: 44 – Honda

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 23 giugno
9:00-9:40 Prove Libere 1 Moto3 – SkySport MotoGP
9:55-10:40 Prove Libere 1 MotoGP – SkySport MotoGP
10:55-11:40 Prove Libere 1 Moto2 – SkySport MotoGP
13:10-13:50 Prove Libere 2 Moto3 – SkySport MotoGP
14:05-14:50 Prove Libere 2 MotoGP – SkySport MotoGP
15:05-15:50 Prove Libere 2 Moto2 – SkySport MotoGP

Sabato 24 giugno
9:00-9:40 Prove Libere 3 Moto3 – SkySport MotoGP
9:55-10:40 Prove Libere 3 MotoGP – SkySport MotoGP
10:55-11:40 Prove Libere 3 Moto2 – SkySport MotoGP
12:35-13:15 Qualifiche Moto3 – SkySport MotoGP, TV8
13:30-14:00 Prove Libere 4 MotoGP – SkySport MotoGP
14:10-14:50 Qualifiche MotoGP – SkySport MotoGP, TV8
15:05-15:50 Qualifiche Moto2 – SkySport MotoGP, TV8

Domenica 25 giugno
8:40-9:00 Warm-up Moto3 – SkySport MotoGP
9:10-9:30 Warm-up Moto2 – SkySport MotoGP
9:40-10:00 Warm-up MotoGP – SkySport MotoGP
11:00 Gara Moto3 – SkySport MotoGP, TV8
13:00 Gara MotoGP – SkySport MotoGP, TV8
14:30 Gara Moto2 – SkySport MotoGP, TV8

Immagine copertina: motogp.com

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