24 Ore di Daytona: BR01 in pole position sotto la pioggia

Motorsport
Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
29 Gennaio 2016 - 12:00
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Sarà la BR01 del team SMP a scattare dalla pole in occasione della 24 Ore di Daytona che si svolgerà tra sabato e domenica. Una pioggia battente ha disturbato l’intera giornata di prove del primo round del campionato IMSA, rendendo molto insidioso l’asfalto dell’infield di uno degli ovali più famosi degli Stati Uniti.

Il regolamento statunitense, ben differente da quello del WEC, impone che la griglia di partenza venga stilata per classi, a prescindere dai tempi ottenuti: precedenza alla classe P, seguita da PC, GTLM e GTD. Questa è la ragione per cui Mikhail Aleshin, pur ottenendo solo il nono tempo aggregato, ha portato il suo equipaggio in prima posizione in griglia.

Il russo è stato quindi il mattatore assoluto della sessione dedicata alle Daytona Prototypes e alle LMP2 (che corrono in categoria unica), corsa peraltro sotto la pioggia più fitta. Aleshin, con il tempo di 2:05.793, ha staccato di più di mezzo secondo la Ligier #2 del team Extreme Speed pilotata da Luis Felipe Derani, terza posizione per l’altra barchetta francese della scuderia di Michael Shank con Oswaldo Negri alla guida. Prima tra le DP è la Riley-Chevrolet del team Taylor, con il quarto posto.

Nel monomarca Prototype Challenge, Johnny Mowlem ha rifilato sonori distacchi al resto del gruppo, segnando il miglior crono in 2:05.708 e portando il team BAR1 Motorsport in cima alla classifica. Il sudafricano ex-A1GP Stephen Simpson ha collocato la vettura del team Miller in seconda posizione ad un secondo e sette decimi dal tempo della pole di classe, seguito a pochi millesimi da Ryan Eversley con la seconda Oreca FLM09 del team BAR1.

Qualifiche della GTLM decisamente accorciate per il botto di Gianmaria Bruni, che ha demolito la Ferrari 488 contro le barriere in uscita dalla prima curva. Nonostante la bandiera rossa, da regolamento il conto alla rovescia ha continuato a scorrere, e gli oltre dieci minuti che i marshall hanno impiegato per rimuovere la vettura incidentata hanno concluso le qualifiche praticamente senza tempi cronometrati. Sono stati quindi concessi un paio di giri a tutti i team per segnare un tempo, con Nick Tandy che ha fatto valere le sue doti di rainmaster registrando il miglior tempo assoluto di giornata in 2:01.408. Con il secondo posto raggiunto da Frédéric Makowiecki, Porsche ha segnato una pesante doppietta davanti alle attesissime BMW, Ford e Ferrari che qui hanno portato le loro nuove GT al debutto: terza posizione per la prima delle M6 con John Edwards, quarta per la 488 con Alessandro Pierguidi e la Scuderia Corsa, nona per la GT EcoBooost con Joey Hand autore anche di un testacoda.

Tra le GTD, infine, è Norbert Siedler a conquistare la leadership di classe in 2:05.798 sulla Porsche 911 del team Park Place. Quasi sei decimi di ritardo per Marc Basseng, alla guida della Lamborghini Huracán della Konrad Motorsport, seguito dalla seconda Porsche pilotata da Leh Keen in forza al team Alex Job.

Il semaforo verde alla 54esima 24 Ore di Daytona verrà dato sabato alle 20:40 italiane.

Immagine copertina: autonewsinfo.com

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