Le Formula 1 sono tornate: ora via al 2017

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
26 Febbraio 2017 - 21:40
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Neanche il tempo di vederle tutte che già da domani si scende in pista. Finalmente si parte con una nuova stagione, una nuova era, una nuova Formula 1.

Loro, le macchine, ci sono. Anzi, sono tornate ad essere loro. Belle, finalmente. Non più sgraziate, pachidermiche, squilibrate, sbilanciate. Almeno dal punto di vista estetico, il salto di qualità è enorme. Quello che sarà, poi, il risultato della pista, lo scopriremo nelle prime tre o quattro gare.

Ma dato che, ad oggi, possiamo solo constatare quello che gli occhi vedono e non quanto il cronometro sentenzia, mi limito alle considerazioni estetiche su quanto visto in questa settimana, con qualche premio da concorso di bellezza molto trash, come va di moda adesso.

La più bella | Toro Rosso STR12. Senza ombra di dubbio. È stata l’ultima a presentarsi e mi ha lasciato senza parole. Colori forti ma ben mixati. Bellissimo il toro grigio su fondo blu. Azzeccatissima.

La più elegante | Mercedes W08. Sempre lei. Sembra una regina: lunga, equilibrata, dai colori più sgargianti ma ben amalgamati. L’argento è l’argento, poche balle.

La più cattiva | Renault R.S.17. Aggressivissima: saranno i colori, sarà l’impostazione, ma è la più cattiva tra quelle viste, per me.

Le più “uguali” | Williams FW40, Haas VF-17 e Red Bull RB13. Premio parimerito. Sembrano delle semplici evoluzioni del 2016 in chiave 2017, ma se per Williams e Haas può trattarsi solo di questo io da Newey mi aspetto di tutto. E quel buco sulla punta del muso…

Le più brutte | Force India VJM10 e Ferrari SF70-H. So che molti non saranno d’accordo, ma in primis ribadisco che anche la più brutta monoposto 2017 fa impallidire qualsiasi altra vettura 2009/2016. Però, personalmente, queste sono le due monoposto che mi sono piaciute meno. Brutta, molto, la livrea di Perez e Ocon: molto poco estetico lo scalino sul muso che ricorda anni molto bui. Stesso parere per le fiancate della SF70-H. Niente di grave, sia chiaro. Se poi va come una lippa, tanto di guadagnato.

La più rinnovata | Mclaren MCL32. Nuovo nome, nuovi colori, nuova organizzazione. A Woking hanno cambiato tantissimo, un taglio netto col passato. E la monoposto non è per niente male.

La più diversa | Sauber C36. Sarà perché è stata la prima a presentarsi, ma rispetto alla C35 sembra quasi un’altra categoria. Da goffa, sproporzionata a meravigliosamente in linea. E quella pinna in carbonio è un tocco di classe non indifferente.

La più sognata | Manor MRT07. Purtroppo non la vedremo in pista, ma con quella livrea sarebbe stata meravigliosa.

Per il resto, confermo quanto scritto qualche giorno fa: se le dipingiamo tutte di nero, le possiamo riconoscere. Ognuna ha un suo segno distintivo:

Il foro nel muso per la Red Bull, le fiancate inesistenti sulla Mercedes, l’airbox tagliato sulla Sauber, quello schiacciato sulla Renault. E ancora il muso da squalo della Mclaren e le bocche della Ferrari, passando per lo scalino della Force India. Ce ne sono di dettagli che rendono queste monoposto una diversa dall’altra. Ancora più che nelle stagioni precedenti. 

Finalmente si torna a vedere delle F1 degne di questo nome. Ora vediamo cosa ci dice la pista. Le preoccupazioni lato sorpassi sono tante, vero, ma aspettiamo almeno di vederle in azione prima di criticarle. Da anni non ero così curioso. 

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Immagine: Twitter WTF1

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